Serie A
Cagliari, Radunovic vince e convince
Il Cagliari ha ben chiaro su chi puntare come difensore stabile dei suoi pali dopo la buona prova del suo portiere serbo contro il Palermo.
Cagliari, promozione piena per Boris Radunovic
Sul rettangolo verde vi è chi ha il compito di segnare e chi di non far segnare. Boris Radunovic ha scelto questa seconda missione. E contro il Palermo vi ha adempiuto nel migliore dei modi. E mentre Dossena e Di Pardo provvedevano a fare volare il Cagliari con i loro sigilli al turno successivo di Coppa Italia, lui si è preoccupato di non vanificarne gli sforzi. E lo ha fatto assai bene.
Il serbo, quindi, avrà ampio modo di incrementare le quarantuno presenze sinora accumulate con i rossoblù di Claudio Ranieri perché ne ha conquistato la piena fiducia.
Simone Scuffet da Udine, quindi, per ora, dovrà accontentarsi di vedere il rettangolo verde dalla panchina. Non che, naturalmente, si fosse messo a gufare contro il suo dirimpettaio di reparto, ma comunque un pensierino a essere utile alla causa direttamente dal campo lo aveva fatto.
Se Ranieri deciderà per l’alternanza è compito che si può affidare alla prossima profezia di Nostradamus. Ma Calcio Casteddu fa notare come la presenza di Scuffet non si limiti semplicemente a quella del panchinaro, bensì a quella dello stimolatore di crescita del suo pariruolo.
“La sensazione – scrive- è che la concorrenza di Scuffet possa ulteriormente aiutare Radunovic a crescere. Dopo una stagione in B senza un vero rivale per il ruolo, ora ci sarà da battere la concorrenza di un ex ragazzo prodigio in cerca di rilancio”.
Insomma, avere il fiato sul collo di chi ti può soffiare il posto da un momento all’altro ti aiuta a farti le ossa. Come nel mercato, anche nel mondo del calcio la competizione si fa motore di crescita per dare il meglio. A beneficio di se stessi e della squadra della cui porta si tutela l’inviolabilità.
Serie A
Inter, sollievo Inzaghi: due recuperi in vista del derby
L’Inter sta preparando il derby contro il Milan di domenica sera, dall’infermeria arrivano buone notizie per il tecnico Simone Inzaghi.
Come riporta tuttomercatoweb, il tecnico nerazzurro si presenta alla stracittadina con tutta la rosa al completo, unico assente Buchanan ancora alle prese col suo percorso di recupero dall’infortunio.
Dopo aver saltato la sfida di Champions contro il Manchester City tornano a disposizione Dimarco e Arnautovic, entrambi si sono allenati in gruppo.
L’esterno azzurro ha recuperato del fastidio muscolare mentre l’attaccante austriaco che non era andato in Inghilterra a causa di un attacco febbrile ha smaltito i postumi dell’influenza e oggi si è allenato e oggi si è allenato insieme al resto del gruppo.
Secondo le ultime indiscrezioni di formazione in attacco dovrebbe riprendere il posto da titolare capitan Lautaro e farà coppia con Thuram, a centrocampo Inzaghi si affiderà a Mkhitaryan insieme a Barella e Calhanoglu.
Davanti a Sommer il terzetto difensivo sarà composto da Pavard, Acerbi e Bastoni, sull’esterno destro dovrebbe esserci quindi Dimarco mentre sulla destra ballottaggio aperto tra Dumfries e Darmian
Serie A
Parma, i convocati per il Lecce: torna Suzuki
Fabio Pecchia ha diramato la lista dei convocati per la sfida del Parma contro il Lecce. I crociati vogliono continuare a stupire e in Puglia cercano i 3 punti.
L’allenatore partenopeo ritrova il portiere giapponese ma dovrà fare a meno di un centrocampista squalificato. Sempre out invece Estevez.
Parma, i convocati di Pecchia
Di seguito i 22 uomini scelti dall’ex Cremonese e Hellas Verona per la sfida del Via Del Mare:
Portieri: 1 Chichizola, 40 Corvi, 31 Suzuki.
Difensori: 4 Balogh, 39 Circati, 26 Coulibaly, 15 Delprato, 77 Di Chiara, 46 Leoni, 3 Osorio, 5 Valenti.
Centrocampisti: 10 Bernabé, 23 Camara, 20 Hainaut, 27 Hernani, 19 Sohm.
Attaccanti: 11 Almqvist, 13 Bonny, 22 Cancellieri, 61 Haj, 98 Man, 28 Mihăilă.
Di rientro dunque Suzuki ma Mandela Keita resterà fuori causa squalifica. Ancora forfait per un altro centrocampista, ovvero Estevez. Per il resto invece tutti gli altri sono a disposizione.
Il match contro i salentini sarà un banco di prova importante per capire in che direzione andrà la stagione, fischio d’inizio domani, 21 settembre, ore 20:45,
Serie A
Fiorentina, Kean: “A Firenze per Palladino”
Moise Kean è stato intervistato dal canale ufficiale della Serie A per parlare dei primi mesi in maglia Fiorentina. Di seguito le parole dell’ex Juventus.
Moise Kean è stato il colpo del calciomercato della Fiorentina per andare a rinforzare il reparto d’attacco.
L’attaccante ex Juventus è arrivato a Firenze per 13 milioni di euro più 3 di bonus ed ha già dimostrato di essere al centro del progetto di Raffaele Palladino.
Moise è stato intervistato dal canale ufficiale della Serie A per parlare dei primi mesi in maglia gigliata.
Indice
Kean parla del suo arrivo alla Fiorentina
“La scelta di venire alla Fiorentina è nata anche dalla stima del mister nei miei confronti, per la società.
Negli anni ho visto una società seria, dove nascono tanti talenti.
Mi faceva piacere far parte di questo progetto“.
Sull’ultima stagione
“Non ha funzionato il tempo di gioco, non ho avuto tanto spazio.
L’importante era farmi trovar pronto, quando c’è stato il momento non ho avuto fortuna.
Spero di rifarmi quest’anno“.
Sul Gruppo Fiorentina
“Mi trovo benissimo, con Ikoné e Dodo ma anche con gli altri.
Alcuni li conoscevo già.
Con Dodo ho scommesso sugli assist, Ikoné è una persona che va capita, ma ha un grande cuore e un ottimo talento. Speriamo di far belle cose alla Fiorentina“.
Su Palladino
“Il mister è un ottimo allenatore, un’ottima persona.
Anche a livello tecnico mi adatto molto al suo modo di giocare, come spiega di attaccare le linee.
È stata un’ottima scelta venire qui, lui ha un ottimo progetto e spero di far bene con lui“.
Sull’obbiettivo goal
“Non vorrei dire un numero che poi non è quello.
Penso a portare la Fiorentina dove merita, il mio obiettivo è alto, spero di poterlo raggiungere. Quest’anno per me è davvero importante. Per me e per la Fiorentina“.
Sul trofeo da vincere
“Firenze è sempre stata una città ambiziosa, una squadra abituata ad arrivare in fondo.
I trofei si vincono credendoci sempre, stando uniti durante il percorso. Dobbiamo sempre crederci, penso che ci arriveremo”.
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