Caos Leao, lo Sporting vuole 45 milioni: il TAS riapre il procedimento

La questione del risarcimento richiesto dallo Sporting Clube de Portugal per la partenza di Rafael Leao sembra non avere fine. Il talento rossonero, ha lasciato lo Sporting Clube de Portugal nell’agosto del 2018.

Questa vicenda mostra chiaramente la complessità e la durata dei contenziosi legali nel mondo del calcio, specialmente quando si tratta di trasferimenti di giocatori tra club.

Nel caso specifico di Rafael Leao e dello Sporting Clube de Portugal, la questione è stata oggetto di diverse udienze e processi legali nel corso del tempo.

Dopo varie fasi e processi, il Lille ha riconosciuto uno specifico importo come indennizzo per il trasferimento di Leao, ma lo Sporting Clube de Portugal ha continuato a contestare questa decisione, sostenendo che l’importo stabilito non fosse sufficiente e rivendicando un risarcimento maggiore.

Recentemente, il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) ha deciso di riaprire il contenzioso, programmando udienze per il mese di marzo.

Lo Sporting Clube de Portugal continua a perseguire un risarcimento di 45 milioni di euro, un importo significativamente più alto rispetto a quello precedentemente accordato dalla FIFA.

È importante notare che, nonostante questa nuova fase del contenzioso, il Milan sembra non essere coinvolto direttamente.

Il club ha già versato al Lille un importo aggiuntivo rispetto al trasferimento di Leao e ha preso precauzioni per evitare ulteriori obblighi finanziari nei confronti del club francese, anche nel caso in cui dovessero arrivare nuove condanne o decisioni legali in futuro.

Questa vicenda dimostra quanto i trasferimenti di giocatori possano essere complicati e suscitare lunghe e complesse dispute legali tra i club coinvolti.