Serie A
Cagliari, inizia il ritiro pre-Genoa
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Cagliari, attraverso un comunicato ufficiale del proprio sito, la squadra sarda ha ufficializzato delle importanti decisioni prima del match contro il Genoa.
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Dopo il ko per 2-1 contro il Bologna, il Cagliari ha ripreso immediatamente la preparazione in vista del match di venerdì sera contro il Genoa all’Unipol Domus. I rossoblù, attualmente quindicesimi con 25 punti in 27 giornate, sono solo tre lunghezze sopra la zona retrocessione occupata dall’Empoli.
Questa mattina la squadra si è allenata al CRAI Sport Center, con il gruppo diviso in due: scarico per chi ha giocato di più, lavoro più intenso per gli altri, con esercizi di forza in palestra e situazioni di gioco sul campo.

DAVIDE NICOLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Da valutare poi le condizioni di Zito Luvumbo, fermato da un fastidio ai flessori della coscia destra, mentre Kingstone ha svolto un programma personalizzato. Il Cagliari tornerà in campo domani pomeriggio, prima di entrare in ritiro pre-partita.
A seguire il comunicato della società
Cagliari, il report del CRAI Sport Center
La squadra si è ritrovata questa mattina al CRAI Sport Center per cominciare subito a preparare la gara di venerdì sera all’Unipol Domus (i biglietti). Due gruppi di lavoro: i calciatori maggiormente impiegati ieri in gara hanno svolto degli esercizi di scarico; per gli altri lavoro di forza in palestra, poi il trasferimento in campo per delle esercitazioni dedicate prima al possesso palla e poi ad allenare situazioni di 1 contro 1 e 3 contro 3.
Personalizzato per Kingstone; in attesa di accertamenti a riposo Zito Luvumbo, uscito anzitempo ieri dal terreno di gioco per via di un fastidio ai flessori della coscia destra.
Domani, martedì 4, nuovo allenamento fissato al pomeriggio. Al termine la squadra inizierà il ritiro in vista della gara contro il Genoa.

Serie A, a sole 7 giornate dalla fine l’Inter, si sa, è favorita per lo scudetto. Ma la sua vittoria non è affatto da dare per scontata.
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Nella serrata corsa per lo scudetto, una sola certezza sembra resistere tra le tante variabili: se l’Inter dovesse ottenere sei vittorie e un pareggio nelle ultime sette giornate, sarebbe aritmeticamente Campione d’Italia.
Questa ipotesi, tuttavia, per quanto matematicamente semplice non può essere data per scontata, soprattutto se si considera il contesto in cui si trova la squadra di Inzaghi. I nerazzurri, infatti, stanno affrontando una stagione massacrante, con tredici partite in più rispetto alla rivale — tra Champions League e Supercoppa — e un organico ridotto all’osso, sia per numero che per condizione fisica.
Proprio per questo motivo, Inzaghi ha dovuto adattare la strategia: massima intensità nella prima metà di gara, con l’obiettivo di costruire un vantaggio da difendere nella ripresa, consapevole del calo fisiologico che la squadra mostra sistematicamente nel secondo tempo. Un approccio conservativo reso necessario dalla necessità di gestire le forze residue, che si traduce anche in un uso intensivo delle cinque sostituzioni, un lusso trasformato in necessità per poter arrivare in fondo con undici uomini in piedi.
Serie A, la situazione del Napoli
Eppure, il Napoli — pur vivendo una stagione diametralmente opposta in termini di impegni e carichi — non si presenta in condizioni migliori. La squadra di Conte, al contrario, non fa praticamente mai ricorso a tutte le sostituzioni disponibili, ritenendo la rosa troppo sbilanciata qualitativamente per fidarsi delle riserve.
Il risultato è che anche il Napoli, come l’Inter, tende a calare nella seconda metà delle partite, perdendo terreno proprio quando bisognerebbe spingere. Non è un caso se, da gennaio, non è riuscita a vincere due gare consecutive e ha raccolto appena due successi nelle ultime nove.
Questa somiglianza nei limiti fisici, pur nella diversità di approccio e contesto, ha conseguenze concrete: le avversarie hanno ormai intuito l’andazzo. Resistendo nel primo tempo, possono ribaltare l’inerzia nella ripresa, come dimostrano le recenti partite contro Bologna, Venezia, Lazio e altre.
In questo scenario, l’analisi del calendario rischia di diventare fuorviante. Sulla carta, quello del Napoli appare più agevole — con avversari come Empoli, Monza, Lecce, Genoa, Parma e Cagliari — rispetto a quello dell’Inter, che affronterà Roma, Lazio, Bologna e Como.
L’incognita punti a partita
Ma ridurre la lotta scudetto a una mera tabella di marcia ignora la vera natura di questi duelli: non sono mai cavalcate trionfali verso quota 90 punti, bensì maratone logoranti in cui le squadre si osservano, si studiano e, spesso, si rallentano a vicenda.
È per questo che la proiezione attuale, con l’Inter a una media di 2,193 punti a partita, ci porta a una quota scudetto intorno agli 83 punti — la più bassa degli ultimi cinque anni. Un dato che riporta alla stagione 2019/20, segnata dalla pandemia, quando la Juventus di Sarri chiuse proprio a 83. Ma oggi, a differenza di allora, il finale sarà combattuto fino all’ultimo istante, senza vantaggi acquisiti in anticipo.
Dunque, sì: l’Inter è padrona del proprio destino, ma la fatica accumulata e la fragilità strutturale lasciano aperto ogni scenario. Allo stesso modo, il Napoli deve dimostrare di saper sfruttare un calendario favorevole senza inciampare nei propri limiti.
In un duello segnato dalla stanchezza più che dall’eccellenza, vincerà chi saprà resistere, più che chi brillerà.

L’Inter ci crede eccome! Dopo il match i tedeschi e la vittoria, vede sempre più concreta la possibilità di raggiungere il tanto agognato Triplete.
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L’Inter è in corsa ancora su tre fronti, è l’unica al momento in Italia e questo fa sì che il club, l’allenatore e la squadra inizino a pensare che, forse, potrebbero riuscire a fare qualcosa di improntante in questa stagione.
Già perché, se da un lato, la squadra di Simone Inzaghi vede il campionato di Serie A abbordabile (per ora è saldamente al comando anche se il Napoli di Conte non molla la presa!), varrebbe anche per la Champions League e per la Coppa Italia.

Lautaro Martinez ringhia a Joshua Kimmich ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
I prossimi impegni dell’Inter
Il mese di aprile sarà molto denso per i nerazzurri:
- in Campionato avranno una serie di partite complicate: dapprima contro il Cagliari, poi Bologna, Roma e Lazio
- in Coppa Italia si deve aspettare il ritorno contro il Milan (previsto per il 23 aprile) dopo l’1-1 dell’andata
- in Champions League deve gestire e chiudere lo scontro contro il Bayern Monaco (il 16 aprile alle 21:00).
Insomma un messe davvero in salita per la squadra di Milano che, però, ci crede davvero a raggiungere un traguardo storico raggiunto ai tempi di Mourinho (stagione 2009/2010).
Purtroppo non sarà affatto facile perché l’Inter ha la sua particolare bestia nera nel Milan che quest’anno le ha inflitto due sconfitte e con la quale è riuscita solo a pareggiare. Mai vincere!
Certo è che la squadra italiana sta gareggiando con club stratosferici dal punto di vista calcistico; basti pensare che potrebbe incontrare (se dovesse superare questo turno) già il Barcellona in semifinale e, poi, l’Arsenal in finale!
In Italia, invece, è il Napoli il vero scoglio da superare perché il club partenopeo non ha minimamente intenzione di lasciare la presa sulla capolista e vuole lo Scudetto. A rendere questo traguardo così prestigioso sarebbe anche perché il Napoli non ha altri impegni calcistici al momento e, quindi, sta canalizzando tutte le energie in questo fronte.
Sarà dura ma l’Inter ci crede e potrebbe anche riuscirci!
Serie A
Cagliari, Serena: “Contro l’Intere ha delle possibilità. Deve assecondare la politica dei giovani di qualità”
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42 minuti fail
10/04/2025
Il Cagliari affronterà l’Inter nella prossima partita di Campionato e punta alla permanenza in Serie A. Ne parla anche l’ex calciatore Aldo Serena
E’ un Cagliari che può fare bene ed impensierire la capolista Inter anche perché il club nerazzurro sta affrontando è in corsa per il Triplete e, quindi, molto impegnata a livello agonistico e mentale.
Aldo Serena parla della prossima partita della squadra sarda e lo fa su Tuttocagliari.net. Qui si lascia andare ad una serie di suggestioni determinate, anche, dai molteplici e difficili impegni del club milanese che andrà ad affrontare proprio il Cagliari nella prossima partita di Serie A.
Il Cagliari può e deve far bene perché ha bisogno di questi tre punti che renderebbero meno sicuro la retrocessione in Serie B per un club che mera di rimanere nella serie cadetta.
Aldo Serena spiega, dall’alto della sua esperienza come ex bomber dell’Inter e della Nazionale (tra le tante squadre), che il match di sabato prossimo al San Siro è potenzialmente abbordabile per il club sardo.

DAVIDE NICOLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ecco alcune parole di Serena sul Cagliari
Infatti la squadra di Davide Nicola deve avere ben chiaro l’obbiettivo e scendere in campo semplicemente con la voglia di vincere poiché, dall’altra parte, si troverà una squadra costretta ad un inevitabile turnover per via dei troppi e prestigiosi impegni.
“Intanto diciamo che l‘Inter viaggia verso una settimana molto impegnativa in cui affronterà prima il Cagliari e poi il Bayern Monaco nel ritorno dei quarti di finale di Champions League” queste le parole che l’ex calciatore ha pronunciato introducendo la capolista di Campionato.
“Facile dunque immaginare che Simone Inzaghi farà un po’ di turnover. partite come quella di martedì all’Allianz Arena lasciano pesanti strascichi dal punto di vista atletico, perché i calciatori danno fondo a tutte le loro energie fisiche e mentali e dopo il fischio finale, naturalmente, necessitano di riposo”. Con queste parole Serena analizza il fisiologico bisogno di stop dei quali i calciatori hanno necessità.
Tornando, invece, al Cagliari, Sereni ha detto che “Il Cagliari attualmente ha sei punti di vantaggio sull’Empoli. Non può ancora dormire su due guanciali ma il margine sui toscani è comunque ragguardevole.”
Dopotutto l’ex bomber ricorda bene quanto possa essere difficile il campionato italiano e continua così “Forse i tifosi si aspettavano una stagione vissuta in maniera un po’ più serena e tranquilla però non facile: questo campionato, di fatto, è diviso in due tronconi. da un lato ci sono le formazioni che coltivano legittime ambizioni europee, dall’altro quelle che sgomitano per la sopravvivenza”.
“Il Cagliari, a mio parere, a delle potenzialità. deve assecondare la politica dei giovani ci qualità. Penso ad esempio a Prati. Un ragazzo che quest’anno è stato molto sfruttato ma che, a mio avviso, è un elemento di prospettiva”.
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