Serie A
Cagliari, un giocatore in beatitudine

La rimonta spettacolare del Cagliari contro il Frosinone scalda il cuore e le parole di un giocatore che esprime tutta la sua gioia di indossarne la casacca.
Cagliari, l’Oristanio gaudente

Gaetano Oristanio
Alla fine della gara, per assicurarsi fosse tutto vero, si sarà forse fatto dare un pizzicotto. Ma era tutto vero: il Cagliari aveva risalito la montagna diventata impervia contro il Frosinone e si era imposto per 4-3 piantando la sua bandierina di tre punti sulla vetta della partita.
Gaetano Oristanio a Cagliari ci sta come un pascià. Le sette partite in cui ha già messo a segno una rete hanno messo le ali al suo entusiasmo e a quello della tifoseria.
Figlio d’arte di Rosario, da lui ha ereditato il talento per la sfera di cuoio ma, come precisa subito in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport e ripresa da Cagliari News, con una caratteristica differente: “papà aveva la corsa più lunga- afferma – io prediligo gli scatti brevi”.
Le sessantadue presenze e otto reti accumulate con il Volendam, squadra di un villaggio di pescatori della terra d’Olanda, lo hanno reso più maturo.
Adesso si adatta al ruolo di tuttofare nel reparto offensivo. “Nasco trequartista- prosegue- ma posso fare più ruoli, seconda punta, esterno”.
Il calcio, quando non lo pratica, lo guarda. Ma, assicura, “solo per studiare”. Nel Cagliari ha trovato “un bel gruppo”. Dove “Claudio Ranieri è bravo ad analizzare partita e avversario, entri in campo pronto e ti fa giocare sereno”. E, sulla ricetta per cercare di fare marciare la squadra a dovere, non ha dubbi: “l’obiettivo è stare uniti”.
Serie A
Empoli: una settimana cruciale tra salvezza e Coppa Italia

L’Empoli si appresta ad affrontare una settimana da “big”. La testa dei toscani vola alla semifinale di Coppa Italia, ma c’è ancora una salvezza da conquistare.
La squadra di D’Aversa si appresta ad affrontare una settimana nella quale si avranno delle nette risposte sul futuro dei toscani: oggi sfida salvezza sul campo del Como, martedì la semifinale di andata contro il Bologna e domenica prossima un altro scontro diretto contro il Cagliari dell’ex Nicola. Dopo questa sequenza di partite, si avrà un quadro ben definito sulla stagione dell’Empoli, che ha l’obbligo di fare punti quantomeno in campionato.
Empoli, passo dopo passo: precedenza al Como
Oggi alle 15:00 allo stadio Sinigaglia andrà in scena il primo step di questa settimana cruciale: la sfida salvezza contro il Como. La squadra di Fabregas è aritmeticamente ancora dentro alla corsa per non retrocedere, anche se non ha la stessa esigenza di punti dei toscani.
I comaschi hanno uno stile di gioco che è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi squadra del campionato italiano e hanno giocatori talentosi che possono tirare fuori una giocata da un momento all’altro.
D’altro canto l’Empoli deve fare una partita attendista, contenendo l’avversario e ripartendo sulle corsie esterne grazie ai giocatori di grande gamba come Gyasi, Cacace, Pezzella, ma anche lo stesso Esposito.
Sullo sfondo il sogno Coppa Italia
Se in campionato la squadra di D’Aversa deve scendere in campo con l’obbligo di fare punti e sbrogliarsi di dosso il terzultimo posto, in Coppa Italia il discorso è completamente diverso: i toscani devono approcciare alla sfida contro il Bologna con la stessa leggerezza e spensieratezza con la quale hanno eliminato il Torino, la Fiorentina e infine la Juventus di Thiago Motta.
Questa semifinale è un premio al coraggio che ha avuto l’Empoli nel mettere in prima fila tanti giovani ragazzi che hanno dimostrato con determinazione e qualità di poter stare a questo livello. Contro il Bologna dovrà gettare il cuore oltre l’ostacolo e schierare tutta la consapevolezza acquisita in queste vittorie.
Serie A
Fiorentina, si accelera per il riscatto di Gudmundsson

Fiorentina, l’attaccante islandese ha trovato la sua dimensione in viola. Ora il club è pronto a investire per il suo futuro.
La Fiorentina sta lavorando sempre più concretamente al riscatto di Albert Gudmundsson. L’attaccante islandese, arrivato in estate dal Genoa, ha vissuto un iniziale periodo di adattamento alla nuova realtà, ma nelle ultime settimane sembra aver trovato la giusta continuità, sia nelle prestazioni che nelle realizzazioni. I numeri parlano chiaro: tre gol consecutivi tra campionato e coppe che certificano la sua crescita e il suo peso sempre più determinante nell’attacco viola.
Il calciatore ha sbloccato definitivamente il suo rendimento con 2 gol pesantissimi in Serie A, contro avversari di livello come Napoli e Juventus, oltre a una rete fondamentale in Conference League al “Franchi” contro il Panathinaikos. A questi si aggiunge un assist messo a segno con la sua nazionale, confermando un momento di forma straordinario.
Fiorentina pronta a chiudere l’affare con il Genoa
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, la società viola sarebbe pronta a esercitare il diritto di riscatto dell’attaccante, versando nelle casse del Genoa i 17 milioni di euro pattuiti in estate. Un investimento significativo, ma che appare sempre più giustificato dalle prestazioni dell’islandese.
L’entourage di Gudmundsson è già stato informato della volontà del club, e la Fiorentina sembra intenzionata a chiudere l’operazione prima della fine della stagione, evitando possibili rialzi di prezzo o inserimenti di altri club interessati. L’obiettivo è blindare uno dei talenti più brillanti dell’ultimo periodo e renderlo un punto di riferimento per il futuro della squadra.
Serie A
Genoa, un osso duro per le big: a Torino per fare la partita

Il Genoa si prepara alla sfida delle 18:00 contro la Juventus di Tudor. Il grifone è un cliente scomodo per le big e i bianconeri non avranno vita facile.
Questa sera andrà in scena il primo capitolo della nuova Juventus di Tudor ed è attesa fin da subito una reazione tattica ma soprattutto emotiva. Dall’altra parte però, c’è una squadra che di certo non ama tirarsi indietro dalla lotta e andrà a Torino per dire la sua. Da quando Vieira siede sulla panchina dei rossoblu, il Genoa è stato definito “l’ammazza piccole”, visti i 24 punti in 12 partite con le squadre di pari o inferiore livello ed un tema salvezza archiviato in anticipo.
Genoa, avversario ostico per le big
Il grifone, oltre ad aver trovato una grande continuità di prestazioni e di punti contro le medio piccole del campionato, ha sempre dato fastidio anche alle grandi della Serie A: è andato a San Siro prima a pareggiare con il Milan e poi a far sudare l’Inter per tutti i 90 minuti, ha rinchiuso il Napoli nella propria metà campo per quasi un tempo intero ed ha perso di misura all’Artemio Franchi di Firenze creando occasioni fino al triplice fischio.
A Torino per fare la partita
Il Genoa questo tipo di partite tende ad approcciarle sempre con uno spirito attendista, per capire le intenzioni dell’avversario e stabilizzare in primo luogo il castello difensivo. Dopo una prima fase di gara, comincia ad alzare il proprio baricentro, prendendo a tratti in mano il palleggio e dettando il ritmo partita a prescindere dall’avversario, tipico del calcio di Vieira.
Nella seconda frazione i rossoblu cominciano a creare maggiori occasioni e a testimonianza di ciò, si nota che sotto la gestione del tecnico francese sono stati segnati 14 gol sui 18 totali nel secondo tempo. Dunque la squadra ligure andrà a Torino senza nulla da perdere e con la sua solita leggerezza, vogliosa di fare la sua partita e di mettere in difficoltà la squadra di Tudor.
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