Categorie: Serie A

Cagliari, Nicola: “Ogni partita è uno scontro diretto. A Gaetano serve una scintilla”

Il tecnico dei sardi ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia di Genoa-Cagliari. Leggi con noi le parole di Nicola sul match.

Nicola

, nella conferenza stampa pre-gara, ha analizzato le insidie del match, influenzato dal cambio in panchina e dall’arrivo di Patrick Vieira, in uno scontro diretto tra la 16ª e la 17ª in classifica.

Le parole di Nicola

I nazionali.
“Stanno bene, chi p rimasto ha lavorato con grande entusiasmo e motivazione. Siamo pronti per una gara caldissima, in uno stadio calco. Il Genoa? E’ un passato molto importante per me. Mi ha consentito di affermarmi nel mondo del calcio. E’ un pezzo del mio cuore”.

Chi giocherà in porta?
“Sono entrambi pronti e domani valuterò”.

Il cambio allenatore del Genoa.
“Ho dovuto modificare alcune tabelle di lavoro, ipotizzare nuovi modi di stare in campo dell’avversario”.

Su Marin.
“Abbiamo cinque giocatori a centrocampo, abbondanza. E’ difficile per me parlare di uno di loro, così come è difficile lasciarne fuori qualcuno. Vorrei metterli tutti dentro, ma non posso. Ne metterò al massimo 4“.

Un match salvezza.
“Abbiamo meritato di perdere solo contro l’Empoli, mentre con le altre dirette concorrenti abbiamo sempre fatto bene. Ogni partita è uno scontro diretto, non ci sono partite meno importanti delle altre. I punti vanno fatti sempre e ovunque”.

Su Mina.
“Si è sempre allenato senza problemi. Ho 16 giocatori che hanno costantemente giocato, vorrei arrivare a 20/21. Mina ha lavorato e sta abbastanza bene”.

Su Gaetano.
“E’ arrivato da un contesto in cui non c’erano grandi aspettative. Lo scorso anno è stato determinante. Ad oggi lui sa di essere forte e deve cercare e trovare la sua dimensione. Sta lavorando a tal fine, deve continuare a farlo. Gli serve una scintilla“.

L’intera rosa a disposizione.
“Un piacevole problema. Il vero problema è quando non hai questa abbondanza”.

Le differenze con Viola o Gaetano?
“Viola è più vicino alla seconda punta, sa rifinire. Gaetano ha movimenti classici anche della mezz’ala e può creare superiorità a centrocampo. Per me possono coesistere. Dipende anche dalle caratteristiche dell’avversario”.

Il soprannome Didì.
“Era un soprannome che mi aveva dato la maestra d’asilo. A Genova hanno continuato a chiamarmi così“.

Aggiornato al 23/11/2024 11:48

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Pubblicato da
Marco Della Pietra
Tag: Cagliari

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