Serie A
Caso plusvalenze, Buffon: “Sono sorpreso dall’andamento delle cose. Colpa generalizzata”

L’attuale estremo difensore del Parma Gianluigi Buffon ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de Il Foglio Sportivo 2023 in merito al caso plusvalenze.
Le sue parole
“Sono sicuramente sorpreso, pur conoscendo superficialmente le cose. Non voglio addentrarmi nella vicenda, a rischio di fare strafalcioni, la colpa mi sembra generalizzata.“
Serie A
Inter turnover in campionato, testa al Bayern?

L’Inter si prepara a una settimana fondamentale, con la testa già al Bayern Monaco in vista della Champions League, ma senza dimenticare l’importanza di mantenere la corsa per lo Scudetto.
Dopo il successo sull’Allianz Arena, che ha dato un buon vantaggio ai nerazzurri, la partita di ritorno in casa sarà decisiva per le ambizioni europee dell’Inter, che vuole aggiungere la Coppa dalle grandi orecchie alla sua bacheca.

ESULTANZA INTER ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La squadra, consapevole della battaglia fisica che la attende, ha preparato un ampio turnover contro il Cagliari, match che precede la sfida con il Bayern. L’allenatore Simone Inzaghi ha deciso di schierare ben sei cambi rispetto alla partita di andata, con l’ingresso dal primo minuto di Bisseck, de Vrij, Zalewski, Frattesi, Arnautovic (o Correa) e Dimarco.
Il ritorno di Federico Dimarco è particolarmente significativo: l’esterno sinistro, dopo un problema muscolare che lo ha tenuto fuori per diverse settimane, non è ancora al 100% ma sarà titolare, con l’obiettivo di ritrovare la miglior forma in vista del ritorno contro il Bayern.
Il sostegno dei tifosi sarà cruciale per l’Inter in questo finale di stagione. I nerazzurri hanno bisogno dell’entusiasmo del pubblico, che sarà presente sia contro il Cagliari che contro il Bayern, con due attesi sold-out. L’energia della tifoseria potrebbe rivelarsi determinante per sostenere una squadra stanca ma ancora affamata di successi, pronta a lottare su tutti i fronti e a scrivere la storia.
Serie A
Torino, Vanoli: “Fabregas sta facendo un calcio da Premier, Lazaro non ci sarà nel match di Como”

Il tecnico del Torino Paolo Vanoli ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro il Como, valido per la 32 giornata
Torino, le parole di Vanoli

PAOLO VANOLI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Torino Paolo Vanoli rilasciate in conferenza stampa in vista del match contro il Como, in programma domenica 13 aprile alle 18:00
Come sta la squadra
“Bene. Ci siamo tutti tranne Lazaro: è stata confermato un piccolo problema al soleo, non ci sarà. Faremo il possibile per accorciare i tempi, è un giocatore importante. Ricci è squalificato, gli altri stanno bene”
Segnate tanto nell’ultimo periodo…
“Mi piace fare gol piuttosto che non prenderlo, preferisco avere tante occasioni.
Sono state statistiche che fanno piacere, ma non le guardo: significa che stiamo avendo continuità. Questa squadra era vincolata a un solo giocatore nella realizzazione, ma avevo bisogno di segnare con più uomini e lo stiamo facendo”
Un pensiero su Fabregas
“Ho avuto la fortuna di vederlo da giocatore. Quando ero stato al Chelsea, gli spagnoli mi impressionarono come mentalità insieme a Pedro e Azpilicueta, ad ogni allenamento avevano mentalità forte per vincere e lavorare ai 200 all’ora.
E, conquistato il posto, volevano tenerselo. Sono giocatori che hanno vinto tanti: Pedro vediamo ancora oggi cosa sta facendo…Il loro esempio di mentalità lo porto con me.
L’anno scorso abbiamo lottato per il campionato, il Como è stato più bravo nella parte finale e noi a Venezia bravi ai play-off. E’ una società in crescita, hanno fatto un mercato funzionale e troveremo una squadra diversa rispetto all’andata: hanno aggiunto giovani di prospettiva e qualità. Sarà una bella sfida”
Senza Ricci, meglio un centrocampo a due o a tre?
“Possiamo fare entrambe le cose con i centrocampisti che abbiamo. Possiamo anche proseguire sulla strada che stiamo facendo: in una partita ci sono più partite, si può cambiare a gara in corso. La priorità non è il modulo, ma come li interpreti”
Vlasic può essere spostato più indietro?
“No, ho centrocampisti che possono fare i sostituti di Ricci: non ha senso partire con Vlasic a metà campo”
Può giocare Ilic?
“C’è lui, come Linetty, Gineitis e Tameze: posso scegliere”
Ricci è sereno dopo il caso di ieri?
“Sisi…Sapete che è venuto il presidente, sta venendo quasi tutti i venerdì. Ha parlato con il presidente, l’ho visto sereno ma non entro nel merito. Penso a chi lo possa sostituire: l’ho visto tranquillo, Samuele ci ha chiesto di venire con la squadra.
Ha chiesto scusa per l’espulsione, è un capitano che vuole stare vicino alla squadra ed è un bel segno”
E’ stupito da questi nuovi casi che girano? Lei ha visto cambiare i ritiri con le Nazionali…Cosa si può fare?
“Il sociale è cambiato, lo vedo con i miei figli, e dovremo capire questa generazione, aiutandola come hanno fatto i nostri genitori. E poi bisogna aspettare le dinamiche, la verità, poi si potrà parlare.
Parlare prima non è bello…Come allenatore ed educatore, penso molto a questo: è un mio dovere da genitore e da tecnico, in generale il sociale è molto cambiato”
Si aspettava questo Fabregas da allenatore?
“Devi averlo dentro…Bisogna fare i complimenti a lui e alla società, è un esempio di crescita e di puntare sui giovani, oltre a giocatori funzionali a Cesc. E’ la chiave di ogni club per crescere e arrivare a qualcosa di importante.
Non bastano i soldi, contano le idee: loro sono un esempio con investimenti mirati. Fabregas, venendo da un calcio di Premier, sta intraprendendo bene la figura del manager”
Come sta Vanja dopo l’errore?
“Quando facevo l’Under 17, volevo far capire ai ragazzi e far vedere loro i gol che facevo…Poi è uscito il mio primo autogol memorabile in Scozia (ride, ndr). E ridevano tutti…Su Vanja, sapete che personalità ha ed è la sua forza che può portarlo anche alla sua debolezza. Tutti i ragazzi devono crescere, non c’è bisogno di dire a Vanja che ha sbagliato.
E’ sereno, sa che sta facendo una grande stagione, tante volte gli ho detto che ci ha salvato. Guardo le cose positivo: ero arrabbiato per i primi 45 minuti per come abbiamo affrontato il Verona, ci è successo con Lecce, Genoa e Monza, e non è questione di approccio, ma mentalità di come si affronta una squadra che si aspetta.
E’ un passaggio che dobbiamo fare, abbiamo fatto meglio fuori casa. Ma ho fatto i complimenti perché dopo avere sbagliato un rigore e quell’errore sul gol potevano ammazzare chiunque, invece abbiamo reagito e anche in 10 abbiamo cercato una vittoria che cercavamo. Parlo sempre di finale, capita che non vadano bene. Ma la reazione è un punto sul quale la squadra è cresciuta”
Parla sempre bene delle altre società, un po’ come faceva Juric…
“Mi avete chiesto, rispondo. Ed è ciò che penso. E’ quello che sto cercando qua: se non arrivi tramite il lato economico, ci provo tramite le idee. Capire giocatori Toro, cercare dettagli per fare un passo in più e trovare soluzioni…Se non voglio alibi dai giocatori, non li cerco per me.
Parlo con l’agronomo per migliorare il campo, così come altre cose, per motivare tutto ciò che ho. Ed è anche giusto prendere delle società come esempio. Ma non è una vergogna dire così…Abbiamo visto cos’ha fatto l’Atalanta e cosa sta facendo.
Piano piano, in ogni società dove sono andato ho sempre cercato di lasciare una società migliorare. Ciò che posso fare è dare il massimo, cercando soluzioni. Mi hanno insegnato che se non ci sono i soldi, devono esserci le idee. E io ci sto provando…”
Biraghi ha parlato di coesione tra tifoseria e ambiente: quanto è soddisfatto che un giocatore arrivato da poco parli così?
“Quando cerchi giocatori funzionali, le cose si possono migliorare. E’ ciò che sto cercando di imporre per vedere una prospettiva futura. E’ ciò che abbiamo sbagliato magari a giugno, prendendo giocatori non funzionali a ciò che stavamo facendo…
E la bravura di un allenatore è capire che cambiando si può fare meglio. Il mio compito non è solo valorizzare, ma far rendere, e raggiungere obiettivi economici e sportivi”
Serie A
Juventus, Veiga al Mondiale per club? Contatti col Chelsea

La Juventus pensa già al Mondiale per Club: Renato Veiga è una certezza e il club ha avviato i contatti con il Chelsea per trattenerlo.
Mentre prosegue la rincorsa alla qualificazione in Champions League, la Juventus guarda già al futuro, con un occhio orientato al Mondiale per club che inizierà il 14 giugno. L’obiettivo della dirigenza bianconera è quello di arrivare alla competizione con una base solida, pronta per affrontare la sfida internazionale negli Stati Uniti.
Uno dei primi tasselli da blindare è Renato Veiga, arrivato a gennaio in prestito secco dal Chelsea e ormai diventato un titolare fisso nello scacchiere bianconero. Il portoghese aveva già impressionato con Motta e ha subito convinto anche Tudor: per questo la Juventus vuole trattenerlo.

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Juventus, servirà uno sforzo importante per Veiga
Secondo quanto riportato da Tuttosport, la Vecchia Signora ha già avviato i contatti con i Blues per discutere la permanenza di Veiga a Torino anche nella prossima stagione. Il nodo principale è rappresentato dalla formula del trasferimento: il difensore è arrivato in prestito secco, senza alcuna opzione di riscatto, e questo complica la trattativa.
I Blues, infatti, credono molto nel potenziale del classe 2003 e non sembrano intenzionati a privarsene facilmente, a meno di offerte importanti. Per questo motivo, la Juventus dovrà mettere sul piatto una cifra probabilmente superiore ai 30 milioni di euro per sperare di convincere il club londinese.
A complicare ulteriormente la trattativa c’è l’inserimento del Tottenham, che da tempo segue Veiga e potrebbe provare a inserirsi nella corsa al difensore portoghese. La Juventus, però, conta su due fattori: la possibilità di offrire una vetrina europea importante in caso di qualificazione alla prossima Champions League e il fatto che il giocatore si sia ambientato molto bene a Torino, dove si sente già parte integrante del progetto.

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Il futuro parte dalla difesa
In vista della prossima stagione, la Juventus vuole ripartire da una difesa solida. Con il ritorno di Bremer ormai imminente, affiancare a lui un profilo come quello di Veiga, giovane, fisico e già rodato nel contesto bianconero, rappresenterebbe un passo importante nella costruzione della squadra.
Il Mondiale per club è un obiettivo concreto e ambizioso, ma per affrontarlo al meglio, servono certezze. E Renato Veiga, oggi, è una di queste.
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