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Calhanoglu: “Scudetto nel derby? Festeggerò così…”

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Inter, Calhanoglu

Hakan Calhanoglu ha rilasciato un’intervista alla CBS Sports in cui ha parlato di diversi argomenti riguardanti l’Inter.

Di seguito le sue parole:

calhanoglu

Milano, Italy. 19 March 2022 Simone Inzaghi, head coach of Fc Internazionale during the Serie A match between Fc Internazionale and Acf Fiorentina.

Sull’inter: “Penso che il segreto sia che dopo la finale di Champions persa contro il City, siamo cresciuti come squadra.

Ci alleniamo duramente per diventare uno dei cinque migliori club d’Europa.

Abbiamo un buon allenatore che.è molto aperto e che controlla tutto molto bene.

enso che per lui non sia facile, ma noi giocatori gli rendiamo le cose più semplici”.

Il ruolo: “Tutti mi conoscevano come un numero dieci, ora sono cresciuto nel mio nuovo ruolo che mi piace molto.

Ho preso il posto di Brozovic dopo la sua partenza.

Sono contento perché a volte gioco come fossi un difensore aggiunto, con gli altri ci scambiamo spesso le posizioni in campo e ci muoviamo molto, muoviamo molto la palla e questo è difficile per gli avversari che non hanno un punto di riferimento.

Prima ero più ‘leggero’, adesso mi piace essere aggressivo per recuperare palla”

Calhanoglu- Inzaghi: “Penso che come un giocatore migliori di anno in anno, così succede anche agli allenatori che provano cose nuove e, come ho detto prima, Inzaghi è un tecnico molto aperto a tutto, prova e rende l’Inter veramente importante.

In passato l’Inter non giocava così e a tutti ci piace vederci giocare in questo modo e devo dire che lui e il suo staff stanno facendo un buon lavoro.

Sul futuro: “Amo l’Italia, la gente, sono da 7 anni a Milano e voglio vivere qui anche dopo aver smesso di giocare

Serie A

Inter, verso il derby: in dubbio Taremi, Acerbi e Calha…

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Gran Galà, Inter

Dopo la vittoria contro il Monaco, l’Inter si ritrova ad Appiano Gentile per preparare il derby contro il Milan: tanti i dubbi di Inzaghi.

lecce-Inter, Inzaghi

SIMONE INZAGHI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’Inter si prepara per il derby con Acerbi e Calhanoglu

L’Inter può tirare un sospiro di sollievo in vista dell’atteso derby, grazie alle buone sensazioni per Francesco Acerbi e Hakan Calhanoglu. Entrambi i giocatori sembrano essere in ottima forma e pronti a scendere in campo, offrendo alla squadra di Simone Inzaghi una spinta fondamentale per affrontare i rivali cittadini. La presenza di Acerbi in difesa e di Calhanoglu a centrocampo potrebbe rivelarsi determinante per la strategia nerazzurra.

Dubbi su Correa e Taremi: lavoro a parte per i due attaccanti

Nonostante le buone notizie su Acerbi e Calhanoglu, l’Inter deve ancora fare i conti con le condizioni di Joaquin Correa e Mehdi Taremi. I due attaccanti continuano a lavorare a parte e la loro partecipazione al derby rimane incerta. L’assenza di questi due giocatori potrebbe rappresentare un problema per l’attacco nerazzurro, che dovrà trovare alternative per non perdere incisività.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio.

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Serie A

Parma, Pecchia: “Dopo Milano abbiamo analizzato sia le cose positive che negative. Domani non ci saranno né Man che Hernani”

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Parma, Pecchia

Il tecnico del Parma Fabio Pecchia ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro Il Lecce, valido per la 23^ giornata.

A seguire la conferenza stampa completa

Parma-Lecce, le parole di Pecchia

Che giornate sono state dopo la beffa di Milano?
“Abbiamo metabolizzato e analizzato le tantissime cose positive e anche gli aspetti negativi. Bisogna pensare a quello che dobbiamo fare domani e cosa va migliorato. Se vogliamo andare a prenderci la vittoria, tutto quello di buono che abbiamo fatto finora non è servito”.

E’ uno spareggio salvezza?
“La partita importante è sempre quella imminente. Lo abbiamo dimostrato, siamo andati a Milano perché volevamo giocarci quella partita. Domani la partita è con il Lecce, la classifica dice che siamo a pari punti con lo stesso percorso. La partita che vale è quello che succede sul campo domani, vogliamo vincere”.

Djuric ha agevolato i compagni di reparto, ora torna anche Bonny:
“Per Djuric non è stato semplice per il tipo di partita che si è sviluppata a San Siro. Si tratta di inserirsi in un nuovo gruppo e abituarsi ad un nuovo tipo di lavoro. Lo sappiamo, per noi è importante, è un punti di riferimento. Toglie peso ai nostri attaccanti e ci dà un’alternativa importante, dobbiamo saperla utilizzare. La condizione fisica di Bonny è condizionata dall’influenza, è stato qualche giorno fermo. Vediamo se riusciamo ad averlo a pieno regime, per me è una valida soluzione giocare con entrambi oppure solo con Bonny”.

Può esser la partita giusta per vederli insieme?
“La valutazione iniziale è vedere come stanno loro a livello di condizione e come va strutturato il reparto offensivo. Cambia molto avere due giocatori così, la squadra deve avere una struttura idonea per supportare questo tipo di attacco. Per me sono complementari, possono giocare insieme. Dipende dalla condizione di Angelo, Djuric sta bene”.

La squadra ha fatto tesoro della gara di San Siro? C’è lo spirito giusto?
“La serenità me la dà la squadra, il modo in cui hanno lavorato a Milano e in questa settimana. Recuperare giocatori e condizioni, oltre a entusiasmo, questo è importante. Usciamo da tre stadi importanti, Torino, Napoli e Milano con grande amarezza e rabbia. Se dobbiamo vincere le partite, compreso domani con il Lecce, dobbiamo fare qualcosa di meglio tutti insieme. La squadra la vedo con energia e fiducia, domani bisogna mettere ciò che serve sul campo”.

Delprato squalificato, Vogliacco o Hainaut al suo posto?
“Hainaut ha ricoperto quel ruolo tante volte, giocando partite importanti a Torino e Como. Può farlo anche Vogliacco o Leoni. Vedremo”.

Il 4-4-2 ha dato equilibrio, è possibile rivedere quell’assetto?
“Sono due soluzioni diverse, quello che sceglierò dipende dal tipo di gara da fare, ma anche e soprattutto dalla condizione individuale dei giocatori. Scelgo in base a cosa vedo in settimana per poi trovare l’equilibrio giusto. Non va fatta la valutazione singola ma di reparto: servono due esterni con certe caratteristiche, oppure una punta e un trequarti con altre. Sono entrambi soluzioni utilizzabile, è un vantaggio per me”.

Per quanto tempo pensa che Hernani e Sohm possano portare avanti la carretta?
“Hernani è uscito non al top da Milano, credo non ce lo avremo. Estevez ha lavorato un’altra settimana, poi vedere Bernabé in mezzo al campo è un piacere da vedere dopo un lungo periodo fuori. Domani sarà con il gruppo, abbiamo bisogno che stia con i ragazzi e riprenda a vivere le emozioni dello spogliatoio e delle partite. Questa è la cosa positiva. Sohm sta facendo un grande campionato ma voglio ancora di più, è in grado di farlo”.

Ondrejka ha lavorato un’altra settimana, è pronto per questo campionato?
“Dipende da quello che succede. Fisicamente sta bene, ha giocato nelle ultime settimane. Va inserito in un contesto di squadra, mi piace come si sta ponendo. Ha qualità importanti negli ultimi trenta metri, è in grado di chiudere ma anche mandare i compagni in gol. Deve farsi trovare pronto, il campionato lo impone, non possiamo aspettare troppo tempo”.

Man non ci sarà?
“Sì, rispetto a domenica perdiamo tre giocatori importanti, sapevamo che questo mese sarebbe stato impegnative. Si accumulano tante cose, mi appello al gruppo. Dobbiamo affrontare le partite, chi c’è deve avere il giusto entusiasmo. Puntiamo tutto su quelli che hanno energie, sono vivi e sono sani”.

Parma

DENNIS MAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Come sta la squadra dal punto di vista del morale?
“Queste sconfitte rimangono, il tempo passerà, si giocheranno e vinceranno partite ma quelle rimangono nella testa e nei ricordi di ognuno. Una partita giocata per 92 minuti, poi ti trovi con un risultato negativo. Son cose che succedono, ieri è capitato anche in Champions. La squadra deve insistere e lavorare con fiducia, crederci fortemente. Giocare così per 91 minuti non è casuale, è merito, bravura e capacità”.

Domani è più importante vincere o non perdere?
“Non facciamo questi discorsi. Sul 2-2 a Milano non si firma per un punto, la mentalità deve esser sempre quella di andare a giocare con voglia e energia, anche la leggerezza che abbiamo dimostrato. Sennò non segni due gol e crei tante occasioni se sei pessimista. Domani la voglio così la squadra, proiettata per la vittoria”.

Cosa chiede ai tifosi del Parma in questo momento delicato?
“Noi abbiamo emozionato il nostro pubblico, ricevendo grandi risposte. Si è creato un bel rapporto. Io ho chiesto sempre ai ragazzi di trasmettere emozioni, tante volte ci siamo riusciti, alcune volte no. Se vogliamo andarci a prendere qualcosa di importante abbiamo bisogno di tutti”.

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Serie A

Torino, ecco perchè Elmas è un colpo “furbo”

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Elmas torino

Il Torino ha definito nei giorni scorsi il ritorno in Italia di Eljif Elmas dal Lipsia. Vagnati ha messo a segno un colpo importante ma soprattutto furbo.

L’ex Napoli aveva lasciato il club azzurro per mancanza di spazio, portando oltretutto quasi 25 milioni di euro nelle casse del presidente De Laurentiis.

Torino, Elmas cuore italiano: conosce la Serie A come le sue tasche

La mossa di Vagnati ha sorpreso un po’ tutti, compresi gli stessi tifosi, ma Vanoli è ben consapevole delle qualità del ragazzo e non vede l’ora di rimetterle sotto i riflettori del massimo campionato italiano.

L’operazione si è chiusa sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 17 milioni di euro. L’inizio di stagione del macedone non è stato dei migliori e Marco Rose non l’ha quasi mai impiegato. Sono infatti solo le presenze fra tutte le competizioni e nemmeno tutte da titolare, segnale che era arrivato il momento di cambiare aria.

Eljif Elmas

Eljif Elmas

Il suo addio a malincuore durante lo scorso calciomercato invernale al club che lo ha lanciato nel panorama del calcio europeo ha lasciato un vuoto nel cuore di Elmas, che sarebbe rimasto volentieri in Serie A. Da qui anche la scelta del Torino di puntare ancora su di lui e sulle sue qualità.

In Italia ha collezionato 14 gol e 10 assist in 143 presenze, praticamente una garanzia dal punto di vista realizzativo visto il ruolo che ricopre di solito. Probabilmente nello scacchiere di Vanoli occuperà il ruolo di mediano nella linea a 4 del 3-4-1-2, prendendo il posto di Ilic Ricci candidati principali all’addio. E se dovesse concretizzarsi anche l’arrivo di Casadei potrebbe cambiare davvero tutto dalle parti del Filadelfia.

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