Serie A
Ciro Immobile: un record tira l’altro

Ciro Immobile ha deciso il lunch match contro il Venezia, rivelandosi ancora una volta decisivo, tanto da centrare altri due record in carriera.
Vittoria meritata per la Lazio, che si prepara al derby del weekend con tre punti che fanno morale e consolidano la zona Europa. Uomo partita, ovviamente, Ciro Immobile. Il bomber napoletano ha realizzato il calcio di rigore decisivo che ha consentito di piegare un Venezia ordinato, che riesce a lungo a imbrigliare i biancocelesti.
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A fare la differenza nella notte dell’Olimpico, ancora una volta, il bomber principe di Maurizio Sarri, che colui che ieri sera ha inanellato altri due record in questa stagione. Ciro Immobile, infatti, grazie alla rete messa a segno, ha toccato quota 144 gol in serie A con la maglia della Lazio, salendo da solo in testa alla classifica di tutti i tempi dei bomber capitolini.
Silvio Piola, dunque, dopo molti decenni, deve cedere il passo a un giocatore che, nell’era moderna, può ritenersi a tutti gli effetti il miglior attaccante della storia laziale. Il calcio di rigore decisivo siglato da Ciro Immobile, tuttavia, ha sbloccato l’ultimo primato che mancava al bomber. Il Venezia, infatti, era l’unica squadra della serie A di quest’anno a cui l’ex Torino e Borussia Dortmund non aveva ancora segnato.
Serie A
Totti: “Ci sono troppo pochi talenti in Italia. Nel Brescia una volta giocavano Guardiola e Baggio, oggi invece…”

Francesco Totti critica il livello attuale della Serie A, sottolineando la mancanza di talenti nel calcio italiano.
Francesco Totti, leggenda del calcio italiano, ha espresso preoccupazione per il livello attuale della Serie A, durante un’intervista al programma “Viva El Futbol”. Secondo Totti, il campionato italiano sta vivendo un declino in termini di talento e competitività, rispetto al passato. “Ci sono troppo pochi talenti in Italia”, ha dichiarato, sottolineando come un tempo squadre come il Brescia potessero vantare giocatori del calibro di Guardiola e Baggio. Oggi, invece, i nomi dei giocatori spesso non sono noti al grande pubblico.
Totti, un confronto con il passato
L’osservazione dell’ex capitano della Roma riflette una nostalgia per un’epoca in cui la Serie A era considerata uno dei campionati più prestigiosi al mondo. Il confronto con il passato evidenzia una percezione di decadenza, dove il fascino e il talento sembrano essersi affievoliti. Questa critica arriva in un momento in cui il calcio italiano cerca di ritrovare la sua identità e competitività a livello internazionale. La speranza è che le nuove generazioni di calciatori possano riportare la Serie A ai fasti di un tempo.
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Fonte: l’account X di [Schira](https://x.com/NicoSchira)
Francesco #Totti a Viva El Futbol sul livello della #SerieA di oggi: “Ci sono troppo pochi talenti in Italia. Nel Brescia una volta giocavano Guardiola e Baggio, oggi nemmeno i nomi dei giocatori si conoscono…” pic.twitter.com/240WcroOkE
— Nicolò Schira (@NicoSchira) March 3, 2025
Serie A
Serie A, la lotta scudetto è riaperta: Napoli, Inter, Atalanta e Juventus pronte alla volata finale

Serie A, dopo l’ultimo turno di campionato, che ha visto dimezzare la distanza tra le prime quattro in classifica, può succedere di tutto. Chi ha il calendario migliore?
Il campionato di Serie A si infiamma come non mai dopo l’ultimo turno, che ha rimesso in discussione tutte le certezze nella corsa allo scudetto. Il doppio pareggio nello scontro diretto tra Napoli e Inter, il pari interno dell’Atalanta contro il Venezia e la vittoria della Juventus sul Verona hanno improvvisamente riaperto i giochi, delineando uno scenario in cui tutto è ancora possibile.
Con undici partite ancora da giocare e ben 33 punti in palio, le quattro principali candidate al titolo si preparano a una volata serrata. Decisivi saranno i numerosi scontri diretti ancora da disputare, insieme a un calendario che per alcune squadre si presenta più ostico rispetto ad altre.
Calendari a confronto: chi parte avvantaggiato?
Un elemento chiave nella corsa scudetto sarà la gestione del calendario. L’Inter di Simone Inzaghi, attualmente capolista, deve far fronte a un doppio impegno: oltre al campionato, i nerazzurri sono ancora in corsa per la Coppa Italia, con una semifinale infuocata contro il Milan, e per la Champions League, con gli ottavi di finale contro il Feyenoord in programma domani. Questo significa un grande dispendio di energie e possibili rotazioni che potrebbero influire sulle prestazioni in Serie A.

LA GRINTA DI SIMONE INZAGHI E THIAGO MOTTA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Al contrario, Napoli, Atalanta e Juventus possono concentrare tutte le loro forze sul campionato, senza altre distrazioni.
Gli scontri diretti decisivi
Oltre alle condizioni fisiche e mentali delle squadre, la corsa al titolo si deciderà in gran parte negli scontri diretti. L’Inter avrà un calendario complicato, con trasferte insidiose e sfide cruciali contro le rivali dirette come Atalanta, Roma e Lazio. Anche il Napoli dovrà affrontare match delicati come quelli contro Fiorentina e Milan. La Juventus potrebbe avere un vantaggio nei turni finali, con un calendario che sembra leggermente più abbordabile rispetto a quello delle avversarie sebbene debba ancora affrontare i bergamaschi domenica prossima, e le due squadre della capitale. L’Atalanta, invece, dovrà dimostrare di saper reggere la pressione negli appuntamenti chiave come i prossimi contro Juventus e Inter.
Il 25 maggio, giorno dell’ultima giornata di campionato, scopriremo chi avrà saputo gestire meglio la pressione e conquistato il titolo. Una cosa è certa: la corsa scudetto è più incerta e affascinante che mai.
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Serie A
Fiorentina, Kean può allenarsi

Buone notizie per la Fiorentina e per Raffaele Palladino: Moise Kean ha ricevuto l’ok dai medici per tornare ad allenarsi dopo il trauma cranico subito nei giorni scorsi.
Secondo quanto riportato dal Corriere Fiorentino, l’attaccante potrebbe essere convocato già per la sfida di Conference League contro il Panathinaikos, in programma giovedì.
Kean, che ha saltato l’ultima partita contro il Lecce, potrebbe partire dalla panchina, ma la sua presenza rappresenta un’opzione in più per l’attacco viola, in un momento cruciale della stagione.

RAFFAELE PALLADINO CARICA MOISE KEAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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