Serie A
Calhanoglu provoca il Milan: il turco ricorda chi ha vinto la seconda stella
Calhanoglu incendia il derby poche ore prima del match, il giocatore posta sui social una foto dei nerazzurri con la didascalia “Due stelle contro una stella”.
Super sfida nella quinta giornata di Serie A: è il derby della madonnina.
Sono ore di tensione per le due squadre e a riscaldare ancora di più la situazione è Hakan Calhanoglu, centrocampista dell’Inter ed ex Milan, che posta sulle sue storie Instagram una frecciatina per la sua ex squadra: una foto dei sui compagni con la frase “due stelle contro una stella”.
Ma cosa significa? Il turco fa riferimento ai 20 scudetti vinti dai nerazzurri, con il Milan che invece resta a quota 19. Il 20′ scudetto è stato vinto proprio in casa dei cugini qualche mese fa.
Un vero e proprio sfottò da parte del calciatore, che esalta ancora di più i suoi tifosi.
Hakan Calhanoglu: “Vincere lo scudetto nel derby è stata la mia soddisfazione più grande”
Il calciatore, da quando ha cambiato sponda passando del Milan all’Inter, è stato sempre mirino dei tifosi rossoneri.
In un’intervista dopo la vittoria del campionato, Hakan Calhanoglu aveva rilasciato dichiarazioni importanti in merito alla situazione con la sua ex squadra.
Ecco le sue parole: “Ho lavorato e sofferto in silenzio, una volta arrivato all’Inter avevo solo un obiettivo: vincere. La vittoria dello scudetto è stata una grande rivincita per la sofferenza che ho provato l’anno scorso in cui mi sono trasferito in neroazzurro; Tutto ciò che è stato fatto contro di me e la mia famiglia dai tifosi milanisti non posso dimenticarlo, ma ero certo che tutto sarebbe finito, sapevo che sarebbe arrivato il riscatto e vincere lo scudetto nel derby è stata la mia soddisfazione più grande“
Serie A
Inter-Milan, le formazioni ufficiali
Inter-Milan chiude la quinta giornata di Serie A. Una sfida fondamentale per entrambe le squadre, ma più per Fonseca che per Inzaghi.
Dead man walking non è (in questo caso) una serie televisiva di successo, ma il lugubre epitaffio posto sulla testa di Paulo Fonseca da un ambiente che (nella sua interezza) non l’ha mai davvero amato. Accolto, accettato e interiorizzato come uno di loro. Nel calcio i risultati sono l’unico termometro per il lavoro di un allenatore e il portoghese ha avuto la “sfortuna” (mista, ovviamente, a suoi demeriti) di iniziare con un cammino accidentato.
L’ultima spiaggia è delle più crudeli. Un Milan spento, svuotato e senza identità dovrebbe spezzare il tabù derby (l’Inter ha vinto gli ultimi sette) contro la squadra Campione d’Italia in carica. Un Milan reduce dallo shampoo subito dal Liverpool in Champions League, mentre i cugini si esibivano in una prova corsara a Etihad.
Una differenza così netta e marcata fra le due sponde del Naviglio non si vedeva da anni. La banda Inzaghi è una macchina quasi perfetta, che va con il pilota automatico e apparentemente senza difetti. Al tecnico lusitano è stato dato un imperativo dal sapore di una condanna sportiva: se non vince è fuori da Milanello.
Inter-Milan è un crocevia fondamentale per la stagione dei rossoneri. Le grandi squadre in crisi sanno ritrovare sé stessa nei momenti topici della stagione, compattandosi in maniera catartica. Un’eventuale successo nella stracittadina darebbe linfa nuova non solo alla posizione dell’ex-Lille, ma a a tutta la rosa del Diavolo.
Il Milan (che, ricordiamolo, l’anno scorso è arrivato secondo in classifica) avrebbe tutte le carte in regola per inserirsi nel novero delle squadre che ambiscono a sfruttare un eventuale passo falso dei nerazzurri. Per farlo servirebbe però una compattezza e un’unità di intenti per ora sconosciuti. E lo spettro di Max incombe…
Inter-Milan, le formazioni ufficiali
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. Allenatore: Simone Inzaghi.
MILAN (4-4-2): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Gabbia, Theo Hernandez; Pulisic, Fofana, Reijnders, Leao; Morata, Abraham. Allenatore: Paulo Fonseca.
Serie A
Guarin: “Vi dico io come finisce il derby. Sulla Juventus…”
L’ex centrocampista dell’Inter, Fredy Guarin, ha espresso la sua opinione sul derby di Milano che andrà in scena questa sera alle 20:45.
In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Fredy Guarin ha riportato alla luce vecchi ricordi della sua esperienza all’Inter: tra cui anche il famoso scambio con Vucinic che lo avrebbe portato alla Juventus, poi saltato.
Infine, il colombiano non ha potuto esimersi dal fare un pronostico sul derby di stasera.
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Guarin su Javier Zanetti
“Un esempio. Il bello è che tutt’oggi, a distanza di un decennio, mantiene sempre quel maledetto ciuffo di lato, mai scomposto. Sono sicuro che quando avrà cent’anni sarà uguale. Fu il primo ad accogliermi quando arrivai in Italia“.
Sull’arrivo a Milano
“Ricordo la neve e una temperatura sottozero di 10 gradi. Il cruscotto della macchina segnava la cifra e rimasi basito. Io arrivo da Oporto, quindi immaginerà… grandi spiagge, sole, un vento leggero. Quando sbarcai in Italia andai a fare le visite mediche a Como e le montagne avevano le cime innevate. ‘Ma dove diamine sono capitato…’, pensai“.
Il derby in una parola
“Cuore. Inter-Milan ferma l’Italia. Ho ancora diversi amici nerazzurri e rossoneri. Milano mi è rimasta nel cuore”.
Guarin su Mazzarri
“Un insegnante. Uno dei migliori mai avuti. Con lui maturavi molto e lo facevi attraverso un dialogo costante. È uno di quelli che ti dà uno schiaffo, in senso metaforico, ma ti fa capire come mai te l’ha dato. Litigammo un paio di volte in modo serio. La più importante in occasione dello scambio mancato con Vucinic nel 2014…”.
Guarin e lo scambio con Vucinic
“Mazzarri voleva Vucinic, ma io spinsi fino alla fine per restare. A quei tempi mi davano del traditore, ma io non volevo lasciare l’Inter. Non fu un bel momento, ma fa parte della vita. Alla fine, comunque, rimasi all’Inter e ne fui davvero felice. Non sarei mai andato alla Juventus” conclude Guarin.
Sull’interesse precedente della Juventus
“Quando ero al Porto avevano quasi chiuso l’affare, ma io scelsi l’Inter. E non mi sono mai pentito. Il giorno in cui lo scambio saltò parlai faccia a faccia con i dirigenti e gli spiegai la mia volontà”.
Il pronostico di Guarin sul derby
“Vincerà l’Inter, è ovvio. La seguo sempre e tifo per il ventunesimo scudetto. È la squadra più forte d’Italia. Vorrei tornare a San Siro e salutare i tifosi. Mi mancano, e spero sia lo stesso anche per loro”.
Serie A
Schelotto: “L’Inter è ampiamente favorita. Sul Milan…”
L’ex giocatore dell’Inter, Ezequiel Schelotto, si è espresso sul derby di Milano che andrà in scena questa sera alle 20:45.
Attualmente in forza al Paradiso, Schelotto ci ha tenuto a raccontare in esclusiva a L’Interista la sua nuova esperienza in Serie D Svizzera e alcuni aneddoti sul suo passato in nerazzurro.
Inoltre, sembra avere le idee piuttosto chiare sul derby: ha definito l’Inter più pronta e in forma in questa prima parte di stagione, rispetto a un Milan ancora in costruzione.
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Schelotto sull’esperienza al Paradiso
“Sono molto felice di questa scelta che ho fatto, sia per la squadra che perché sono vicino a casa mia. Mi sono trovato subito bene con la gente in società, che ha grandi ambizioni ed un allenatore che stimo molto. Ci aiutiamo a vicenda per portare più in alto possibile la squadra. C’è un progetto a lungo termine e se non raggiungiamo l’obiettivo quest’anno, ci riproviamo il prossimo. C’è un piano preciso: vogliamo a tutti i costi la promozione nella Serie B locale. Sto conoscendo il calcio svizzero, ho molta voglia di continuare qua e vincere tanto anche con il Paradiso“.
Sul suo tifo nel derby
“Non posso nascondere l’affetto e la voglia che ho di vedere l’Inter vincere la partita”.
La sua favorita del match
“Non scopro io la forza della squadra di Inzaghi, che negli ultimi sei derby ha sempre vinto contro il Milan. Tocchiamo un po’ ferro. Ma va detto che l’Inter è ampiamente la favorita, perché sta dimostrando che ha sviluppato un calcio molto pulito e fluido, importante, con giocatori che si conoscono ormai da anni”.
Cosa gli piace di questa Inter
“Il fatto che i giocatori non abbiano paura di giocare la palla, anche ai massimi livelli europei contro le migliori squadre del mondo”.
Schelotto sul Milan
“È un Milan magari diverso dalle ultime volte ed in costruzione, con un po’ di situazioni dentro difficili. Anche per questo penso che l’Inter arrivi favorita, oltre che per la propria forza”.
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