Serie A
Cagliari, Nicola: “Giocato a viso aperto. Senza il gol di Bisseck avremmo dato problemi all’Inter”
Il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, ha commentato in conferenza stampa post partita la sconfitta subita a San Siro contro l’Inter.
Davide Nicola, allenatore del Cagliari, ha parlato ai microfoni in conferenza stampa nella sala stampa di San Siro per commentare la sconfitta esterna subita. La formazione rossoblù si è dovuta arrendere 3-1 all’Inter. Di seguito le sue dichiarazioni.

Cagliari, le parole di Nicola al termine della gara
Approccio del primo tempo.
“Non abbiamo fatto male nel primo tempo, ma i primi venti minuti abbiamo sbagliato i tempi di aggressione. Come se non accettassimo di avere molto coraggio. l’Inter è una squadra qualitativa che ha un gioco posizionale collaudato. Noi volevamo giocarci la partita ma dopo l’uno a zero abbiano avuto una grossa occasione e potevamo creare apprensione ad una grande squadra. Nel secondo tempo la squadra se l’è giocata a viso aperto. Senza il gran gol di Bisseck e il salvataggio sulla linea forse sul 3-2 avremmo potuto creare problemi”.
Cosa le dà la prestazione del secondo tempo per la lotta salvezza?
“Non faccio tabelle e calcolo di punti per la salvezza. Noi facciamo la nostra corsa, sarà dura fino alla fine. Quando giochiamo così lavoriamo meglio e con più entusiasmo. Alcune partite nascono sporche. Oggi abbiamo la convinzione che c’è da migliorare qualcosa ma c’è anche molto di buono. Contro l’Inter però paghi molto”.
Piccoli ancora in gol.
“Nel processo di crescita di un atleta e più in generale di un uomo ci sono diversi fattori come le persone disposte a darti fiducia e l’ambiente in cui cresci. Roberto sa benissimo che questo è un ambiente che gli vuole bene e gli consente di esprimersi, anche sbagliando. Il resto ce lo sta mettendo lui, con impegno e determinazione. Ora però non deve accontentarsi perché noi dobbiamo raggiungere un obiettivo e lui deve arrivare in doppia cifra”.
Condizioni squadra e scelta Luperto in panchina.
“Ci sono tanti giocatori da recuperare. Abbiamo bisogno di dosare le energie, dobbiamo cercare di non trovarci senza giocatori importanti. Luperto ha giocato tantissimi minuti. Ora affrontiamo un’altra squadra molto molto forte. Statisticamente non è facile venire a fare punti qua. Oggi per 65 minuti ci è piaciuto giocare, dobbiamo mettere a posto la determinazione e avere più coraggio. L’Inter accelera e rallenta, gioca settanta partite l’anno e riesce anche a rifiatare in maniera intelligente”.
Serie A
Atalanta, cura Palladino: ora l’Europa non è più un miraggio
L’Atalanta continua a correre con Palladino in panchina: la vittoria col Genoa avvicina l’Europa, e aumenta la fiducia per il futuro.
Continua l’ottimo momento dell’Atalanta, che con la vittoria last minute contro il Genoa si è portata ora a soli tre punti dalla zona Europa. Un distacco che potrebbe diventare di sei lunghezze, considerando la partita in più rispetto al Bologna, impegnato in Supercoppa Italiana, ma che dall’arrivo di Raffaele Palladino in panchina non sembra più proibitivo.
Il cambio di passo è evidente. L’ex tecnico della Fiorentina ha riportato entusiasmo, identità e compattezza, non solo in campo ma anche nello spogliatoio e nell’ambiente. Palladino si è calato subito nel contesto bergamasco, con la sua solita umiltà, come dimostrato anche dall’esultanza insieme alla squadra dopo il gol decisivo contro il Grifone. Un’immagine che racconta bene il nuovo clima che si respira attorno alla Dea, tornata a sentirsi gruppo prima ancora che squadra.
Ma oltre alle sensazioni, ci sono soprattutto i risultati. Con Palladino in panchina l’Atalanta ha ottenuto sei vittorie in otto partite tra tutte le competizioni, numeri che certificano una vera e propria svolta dopo i mesi difficili della gestione Jurić, che ora sembrano un lontano ricordo. La Dea è tornata a vincere, a essere solida e soprattutto a credere di nuovo nei propri mezzi.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, prossime tre partite decisive
Adesso, però, arriva il momento più delicato. Le prossime tre partite contro Inter, Roma e Bologna saranno decisive per capire le reali ambizioni di questa Atalanta. Un ciclo complicato, che dirà se il sogno europeo potrà diventare qualcosa di concreto o se servirà ancora pazienza.
La sensazione, però, è chiara: con Palladino la Dea ha cambiato passo. L’Europa non è più un miraggio, ma un obiettivo che ora, classifica alla mano, sembra finalmente alla portata.
Serie A
Juventus, Mckennie sul rinnovo: “Spero di rimanere qui”.
Weston Mckennie è un calciatore della Juventus dalla stagione 2020/21 e il suo contratto scadrà il 30 giugno 2026. Il giocatore si è espresso sul rinnovo.

Weston McKennie in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le parole di Mckennie sul rinnovo
La vittoria contro la Roma?
“Era una vittoria troppo importante per la Juventus, per i tifosi, per noi e per il mister. Abbiamo passato un momento di difficoltà ma ora abbiamo trovato la nostra identità, il mister è un bravissimo allenatore e mi piace tantissimo. Spero ora anche nei tre punti col Pisa”.
In cosa vi sta aiutando Spalletti?
“Fa attenzione alle piccole cose, anche a quelle che altri solitamente non curano. Parla tanto anche individualmente coi giocatori”.
C’è più cattiveria e più voglia di sacrificarsi?
“Lui ce lo chiede sempre in allenamento, di sacrificarsi per la squadra e i compagni”.
Si può tornare a parlare di Scudetto?
“Noi vogliamo solo concentrarci sulla solita partita, andare avanti giorno dopo giorno senza pensare troppo in avanti”.
Torino la sente casa sua?
“Ne parlavo con mio padre, sono qua da quasi 6 anni. Torino è una parte importante della mia vita”.
Quali sono le sue condizioni fisiche?
“Sto bene, vediamo questa settimana come andrà ma spero di giocare”.
Ha tagliato il traguardo delle 200 presenze…
“Un momento grande per me, per la mia famiglia e per le persone in America, sono molto felice perché la Juventus è un grande club. E’ difficile fare 200 presenze con la Juventus e spero di farne altrettante”.
Si sente un leader della squadra?
“Si possono dire tante parole, io voglio dare felicità alla squadra e ai compagni. Sul campo poi faccio il mio lavoro, con corsa e sacrificio”.
Spalletti spende sempre parole belle per lei…
“E’ sempre bello quando il tuo allenatore parla bene di te. Io sono sempre disponibile per l’allenatore e per la squadra, speriamo di finire bene l’anno”.
Ha un ruolo preferito, nonostante venga impiegato in ogni zona del campo?
“Stare in campo… Mi piace giocare da centrocampista, da 8”.
Visto che sente Torino casa sua, state parlando del rinnovo?
“Non lo so, lascio tutto al mio agente. Ma spero di restare qua. Vediamo…”.
Serie A
Giudice Sportivo, le decisioni della 16° giornata di Serie A
Il Giudice Sportivo ha reso note le decisioni della 16° giornata di Serie A. In totale sono stati fermati 5 giocatori, che dovranno saltare il prossimo turno di campionato.
La Lega Serie A ha reso note le decisioni del Giudice Sportivo in merito alla 16° giornata di campionato. Sono 5 i calciatori squalificati che salteranno tutti un turno: Federico Ceccherini (Cremonese), Nicola Leali (Genoa), Emil Okoye (Udinese), Matteo Guendouzi (Lazio) e Luca Ranieri (Fiorentina). I giocatori quindi non prenderanno parte alla 17ª di campionato.

LUCA RANIERI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Giudice Sportivo, le società multate
Un turno di stop poi è stato dato anche a Pietro Cistaro, preparatore dei portieri del Genoa. Infine, sono arrivate anche le sanzioni per 4 club: si tratta di Fiorentina (10mila euro), Genoa (5mila euro), Cremonese (3mila euro) e Sassuolo (2mila euro).
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