CESC FABREGAS ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como-Genoa: Il tecnico spagnolo ha parlato in conferenza stampa in vista del match di domenica alle ore 12.30 al Sinigaglia contro il Genoa. Ecco le sue parole:
Una sfida che profuma di Gunners quella in programma domenica alle ore 12:30 al Sinigaglia, tra Como e Genoa. Queste le parole del tecnico spagnolo in vista della gara contro il suo ex compagno di squadra all’Arsenal, Patrick Vieira. Di seguito le dichiarazioni:
Tre vittorie di fila per il Como, la squadra ora sembra consapevole della propria forza…
“No, è solo una questione di fiducia e di credere di più in quello che stiamo facendo. Ora ci vuole mentalità per vincere, crescere in personalità e maturità”.
Ha già idee di formazione?
“No, voglio tutti sulla corda fino a domenica. Non mi piace anticipare nulla. Sveglia ore 8 domenica e poi dirò la formazione”.
Come pensa di motivare la squadra nelle ultime partite?
“Voglio vedere chi è pronto per restare con noi, chi continua a lavorare. Si deve lavorare tanto, credo molto in questo. Tutti si devono far vedere in allenamento. Tutti devono essere pronti a dare il massimo. Questo è quello che voglio vedere, chi è forte e chi no
Il Como è migliorato anche in difesa di recente.
“Kempf è tornato su ottimi livelli, altri danno il proprio contributo. Moreno ha fatto fatica a ritornare, ma sta trovando bene. Perrone dà stabilità, Butez ha fatto molto bene, abbiamo cambiato la maniera di difendere. C’è una crescita importante, ora dobbiamo continuare così”.
Intanto si è fatto male Diao…
“Diao l’ho visto triste, mi spiace. Stare infortunato è la peggiore cosa, stava correndo da solo, si è fatto male da solo al quinto metatarso e ieri è stato operato a Brescia. Dice che l’operazione è andata bene, forse tornerà prima a fare rieducazione. E’ sarà pronto per il ritiro con noi”.
I suoi discorsi alla squadra negli spogliatoi?
“E’ importante parlare, un allenatore non deve essere sempre incazzato. Si deve gestire la situazione, non mi è piaciuto il primo tempo a Bologna ad esempio. Un allenatore a momenti deve spingere, in altri momenti la squadra ha bisogno di fiducia e affetto. Dopo una vittoria serve spingere, dopo una sconfitta rinforzare la fiducia. Solo in un paio di occasioni in questa stagione ho dovuto alzare la voce”.
I ricordi dei momenti all’Arsenal con Vieira?
“Ringrazio Patrick, lui era un campione e capitano dell’Arsenal, io avevo 16 anni, si è comportato benissimo con me. E’ sempre stato un leader dentro e fuori dal campo. Un grande uomo, io lo rispetto. Poi ho preso il suo posto e lui è andato alla Juventus. E’ stato devastante e perfetto, meraviglioso, è un uomo vero. Peccato che domenica non ci sarà per squalifica”.
Che Genoa si aspetta?
“Loro faranno un 4-4-2 e noi dobbiamo essere bravi a contenere i loro attaccanti. Noi stiamo lavorando per essere organizzati e con idee chiare, dobbiamo essere preparati per fare bene. Loro sono cresciuti molto, non è la stessa squadra dell’andata. Sarà una partita equilibrata, entrambe vogliono vincere. Hanno pressing, sono organizzati, si vede il lavoro di Vieira”.
Aggiornato al 25/04/2025 16:50
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