Serie A
Cagliari, Nicola ritrova due calciatori: la situazione
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, l’allenatore del Cagliari Davide Nicola ha ritrovato due calciatori importanti in vista del match contro il Genoa
Il Cagliari di Nicola ha bisogno di punti per uscire da una situazione complicata di classifica avendo collezionato solamente 4 punti nelle ultime 5 gare di campionato. In vista di un match delicato contro il Genoa saranno nuovamente a disposizione due calciatori importanti per il club sardo.
Cagliari, la situazione in vista del Genoa
Il Cagliari di mister Nicola nonostante non stia vivendo un momenti felice in campionato ha fatto vedere delle buone cose nel match contro il Milan terminato sul punteggio di 3-3.
Il club sardo ha bisogno di punti per uscire dalla zona calda della classifica e il match contro il Genoa può essere l’occasione perfetta per far proseguire il momento positivo. In vista del match contro il Genoa di Alberto Gilardino ci saranno due rientri importanti nel club sardo, che hanno scontato la loro squalifica.
Si tratta del difensore colombiano Yerry Mina e il centrocampista di proprietà dell’Atalanta Michel Adopo espulsi nel match di campionato contro la Lazio.
La situazione rimane da monitorare, ma Nicola può finalmente sorridere perchè può preparare il match contro il Genoa avendo praticamente tutta la rosa al completo.
Serie A
Juventus: la soluzione dopo lo stop di Cabal
Serie A
Inter: Inzaghi può finalmente sorridere
Ottime notizie per l’Inter: l’infermeria si sta finalmente svuotando con i rientri di Carlos Augusto e Buchanan.
L’ex Monza, si era fermato durante la partita contro lo Young Boys per un risentimento al flessore della coscia sinistra, ed è sempre più vicino al rientro.
L’esterno potrebbe tornare disponibile dopo la pausa per le nazionali, in vista della partita di campionato contro l’Hellas Verona del 23 novembre.
Il recupero di questi due calciatori, porta praticamente a zero gli infortunati in casa nerazzurra.
Questo permetterà a Simone Inzaghi di avere più opzioni per far riposare la fascia sinistra, dando respiro a Bastoni e Dimarco, entrambi costretti agli straordinari nelle ultime settimane.
Con questa maggiore rotazione, l’Inter può contare su una squadra più fresca e competitiva per i prossimi impegni.
Serie A
Lorentini: “L’Heysel fu una tragedia nazionale. Sul numero 39…”
L’Associazione familiari vittime dell’Heysel, guidata da Andrea Lorentini, tiene viva la memoria di quella giornata drammatica in un’intervista al Corriere della Sera.
Domani sera, a Bruxelles, si svolgerà una partita di Nations League attesa da molti: Belgio-Italia. Ma per molti tifosi italiani, belgi ed europei, questa non è solo una partita di calcio. Il richiamo è immediato e doloroso. A Bruxelles, quasi quarant’anni fa, lo stadio Heysel fu teatro di una delle tragedie più cupe della storia del calcio. Era il 29 maggio 1985 quando la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool si trasformò in un incubo, con 39 tifosi – in gran parte italiani – che persero la vita schiacciati nella calca e nel caos sugli spalti.
A mantenere vivo il ricordo di quella giornata tragica c’è l’Associazione familiari vittime dell’Heysel, fondata proprio per rendere onore alle vittime e promuovere una cultura di rispetto e sicurezza negli stadi. L’associazione è oggi presieduta da Andrea Lorentini, figlio di Roberto, intervistato dal Corriere della Sera, ha ricordato il padre e ha ribadito l’importanza della memoria collettiva, sottolineando come la tragedia dell’Heysel sia un monito affinché eventi simili non si ripetano più. A seguire un breve estratto della sua intervista.
Le parole di Lorentini
UNA TRAGEDIA NAZIONALE
“Sì, non è stata solo una tragedia di parte: oltre ai tifosi juventini, a un fotografo di Reggio Emilia e a 7 stranieri, quanti sanno che sono morti anche tre interisti?”.
LA NAZIONALE HA RITIRATO LA MAGLIA 39
“Sì, allora abbiamo ringraziato molto il presidente Tavecchio per la sensibilità, come oggi facciamo con Gravina. La prima cerimonia si svolse nel 2015”.
LA SUA PRIMA VOLTA ALL’HEYSEL
“No, fu nel 2005 per il ventennale: una sensazione straniante. Mio nonno Otello, che ha istituito l’associazione dopo la strage, raccontò a me e a mio fratello la dinamica degli incidenti. Il luogo è stato ricostruito, ma la morfologia dell’impianto non è poi così diversa. E quella sensazione non si cancella”.
COME TENERE VIVO IL RICORDO
“Con diversi progetti di educazione civico-sportiva: la memoria fine a se stessa rischia di finire nel pietismo, noi cerchiamo di riempirla di contenuti sul fair play”.
IL RAPPORTO CON LA JUVE
“C’è sempre stata una mancanza di memoria fin da subito e non siamo mai arrivati alla piena condivisione della vicenda, per cui noi facciamo il nostro percorso: la logica adesso è proprio quella di elevare la tragedia da vicenda di parte, con i morti e lo scalpo del nemico, a una tragedia europea e italiana”.
SI GIOCO’ PER LIMITARE I DANNI
“Sì, è un elemento chiave. Mio nonno era a bordo campo accanto al cadavere di mio padre e pensava fossero matti a giocare. Ma poi anche in sede processuale è stato ricostruito che fu fondamentale disputare la partita per tenere tutti dentro lo stadio, mentre i carrarmati dell’esercito venivano chiamati per garantire il deflusso. Ma non era più un evento sportivo”.
-
Notizie6 giorni fa
Milan, prove per il “nuovo Kessie”: Fonseca ne è certo | I dettagli
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, una mission (quasi) impossible: Tonali torna a gennaio?
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, chiesto Folorunsho in prestito: Conte vuole un rossonero | Che intreccio!
-
Notizie2 giorni fa
Milan, dopo Camarda arriva una nuova promozione a centrocampo
-
Calciomercato8 ore fa
Fiorentina, Pradè mette “alla porta” Terracciano: i dettagli
-
Notizie2 giorni fa
Supercoppa italiana, ora è ufficiale: cambia lo stadio
-
Champions League5 giorni fa
Ranking UEFA, l’Italia avrà la 5° squadra in Champions?
-
Notizie2 giorni fa
Milan, Fonseca furibondo con Theo Hernandez: clamorosa esclusione contro la Juventus?