I TIFOSI DEL MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La tensione tra il Milan e la sua tifoseria è ormai alle stelle. La seconda sconfitta consecutiva in campionato, e l’eliminazione dalla Champions League hanno spinto la Curva Sud a un nuovo atto di protesta.
“Andatevene tutti: indegni”, recitava lo striscione apparso fuori da Casa Milan, un messaggio breve ma inequivocabile che non lascia spazio a interpretazioni: per il tifo organizzato, non c’è un singolo colpevole, ma un’intera gestione da rimettere in discussione.
Si tratta della seconda contestazione pubblica della stagione, dopo quella del 16 dicembre 2024, quando la tifoseria si era fatta sentire durante i festeggiamenti per i 125 anni del club, in seguito a un deludente pareggio casalingo contro il Genoa. All’epoca, Paulo Fonseca era ancora sulla panchina rossonera, ma la situazione non sembra migliorata nemmeno con i cambiamenti successivi.
Le ultime settimane hanno acuito il malcontento della tifoseria: il Milan è fuori dalla corsa alla Champions League, ha perso terreno in campionato e, nonostante il colpo Santiago Gimenez, non sembra riuscire a trovare continuità. La Supercoppa Italiana e i derby con l’Inter restano le uniche note positive di una stagione finora deludente.
La società dovrà rispondere sul campo e nelle scelte future per evitare che questa contestazione si trasformi in una rottura definitiva con il proprio tifo.
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