Serie A
Capello: “Juventus e Milan, manca una società forte dietro. Inzaghi guidato bene dal club. Sul triplete…”

Fabio Capello, quando parla, lo fa sempre con autorevolezza e senza peli sulla lingua e anche in occasione dell’evento Il Foglio a San Siro,
L’ex tecnico non si è tirato indietro nel commentare le tre grandi protagoniste del calcio italiano: Milan, Juventus e Inter.

IGOR TUDOR DA INDICAZIONI AI SUOI RAGAZZI E RENATO VEIGA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le sue parole:
“Al Milan e alla Juventus non c’è società dietro, ci sono dirigenti che non hanno idee chiare. Non c’è pensiero, non c’è unione: la scelta più importante sono i giocatori, se non riesci a scegliere quelli che possono indossare la maglia del Milan o della Juventus vuol dire che non sei in grado di valutare a livello personale prima che tecnico. L’importanza di una dirigenza forte? È fondamentale capire le circostanze, i tifosi vogliono vedere un certo attaccamento alla maglia. Cose che sia alla Juve che al Milan non si sono viste“.
Sull’Inter: “L’Inter ha un calendario molto molto intenso, ha tante partite importanti a tutti i livelli. La vittoria dei nerazzurri col Bayern mi ha fatto molto piacere perché faccio il tifo per le squadre italiane in Europa, anche se sono del Milan. Partita giocata perfettamente e vinta meritatamente. Secondo me, l’Inter può arrivare in fondo perché ha un grande centrocampo; i tedeschi hanno bloccato Calhanoglu, ma Barella e Mkhitaryan hanno fatto il suo lavoro. Vedo una squadra convinta del suo gioco, che non ha problemi quando viene pressata. Poi in contropiede è in assoluto la squadra più pericolosa con Real e Barcellona”.
Infine: “Un altro Triplete? Io me lo auguro per il calcio italiano, però è un po’ difficile vincere tutto. Quattro, con il Mondiale, sarebbero tanti. Ma la squadra sa dove vuole andare, che ha mentalità. Inzaghi la sta dirigendo molto bene. Se mi ha sorpreso? È cresciuto, è migliorato anche a livello comunicativo. Dietro ha dei dirigenti che lo hanno guidato, cosa che non succede in club come Milan e Juve. E’ fondamentale avere una società forte economicamente, con delle persone che capiscano che squadra stanno dirigendo. I tifosi vogliono vedere passione e attaccamento alla maglia”.
Serie A
Como, Fabregas: “Sarò sempre grato ai lariani”

Il tecnico del Como, Cesc Fabregas, ha parlato al termine della vittoria casalinga contro il Cagliari di Nicola per 3-1. Sesta vittoria di fila per i lariani.
Cesc Fabregas, allenatore del Como, è intervenuto in conferenza stampa al termine del successo casalingo contro il Cagliari di Nicola. Un secco 3-1 inflitto ai sardi che permette ai lariani di prendersi il decimo posto in classifica e la sesta vittoria consecutiva in campionato.
Lo spagnolo è stato un pò vago sul suo futuro. Ricordiamo infatti che sulle tracce dell’ex Barcellona c’è il Bayer Leverkusen, che a fine stagione saluterà Xabi Alonso in direzione Real Madrid.

CESC FABREGAS LANCIA IL PALLONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como, le parole di Fabregas
L’aspetto che risalta più della squadra è la mentalità mostrata, nonostante a salvezza raggiunta.
“Penso che questo è un po’ la continuità della nostra stagione. Avere più forza per alzarsi dal letto il giorno dopo, dopo una sconfitta e una sconfitta ancora. Con coraggio, rispetto per il compagno, creando forza nella nostra famiglia. la nostra mentalità è cresciuta, i giocatori hanno capito il nostro gioco e il nostro stile. Ora il più è mostrare il nostro impatto mentale. Dobbiamo vincere la prossima. Quando trovi tanti complimenti pensi di essere più bravo di quello che sei, lo sprint non lo fai, molli e arriva una squadra che ti mangia e vince. Ma questo è il mio lavoro, di far capire che per vincere e arrivare al top bisogna sempre andare a 100. Noi lo abbiamo capito e sono contento. Pensiamo alla prossima a Verona, partita difficile, dobbiamo vincere”.
Quando ha capito che la squadra avrebbe potuto fare un grande campionato?
“Noi stiamo facendo il campionato che dovevamo fare. Sono arrivati giocatori che hanno fatto alzare il livello, Goldaniga ha giocato otto partite da terzino destro, Kempf a sinistra… facile dire tutto questo ma io ricordo tutta la strada fatta, la stagione, ma i ragazzi non hanno mollato. I ragazzi mi hanno seguito e questo per me è fondamentale”.
L’anno prossimo si può puntare all’Europa? Con o senza di lei?
“Se dico sì o no è uguale. Se vinco e poi le perdo tutte dicono che sono scarso, conosco tutto. Io sono tranquillo. Oggi sei bravo e se fai la stessa cosa poi non è così. Io sono tranquillo”.
Del futuro ha già parlato. Ma il lato emotivo con giornate come queste? Avranno un peso nella decisione finale?
“Ovviamente c’è un lato emotivo, non lo posso negare. Succeda quel che succeda io ringrazierò per sempre quello che mi ha dato la società, sono orgoglioso di quello che si sta creando intorno a Como. Questa energia al Sinigaglia, una cosa diversa da quando sono arrivato da giocatore. Io voglio andar via di qui lasciando un’eredità, l’importante è che chi viene dopo di me ritrova una grande società, con ragazzi preparatissimi. Una cultura del lavoro spettacolare. Voglio lasciare questo al Como poi io sono molto contento e legato a tutti, molto coinvolto anche sul futuro. Quando arriverà il momento si dirà qualcosa”.
Come la sta dicendo sembra un passo d’addio…
“No, l’ho detto sempre questo. Quando andrò via, spero che dicano: ‘Wow’. Il mio lavoro è preparare tutto, anche dopo 10-5 anni. La cosa più difficile è quanto fatto fino ad adesso. Ora bisogna alzare il livello”.
Sesta vittoria di fila, un solo gol subito. Difesa che regge bene… cosa è cambiato?
“Quello che vedete voi è sbagliato. Siamo stati forti difensivamente tutta la stagione, ma singolarmente ti hanno fatto gol che oggi non avrebbero dovuto arrivare. Come Pepe oggi. Nella prima parte 32 gol presi, oggi 17. Nel singolo la squadra è migliorata, ma con i dati, se potete vederli… questo è calcio. L’atteggiamento della squadra in tutta la stagione è stato molto forte”.
Oggi qualche novità. Pensa di ripeterlo nelle ultime due giornate?
“È presto, devo vedere la settimana, come ritornano i ragazzi. Ma abbiamo trovato una continuità, una squadra che gioca bene, questo è il più importante. Devo andare con i giocatori che sento possano vincere la partita. Oggi l’ho sentito. Con Pepe è stato un regalo meritato, non voglio dire la cosa sbagliata. Mi ha aiutato durante la stagione, Valle mi ha dato qualcosa in più, ma andiamo a vincere le partite che mancano. Per dare continuità a una squadra che sta crescendo per un calcio che a me piace”.
Serie A
Torino-Inter: probabili formazioni e dove vederla

La 36° giornata della Serie A tra le sfide in programma c’è Torino-Inter: i nerazzurri dopo la Champions League vogliono i 3 punti per lo scudetto.
La 36° giornata della Serie A tra le sfide in programma c’è Torino-Inter: i nerazzurri, dopo aver centrato la finale della Champions League, vogliono i 3 punti per lo scudetto contro i granata che non hanno ormai nulla da chiedere questo campionato.
Qui Torino
Il Torino è reduce dal pareggio contro il Venezia per 1 a 1, ormai i granata sono salvi da tempo e non hanno più nulla da chiedere questo campionato. Comunque la squadra di Vanoli vuole togliersi qualche soddisfazione, magari contro uno squadrone come l’Inter. Il tecnico granata chiede ancora concentrazione per gli ultimi impegni stagionali.
Il tecnico Vanoli non avrà disponibili Schuurs, Zapata, Ilkhan e Salama, schiererà un 4-3-2-1 con difesa composta da Walukiewicz, Maripan, Saul Coco e Biraghi; centrocampo formato da Gineitis, Ilic e Casadei; unica punta sarà Sanabria su cui aggireranno Vlasic e Elmas.
Qui Inter
L’Inter è reduce dalla vittoria sul Verona per 1 a 0, ma dalla splendida impresa con il Barcellona che ha permesso di centrare la finale della Champions League, con i nerazzurri che possono riuscire nell’accoppiata scudetto-Champions League. La squadra di Inzaghi vuole contro i granata i 3 punti per agganciare in vetta il Napoli.
Il tecnico nerazzurro non avrà con sè Pavard e soprattutto Lautaro Martinez, assenza decisamente pesante. Lo schieramento nerazzurro sarà un 3-5-2 con difesa composta da Bisseck, De Vrij e Carlos Augusto; centrocampo formato da Darmian, Frattesi, Asllani, Zielinski e Zalewski; attacco formato da Taremi e Correa.
Torino-Inter probabili formazioni
Torino (4-3-2-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Saul Coco, Biraghi; Gineitis, Ilic, Casadei; Vlasic, Elmas; Sanabria. All: Vanoli.
Inter (3-5-2): Martinez; Bisseck, De Vrij, Carlos Augusto; Darmian, Frattesi, Asllani, Zielinski, Zalewski; Taremi, Correa. All: Inzaghi.
Torino-Inter dove vederla
La partita Torino-Inter, valida per la 36° giornata della Serie A che si giocherà domani alle ore 18, sarà visibile su DAZN e su Sky Sport 251 e Sky Sport Calcio.
Serie A
Empoli-Parma, le ultimissime sulle formazioni

A poche ore dal fischio d’inizio di Empoli-Parma, arrivano le ultime indiscrezioni sulle formazioni che scenderanno in campo al Castellani.
Sarà Empoli–Parma a chiudere questo sabato di Serie A. Gli azzurri di D’Aversa, cui la vittoria in campionato manca ormai dall’8 dicembre scorso, hanno bisogno dei 3 punti per abbandonare l’attuale penultimo posto in classifica e per continuare a sperare nella salvezza.
I ducali, d’altro canto, con un successo potrebbero festeggiare una salvezza praticamente certa, seppur per la matematica bisognerebbe comunque aspettare il risultato di Venezia-Fiorentina di lunedì.

ROBERTO D’AVERSA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Empoli
D’Aversa opterà per il consueto 3-4-2-1 con Vasquez tra i pali e Goglichidze, Ismajli e Viti a completare il reparto arretrato. A centrocampo agiranno Gyasi e Pezzella sulle fasce con Henderson e Grassi al centro. In avanti, vista la squalifica di Colombo, sarà Esposito ad agire da prima punta, con Fazzini e Cacace sulla trequarti.

I TIFOSI DEL PARMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Qui Parma
Anche Chivu conferma il 3-5-2 che ha garantito equilibrio e solidità nelle ultime partite. In porta ci sarà ovviamente Suzuki, protetto dal terzetto difensivo composto da Delprato, Leoni e Valenti. A centrocampo conferma per Hainaut a destra, con Valeri sulla fascia opposta, e per Ondrejka, che affiancherà Sohm e Keita. In avanti la coppia Bonny–Pellegrino.
Empoli-Parma, le probabili formazioni
Empoli (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Grassi, Henderson, Pezzella; Fazzini, Solbakken; Esposito. All. Roberto D’Aversa
Parma (3-5-2): Suzuki; Delprato, Leoni, Valenti; Hainaut, Ondrejka, Keita, Sohm, Valeri; Pellegrino, Bonny All. Cristian Chivu
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