Serie A
Caso stipendi Cristiano Ronaldo-Juventus: CR7 vince parzialmente il ricorso, la replica del club
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1 anno fail

La Juventus dovrà pagare 9,8 milioni di euro di stipendi arretrati a Cristiano Ronaldo, oltre agli interessi.
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La corte arbitrale ha riconosciuto un concorso di colpa tra le parti coinvolte, il che significa che entrambe hanno una qualche responsabilità nella questione.
Questa decisione è arrivata dai tre arbitri Gianroberto Villa, Roberto Sacchi e Leandro Cantamessa.
Si fa riferimento alla vicenda delle mensilità differite dal club bianconero nel contesto delle “manovre stipendi” che non sono state versate a Ronaldo.
L’attuale attaccante dell’Al Nassr ha ottenuto questa parziale vittoria tramite i suoi legali, e questa decisione avrà sicuramente un impatto significativo anche sul bilancio della Juventus.
È interessante notare che la Juventus, nei giorni precedenti, era fiduciosa riguardo alla decisione del Collegio Arbitrale, ma il risultato ha sovvertito le loro aspettative.
La nota del club sulla carta Ronaldo
Lo ha annunciato la stessa Juventus in una nota, dando conto del risultato del giudizio arbitrale.
“Juventus Football Club S.p.A. con riferimento al giudizio arbitrale instaurato dall’ex tesserato Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro (“Ex Tesserato”) nei confronti della Società, comunica che in data odierna il Collegio Arbitrale ha trasmesso alle parti il lodo reso nella controversia.
Gli Arbitri, con decisione a maggioranza, hanno riconosciuto la validità dell’accordo di riduzione dei compensi dell’Ex Tesserato nella stagione sportiva 2020/21 e rilevato l’assenza di alcun accordo di integrazione concluso tra le parti, ritenendo, dunque, che la c.d. “carta Ronaldo” non abbia alcun effetto vincolante; pertanto, hanno rigettato le domande dell’Ex Tesserato di nullità dell’accordo di riduzione dei compensi e di adempimento dell’accordo di integrazione.
Hanno altresì rigettato la domanda di annullamento dell’accordo di riduzione dei compensi, rilevando l’assenza di dolo in capo alla Società, la cui condotta non ha inciso sulla volontà dell’Ex Tesserato di sottoscrivere il predetto accordo di riduzione; hanno accolto parzialmente la domanda formulata in estremo subordine dall’Ex Tesserato, accertando la responsabilità precontrattuale di Juventus derivante dal fallimento della trattativa e condannato la convenuta al pagamento di una somma pari a circa Euro 9,8 milioni (corrispondente alla metà della richiesta dell’Ex Tesserato, pari a circa Euro 19,6 milioni).
La Società, anche con il supporto dei propri legali, sta esaminando la decisione del Collegio Arbitrale, riservandosi ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti.”
Fondatore e Direttore Editoriale della testata giornalistica Calciostyle.it. Nato a Roma, classe 1981.

Serie A
Lecce, calendario a metà tra grandi e piccole: c’è speranza?
Pubblicato
9 ore fail
29/04/2025
Il Lecce, dopo l’uragano dei giorni scorsi, si prepara ad affrontare le ultime 4 infuocate partite che decreteranno la salvezza o la retrocessione in Serie B.
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I salentini sono riusciti a strappare un punto importantissimo a Bergamo nonostante il lutto e le decisioni discutibili della Lega Serie A riguardo lo svolgimento del match.
Lecce, Hellas Verona e Torino per aggrapparsi all’ultimo treno
La squadra di Giampaolo ha rialzato la testa proprio nel momento più difficile e ora davanti ha 4 finali che ne decideranno il destino. Il bilancio generale di questa stagione è sicuramente negativo ma la cessione di Dorgu a gennaio e qualche infortunio grave di troppo hanno influito come fattori sorpresa.
Il vantaggio sulla zona retrocessione è di soli 2 punti e con la coppia Empoli-Venezia in ripresa a livello di prestazioni, il rischio di scendere di categoria è altissimo perciò fondamentali saranno i prossimi impegni specialmente quelli Hellas Verona e Torino.

LA GRINTA DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Infatti, il calendario dei giallorossi prevede nel prossimo turno l’incontro col Napoli di Conte ora più che mai lanciato verso lo Scudetto e obbligato a vincere per mantenere le distanze dall’Inter. Al Via del Mare dunque andrà in scena una sfida decisamente proibitiva sulla carta ma l’ultima prestazione fa ben sperare l’ambiente.
Poi però l’11 maggio sarà la volta della trasferta in veneto dove effettivamente ci si giocherà tutto sia da una parte che dall’altra. Contro la squadra di Zanetti si capirà se ci sono i presupposti per continuare a sperare, così come nel turno successivo quando in Puglia arriverà un Torino ormai senza ambizioni ma comunque molto blasonato.
La 38 esima giornata invece vedrà il Lecce protagonista all’Olimpico contro una Lazio probabilmente ancora in corsa per un piazzamento europeo di prestigio e ancora una volta i pronostici saranno sfavorevoli.

La lotta per rimanere in Serie A è sempre più nel vivo. A quattro giornate dal termine un solo imperativo: vietato sbagliare.
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Oltre a Napoli ed Inter per lo Scudetto e la lotta per la Champions League anche la battaglia per non retrocedere spariglia di nuovo tutte le carte: 5 squadre racchiuse in solamente 3 punti. Un vero e proprio ingorgo. E il bello deve ancora venire.
Serie A: chi scende in Serie B?
A quattro giornate dalla fine vietato sbagliare. Cagliari, Hellas Verona e Parma possono gestire un margine consistente, il Venezia sta meglio delle concorrenti.
Sette le squadre coinvolte, con il quadro che si inizierà a delineare fin dalla prossima giornata. Da tenere a mente che, in caso di arrivo a pari punti tra quartultima e terzultima, si procederà a uno spareggio con gare di andata e ritorno. Se fossero più di due a concludere pari, allora subentreranno i criteri della classifica avulsa.
Ben sei squadre in otto punti: Cagliari (33), Verona e Parma (32), Lecce (27), Venezia ed Empoli (25), e il Monza, già sicuro della retrocessione a quota 15 punti. Ma andiamo per gradi.
Calendario e scontri diretti
Con la vittoria in casa dell’Hellas Verona il Cagliari di Davide Nicola strappa 3 punti che hanno il sapore di salvezza. Il calendario dei sardi non è molto proibito: Udinese in casa, Como in trasferta e poi Venezia in casa, si finisce sul campo del Napoli.
L’Hellas Verona, nonostante la sconfitta casalinga, allerta ma non fa scattare un grande allarme, nonostante il digiuno di vittorie che dura da un mese e mezzo. Le ultime 4 giornate per la squadra scaligera prevedono: l’Inter alla prossima giornata, poi scontro diretto col Lecce in casa, di nuovo al Bentegodi contro il Como e si conclude a Empoli.
Discorso diverso quello che coinvolge il Parma. La squadra di Christian Chivu ha concluso un ciclo tosto raccogliendo 6 punti contro Inter, Fiorentina, Juventus e Lazio. Gli appuntamenti che restano, però, non sono comunque facili. Il Como sarà al Tardini nel weekend, poi lo scontro diretto in casa dell’Empoli. Quindi Napoli e Atalanta per concludere contro le grandi.
Il Lecce di Giampaolo, dopo la protesta nei confronti della Serie A, strappa un punto pesante a Bergamo contro la Dea. Il divario però, dalla zona calda, è comunque minimo. I giallorossi riceveranno il Napoli capolista nel prossimo turno. Si prosegue con Verona in trasferta, Torino in casa e Lazio all’Olimpico.
Il Venezia di Di Francesco, del che ne dica la posizione, è viva e combatte. La sconfitta col Milan (0-2) la tiene in zona retrocessione. L‘agenda veneta è piuttosto complicata. Si apre col Torino in trasferta, a seguire Fiorentina in casa e Cagliari in Sardegna, per poi chiudere contro la Juventus al Penzo.
Altra squadra nella zona calda, l’Empoli di Roberto D’Aversa. Da tempo la squadra toscana è in caduta libera. In tutto il 2025 non ha ancora trovato un successo in campionato, pur essendo arrivata in semifinale di Coppa Italia. Il calendario della Serie A per l’Empoli prevede nel prossimo turno la Lazio, per poi avere una serie di scontri diretti con Parma (in casa), Monza (trasferta) e Verona (in casa).
Fanalino di coda, e anche certo di giocare nella Serie B dell’anno prossimo, il Monza. Cinque sconfitte di fila e situazione disperata, il morale non può essere alto. L’ultimo ko è maturato sul campo della Juventus (2-0). Il prossimo avversario sarà l’Atalanta, allo U-Power Stadium. Quindi l’impegno in trasferta a Udine, la partita in casa con l’Empoli per poi chiudere a San Siro contro il Milan.
Chi la spunterà alla fine in questa corsa senza esclusione di colpi?

Il centrocampista della Juventus, arrivato in estate dall’Aston Villa, non ha mai dato la sensazione di poter incidere con la Vecchia Signora. Solo colpa sua?
Douglas Luiz si è sfogato. Lo ha fatto ,probabilmente, più con la pancia che con il cervello. Sta di fatto, però, che non si è arreso. Il brasiliano sta lottando, quantomeno per rialzare la sua carriera, che sia con la Juventus o altrove.

IGOR TUDOR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus: la parabola di Douglas Luiz
Sicuramente ci si aspettava di più dalla stagione del giocatore verdeoro in quel di Torino. Non di certo quello che è accaduto negli ultimi tempi. Tra infortuni, poche occasioni, scarsa forma (negata dallo stesso Douglas Luiz), alti e bassi con Thiago Motta, con la Vecchia Signora non è stato mai un fattore.
E pensare che aveva scelto fortemente la Juventus, anche quando aveva gli occhi di mezza Premier League interessati al suo profilo.
E da lì, molto probabile, ripartirà quest’estate. Quasi sicuramente già a giugno. L’ex Aston Villa preme per capire, più che partire. Tanti gli interrogativi che lo affliggono. Quanto spazio potrebbe avere, da lì in avanti?. Quale sarà il nuovo allenatore?. Che tipo di Juventus gli potrà spalancarsi, nel caso – remoto – di permanenza?.
A queste domande il board bianconero ancora non dato risposte. Probabilmente qualche indicazione potrebbe trapelare tra qualche mese. Di sicuro, però, non certezze in tempi brevi. Così, l’entourage si muove, per capire le intenzioni del giocatore, che non ha messo grossi paletti sul suo destino. Non chiede chissà cosa. Vuole giocare. La cosa che più gli è mancato in quest’avventura.
Quale scenario per Douglas Luiz?
Difficile la permanenza in Serie A. Più probabile la migrazione verso altri lidi. Certo, vorrebbe rimanere in orbita Champions League. Giocare, competere e magari vincere trofei importanti.
Soprattutto, mantenere il salario di Torino, 5 milioni netti a stagione. Elemento che restringe di molto le possibilità di addio che, se sarà a titolo definitivo, dovrà quantomeno avvenire almeno alla stessa cifra con cui è arrivato.
Qui entra in giovo la Premier League. Nella massima serie inglese, il brasiliano ha lasciato un ricordo enorme, importante, che ancora adesso lo precede. Newcastle e Nottingham, entrambe in corsa per un posto Champions, insieme a City e Chelsea, sono le più interessate.
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