Serie A
Como-Empoli, le formazioni ufficiali del match

Como-Empoli, incontro valido per la 30^ giornata di Serie A: le scelte ufficiali di Cesc Fabregas e Roberto D’Aversa e la designazione arbitrale.
Como-Empoli farà ufficialmente ripartire il nostro campionato con il calcio d’inizio previsto allo stadio Sinigaglia a partire dalle 15 che darà il via ufficialmente alla 30esima giornata della Serie A 2024/25. Non sarà una gara semplice per Cesc Fabregas, riempito di elogi e corteggiatissimo per il gioco dei suoi biancoblu, ma ri-precipitato in piena corsa per non retrocedere in virtù di una vittoria che ormai manca da 3 gare. Non se la passa meglio Roberto D’Aversa che, nonostante l’impresa di Coppa Italia con l’eliminazione della Juventus che è valsa l’accesso alle semifinali del torneo, oggi occupa la terz’ultima piazza con un posto salvezza distante oggi 3 punti.
Di seguito la designazione arbitrale e le formazioni ufficiali.

Assane Diao Diaoune ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: MARIANI
ASSISTENTI: PASSERI – IMPERIALE
IV: MARINELLI
VAR: FABBRI
AVAR: PATERNA
Como-Empoli, le formazioni ufficiali
COMO (4-2-3-1): Butez; Kempf, Goldaniga, Vojvoda, Moreno; Sergi Roberto, Caqueret; Da Cunha, Diao, Strefezza; Cutrone. All. Fabregas.
EMPOLI (3-4-1-2): Vasquez; Viti, Goglichidze, Marianucci; Pezzella, Grassi, Henderson, Gyasi; Cacace, Esposito; Kouame. All. D’Aversa.
Serie A
Buffon approva Tudor: “La Juventus aveva bisogno…”

L’ex portiere della Vecchia Signora, Gigi Buffon, ha speso parole per Igor Tudor, la nuova guida bianconera succeduta a Thiago Motta.
L’estremo difensore, 685 presenze con la Juventus, oggi parte integrante dello staff della Nazionale di Luciano Spalletti si è focalizzato anche sull’andamento del campionato, ricordando le parole dette ad inizio stagione.

L’URLO DI IGOR TUDOR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le parole di Buffon
“Da luglio dico che il Napoli arriva primo o secondo, dando per scontato che l’Inter è la più forte e quindi arriverà prima o seconda, ma gli impegni potrebbero influire negativamente sui nerazzurri perché hanno un calendario ricco di partite importanti ogni tre giorni”.
Questo ha ribadito Gigi Buffon, dieci volte campione d’Italia con la Juventus, intervenuto sulla volata scudetto a margine di Gtalk, convegno su social, giovani e digitale organizzato dalla Gazzetta di Parma.
L’ex numero uno azzurro ha spesso belle parole per l’arrivo di Tudor sulla panchina bianconera: “Igor è uno che conosce molto bene l’ambiente, ha energia da trasmettere e in questo momento la squadra aveva bisogno di questo da parte dell’allenatore, per quel che riguarda il futuro, aspettiamo”.
Davanti al pubblico della città che lo ha lanciato ai vertici del calcio mondiale, Buffon ha parlato anche di lotta salvezza: “Il Parma se la giocherà col Lecce, vedo una squadra consapevole dell’obiettivo che deve andare a raggiungere”, continuando poi: “Propone un po’ meno, ma sembra più equilibrata rispetto a prima, sempre dentro la partita, non ci sono più momenti di grande affanno. Questa sequenza di buoni risultati alimenta le speranze di salvarsi. Credo che la strada sia faticosa, visto il calendario, ma il Parma contro le grandi ha sempre fatto ottime partite e anche punti”.
Così parlò Buffon.
Serie A
Fiorentina, solo la Champions per evitare l’esodo

Solo la massima competizione europea garantirebbe alla Fiorentina la certezza di permanenza dei suoi giocatori migliori, a partire da David De Gea e Moise Kean.
La Viola è reduce da due vittorie importantissime, contro la Juventus prima della sosta e contro l’Atalanta domenica scorsa. Risultati che hanno permesso alla squadra di Raffaele Palladino di restare agganciata al treno per la qualificazione alle prossime coppe europee, Champions compresa. La classifica ancora non sorride, visto l’ottavo posto momentaneo, ma questo finale è tutto da scrivere e può ancora succedere di tutto. In tutto ciò, l’argomento che tiene banco oltre la corsa per i posti migliori è quella relativa al futuro di alcuni giocatori. Due su tutti: Moise Kean e David De Gea.

RAFFAELE PALLADINO CARICA MOISE KEAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Due destini che si uniscono
Il portiere e il centravanti sono arrivati in estate tra lo scetticismo di molti. Quello che non convinceva i più da una parte era legata dall’inattività dello spagnolo, e dall’altra gli zero gol segnati nella passata stagione dell’attaccante. Con il passare del tempo però, i due giocatori si sono prese le luci della ribalta, conquistando Firenze e non solo. Il problema adesso è la possibilità di vederli andar via.
Kean ha una clausola da 52 milioni valida dal 1° al 15 luglio, che fa gola soprattutto in Premier. Mentre per De Gea arriveranno quasi certamente offerte, che lo spagnolo potrebbe anche prendere in considerazione. Il condizionale è d’obbligo però, in entrambi i casi, visto che la permanenza non è certo da escludere.
Fiorentina, finale di stagione decisivo
Difficile immaginare come andrà a finire la stagione viola. La cosa certa è che, in base ai risultati si deciderà il futuro dello spagnolo e dell’italiano. Per fare chiarezza: se la squadra di Palladino dovesse qualificarsi alla prossima Champions League vedere Kean e De Gea con la maglia viola anche il prossimo anno sarebbe quasi sicuro. Di contro, se i gigliati dovessero restare fuori dall’Europa sarebbe invece quasi impossibile. Nel mezzo tutte le altre possibilità: soltanto con il passare del tempo sarà possibile capire quale sarà la strada.
Serie A
Behrami: “Milan la più grande delusione. Come si fa…”

L’ex calciatore e oggi commentatore Valon Behrami, intervenuto ai microfoni di DAZN nel corso di Step On Football, ha detto la sua su Napoli-Milan.
L’ex centrocampista svizzero di origini kosovare ha analizzato il posticipo soffermandosi molto sulla partita dei rossoneri, a detta sua troppo molli sui gol e discontinui per tutta la gara.

Strahinja Pavlović ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’analisi di Behrami sul Milan
“Il secondo gol che prende il Milan per me è qualcosa di clamoroso. L’azione è fatta bene dal Napoli con il recupero di palla alto, però obiettivamente io quel movimento di Pavlovic non riesco ad interpretarlo. Non capisco perché lascia andare Lukaku alle sue spalle. Non è Lukaku che fa un grande movimento, alla fine lui sta fermo in posizione centrale tra l’altro, ma Pavlovic lo lascia libero”.
Queste le dichiarazioni dell’ex azzurro, che non ha mezze misure neanche sul primo gol dei partenopei: “Il gol di Politano? Troppo semplice prendere un gol così, sono tre passaggi in verticale…. Il Milan ha fatto davvero una stagione tanto complicata, forse è stata la più grande delusione del campionato”.
Una cosa è certa: ai rossoneri ormai, probabilmente, è rimasta soltanto la Coppa Italia per andare in Europa. In campionato servirebbe solo un miracolo.
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