CESC FABREGAS ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Alla vigilia della partita contro il Torino, in programma domenica alle 18, Cesc Fabregas ha parlato dei suoi e di cosa si aspetta dal futuro.
L’allenatore del Como, Cesc Fabregas, ha voluto ribadire il suo legame con la società lagunare, per poi concentrarsi sulla squadra e su cosa si aspetta dalla partita contro il Torino.
“Il mio futuro a Como o lontano da Como? Preferisco non palare di questo – ha detto Fabregas – sapete che sono concentrato solo sul Como e la salvezza. Preferisco non dire altro, ma restare concentrato su questo. E’ il mio obiettivo vero, il resto non interessa”.
E sul futuro della squadra lagunare?. Queste le sue parole: “La squadra del futuro? Una parte è già fatta con il mercato di gennaio. Ikonè è un giocatore che se si sente amato dà tanto, ma se sente diffidenza allora magari perde la fiducia. Il mio lavoro è quello di portare fiducia e serenità ai ragazzi, per essere pronti in ogni momento. Io devo guardare i nostri giocatori e farli crescere. Lui diventerà un giocatore forte per noi, se rimane qui dipende anche da lui. Lui è in prestito con diritto di riscatto”.
Assane Diao Diaoune ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“Non è importante come gioca il Torino, la cosa che conta siamo noi”. Andare ad attaccare gli spazi, fare una partita positiva, ora dobbiamo crescere di più e fare un buon finale di stagione. La strada è questa, ora dobbiamo proseguire così”. Così ha parlato Fabregas sul match di domenica alle ore 18 contro i granata.
Sulle scelte tecniche di campo ha continuato: “Ikonè e Strefezza assieme? Sì, ma senza Paz. Strefezza è stato il più usato in questa stagione: è forte, ha grande mentalità, può giocare ovunque. Mi fido tanto di lui, i due possono essere complementari, possono giocare assieme”.
“Dele Alli dopo l’espulsione di Milano ha parlato alla squadra, ha fatto un bel discorso. Sono stato contento. Ha avuto poi un piccolo problema fisico e sta recuperando. Questa settimana si è allenato bene e forte. Ora sta a lui, si riparte da zero. Deve farsi trovare pronto in ogni occasione da qui alla fine”.
L’ex Barca ha poi svelato come e quando decida di comunicare ai suoi ragazzi la loro titolarità: “I ragazzi non sanno chi gioca fino a due ore prima della partita, adesso arriva il momento dove la competenza mi fa vedere chi può scendere in campo e chi no. Decido all’ultimo, ma non lo dico a loro fino a poco prima della partita. Stiamo cercando di investire su ragazzi di talento, magari su chi non è molto conosciuto come Valle, Nico, Diao“.
NICO PAZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come ultimo argomento, quello della crescita e del potenziale dei Lariani , si è espresso così: “Il Como che percentuale di crescita ha? Difficile dirlo, siamo ancora lontani dall’ambizione del proprietario. Ora stiamo creando un percorso di crescita in tutto, anche di disciplina, rispetto e cultura del lavoro”.
“Per avere una grande struttura bisogna avere una base forte, questo avviene giorno dopo giorno a Mozzate: io sono orgoglioso dei ragazzi, non si può cambiare tutto e subito. I punti persi dal Como in questo campionato? Non ho fatto calcoli, non mi interessa. Ci sono tante variabili nel calcio, pali, fuorigioco, errori. Noi possiamo solo migliorare ed essere più bravi sotto rete e gestire le partite. Io devo migliorare su questo ed aiutare i ragazzi”.
Aggiornato al 11/04/2025 19:02
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