Serie A
Como-Roma: l’ultima volta l’esordio di De Rossi in Serie A
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L’ultima volta in cui Como e Roma si sono affrontate era il 2003, e Capello fece esordire nel campionato italiano la futura bandiera giallorossa.
Domani alle 18:00 Como e Roma si affronteranno allo Stadio Giuseppe Sinigallia nel match che vale la sedicesima giornata di Serie A. Ambizioni diverse per i comaschi e per i giallorossi, anche se in classifica sono separati solamente da quattro lunghezze.
Como e Roma: la prima volta di Daniele De Rossi in Serie A
L’ultima volta in cui Como e Roma avevano giocato contro era il lontano 25 gennaio del 2003. Sulla panchina dei lombardi sedeva Eugenio Fascetti, mentre su quella romanista c’era Fabio Capello.
In quella stagione la Roma faticherà non poco, dopo le due annate precedenti che avevano portato in dote la vittoria dello scudetto ed un altro sfiorato. Al termine del campionato i giallorossi chiuderanno all’ottavo posto, dopo un anno con più ombre che luci.
A dimostrare che in quella stagione la Roma fosse lontana parente di quella ammirata nell’anno dello scudetto fu proprio la gara contro il Como, che i giallorossi persero per 2-0 subendo le reti di Music e Carbone negli ultimi dieci minuti del match.
Una delle poche liete di quell’annata avvenne proprio in quella partita, quando Fabio Capello decise di far esordire in Serie A un quasi ventenne Daniele De Rossi, facendolo partire dal primo minuto a fianco di Dacourt e Tommasi.
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DANIELE DE ROSSI SALUTA I TIFOSI DELLA ROMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Capello aveva già intravisto le clamorose potenzialità del giovane centrocampista di Ostia. La gara contro il Como per lui non fu la prima in assoluto con la maglia giallorossa, poiché quella era già arrivata addirittura due anni prima, nell’ottobre 2001. In quell’occasione la Roma ospitava l’Anderlecht in Champions League, e al 71esimo minuto il tecnico friulano decise di richiamare in panchina Tomic per far entrare De Rossi.
Da Como in poi Daniele De Rossi diventerà sempre di più una pedina fondamentale per la rosa giallorossa, tanto da diventarne “Capitan Futuro”, soprannome che gli resterà sempre attaccato per quasi tutta la sua carriera romanista.
Per De Rossi la gara contro il Como sarà la prima di 459 in Serie A, tutte ovviamente con la stessa maglia. Quella maglia che per lui sarà sempre una seconda pelle.
Serie A
Fiorentina, Valentini è già un rimpianto?
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Nell’Hellas Verona che ha sconfitto meritatamente la Fiorentina ha brillato Valentini, il difensore arrivato in prestito proprio dai viola.
Al termine della gara del Bentegodi, nella delusione generale dell’ambiente viola, forse l’unica positiva è aver visto Nicolas Valentini giocare un’ottima partita. Un po’ scherzosamente, il miglior difensore di proprietà della Fiorentina è stato proprio l’argentino, di cui il club viola detiene la proprietà del cartellino e a giugno, con ogni probabilità tornerà a Firenze.
Una domanda che si sono posti gli addetti ai lavori e i tifosi: perché preferire e acquistare il trentaduenne Pablo Marì, che avrà modo di mettersi in mostra anche in maglia viola, quando il primo gennaio era arrivato Valentini, classe 2001, con una importante esperienza nel campionato argentino, atteso per sei mesi per prenderlo da svincolato dal Boca Juniors? Problemi di ambientamento? Di inserimento?
Può essere, ma con la maglia dell’Hellas Verona Valentini ha dimostrato che poteva già essere un punto fermo di questa rosa viola. Gli sono bastate un paio di partite per prendersi la maglia da titolare gialloblu. Non si poteva aspettare anche a Firenze?
Serie A
Lazio, Baroni pensa di tornare al 4-3-3
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La Lazio di Baroni dopo aver sfornato belle prestazioni negli ultimi mesi, ha un po’ rallentato ed è per questo che il tecnico italiano pensa al cambio modulo.
Oltre ad un rallentamento il tecnico della Lazio, Marco Baroni, che ha usato entrambi i moduli per gran parte del campionato sia dall’inizio che a gara in corso, vorrebbe tornare al 4-3-3 per un motivo preciso, dopo averlo accantonato per un bel po’ per passare definitivamente al 4-2-3-1.
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L’ESULTANZA DI MARCO BARONI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, i motivi del cambio modulo
Oltre al ritorno imminente di Matias Vecino, c’è un altro fattore da tenere d’occhio, ed è la scoperta di Belahyane in mediana. Con due centrocampisti in più il tecnico italiano può ruotare più facilmente i 3 di centrocampo, sostituendo i due mediani tecnici (Rovella e Belahyane) e Guendouzi e Dele-Bashiru con Vecino non andando a perdere mai fisicità nel mezzo. Sembrerebbe però che il nuovo modulo non esordirà già in Coppa Italia contro l’Inter ma, ci vorrà tempo prima di vedere questo cambiamento tattico.
Serie A
Fiorentina, ecco quando potrà tornare Kean secondo il protocollo UEFA
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L’attaccante italiano della Fiorentina, Moise Kean, dopo lo scontro di ieri era stato trasportato in ospedale per un trauma cranico.
Paura superata solo in parte, per fortuna non ci sono state complicanze per Kean, che ha passato una notte tranquilla. Per Palladino invece sale la preoccupazione per aver perso un giocatore chiave per un po’, infatti la UEFA ha stabilito un protocollo da rispettare in questi casi per non mettere a rischio l’incolumità del calciatore.
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RAFFAELE PALLADINO CARICA MOISE KEAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, i tempi del protocollo UEFA
Per il trattamento dei trauma cranici, infatti, la UEFA ha stabilito un protocollo specifico che dovrà essere seguito dalla Fiorentina prima di far tornare il giocatore a completa disposizione. Lo “Sport Concussion Assessment Tool” prevede una serie di test tramite la quale è possibile seguire l’evoluzione del trauma e, quindi, valutare il percorso di recupero. Il rientro insomma non può ancora essere definito e dipenderà dalla risposta del giocatore ai test del protocollo. Palladino spera di riaverlo per il match di andata degli ottavi di finale di Conference League.
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