Serie A
Conte: “La partita di Bergamo ci farà capire il nostro livello, senza Kvara è un nuovo Napoli”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista della match di campionato contro l’Atalanta.
L’allenatore ex Juventus e attuale tecnico del Napoli Antonio Conte ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro l’Atalanta valido per la 21^ giornata di campionato, in programma domani alle 20:45
Napoli, le parole di Antonio Conte
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico del Napoli Antonio Conte in conferenza stampa in vista del match contro l’Atalanta:
E’ più clamoroso il primato o l’addio del giocatore più importante? Lei disse faremo di tutto per restare lassù, ma senza un’alternativa a Kvara?
“Noi abbiamo fatto 47 punti con grande lavoro, ora ci soffermiamo a Kvara, ma se andiamo ad analizzare in maniera oggettiva questa squadra rispetto all’anno scorso è senza 3 giocatori, Osimhen, Kvara e Zielinski, 4 con Kim rispetto allo Scudetto.
E’ oggettivo, poi ognuno può dire la propria e dire è più forte, ne esce rinforzato, indebolito, serve questo o quello, ma penso anche a Mario Rui che nell’anno dello Scudetto giocava lui. Pure Elmas, sì.
Dicono c’è l’ossatura, ma ora è un altro Napoli. Con la partenza di Kvara è diverso da quello dello Scudetto e l’anno scorso non ha fatto un buon campionato.
Noi dobbiamo continuare a lavorare perché sappiamo che il lavoro ci ha portato lì per tanto tempo, forse siamo stati la squadra che è stata più volte in testa, va dato merito al lavoro, ai ragazzi, al tempo stesso non bisogna dimenticare che è un altro Napoli rispetto a due anni fa, ora ancora di più senza un altro pezzo da 90 e affrontiamo le restanti 18 partite”.
Con Neres 11 gol in 5 partite, è lui il post-Kvara o si attende qualcosa dalla società?
“Dovete chiederlo al club, al direttore, io ribadisco che sono venuto qui per cercare di aiutare il Napoli in un momento di difficoltà. Ho sposato questo club, questa situazione, avevo il piacere di vivere un’esperienza in una città come Napoli, con tutta questa passione.
Cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi, sappiamo quali sono i nostri limiti rispetto ad altri club, ma dico sempre che dobbiamo essere ambiziosi altrimenti non ci sarebbe quella voglia, determinazione, per lavorare e cercare di stare tra le prime del campionato.
Testa bassa e pedalare, qualsiasi cosa accada, alcune cose possiamo indirizzarle, altre no e non perdiamo energie, devo darla tutta alla squadra. Oggi devo essere concentrato sulla squadra, stiamo facendo qualcosa di bello e devo tutelarlo, questi ragazzi lo meritano”.
All’andata disse l’Atalanta ora è più forte di noi. In 2 mesi 7 vittorie su 9 e +4 in classifica, c’è ancora un gap?
“Tu vedi le nostre statistiche, ma loro ne hanno vinte 11… forti erano e forti sono rimasti, hanno la consapevolezza di essere forti perché hanno vinto l’Europa League, battendo la squadra campione di Germania.
Lo è da tempo, ma quando vinci acquisisci quella consapevolezza che te la puoi giocare con tutte. L’hanno dimostrato pure col Real, anche se hanno perso la partita, ma è stata apertissima. Detto questo, dobbiamo concentrarci su di noi, non su di loro, siamo cresciuti dall’ultima partita contro di loro e dobbiamo continuare nel processo.
Non so come finirà, ma abbiamo bisogno anche di queste gare fuori casa contro squadre forti per misurarci, per capire quanto manca, quanto c’è da lavorare per avvicinarci di più e sperare di vincere un giorno”.
Kvara era iconico, può generare una reazione ulteriore dalla squadra?
“Io avevo detto che gennaio era particolare, si chiama mercato di riparazione, quindi uno-due, chi esce-entra… noi oggi siamo a metà mese e sono già usciti 4 giocatori, Caprile, Folorunsho, Zerbin ieri e Kvara, per dinamiche di spogliatoio, umane, si creano rapporti anche tra di loro, è inevitabile che scossoni così forti possono creare dei piccoli scompensi.
Detto questo dovremo essere bravi a mantenere l’unità creata sino al 1 gennaio. Ho sempre detto che i punti che abbiamo fatto sono frutto di 24 giocatori, non 11 che giocavano.
Dovremo essere bravi anche con i nuovi, e devo dire che sono soddisfatto perché hanno lo spirito, ma devono adattarsi alla metodologia e situazioni tattiche nuove e dovremo ricreare quell’alchimia per sopperire anche all’assenza di Kvara, ma non ci siamo mai lamentati, sono dinamiche calcistiche che ci sono state anche in passato e mi auguro ce ne siano meno in futuro (ride, ndr)”.
E’ una sfida Scudetto, può aiutare a superare l’addio di Kvara?
“Se club e giocatore alla fine hanno deciso di trovare la soluzione d’uscita, già lì il gruppo ha metabolizzato. Poi, come detto, la realtà quotidiana ti impone di metabolizzare subito, impegnarti ancora di più per sopperire a qualsiasi situazione che può sembrare penalizzante.
Sfida Scudetto? La classifica dice che siamo in testa, l’Atalanta è vicina, come l’Inter, poi se mi volete far dire che è una sfida Scudetto io non me la sento ancora perché so che dobbiamo fare degli step, è ancora presto per dire questo di una nostra partita.
Noi non guardiamo gli altri, abbiamo messo fieno in cascina che ci permette di fare una partita senza essere impiccati dal risultati domani a Bergamo, ma devono parlarci, ci devono rivelare e far capire a che punto siamo”.
All’aeroporto troverete centinaia di tifosi a spingervi per il divieto di trasferta, con la Juve c’è già il sold-out. Quanto vi spinge questa passione?
“Al di là dei risultati, la passione non la puoi togliere al tifoso napoletano, c’è un attaccamento che fai fatica a non percepire, è inevitabile che quando sei in testa è chiaro a tutti questa passione e noi dobbiamo alimentarla senza avere rimpianti, lasciando il campo sempre con la maglia sudata”.
Squadre accreditate per lo Scudetto come Juve e Milan sono attardate, il Napoli è lì e sta anche giocando bene. E’ la svolta?
“E’ difficile vincere i campionati o entrare in zona Champions se non produci qualcosa di bello e produttivo, poi ci sono situazioni più pompate ed altre meno a livello mediatico per vari motivi.
Quando tu produci così tanti punti, non penso sia fortuna o un caso oppure perché altre stanno facendo meno. Noi stiamo crescendo, non è stato semplice, ci siamo adattati a tante situazioni, pure a tempistiche con arrivi all’ultimo momento, impostando la squadra diversamente all’inizio, ma la loro disponibilità mi ha permesso di trovare l’assetto giusto ma col background nostro quello che già avevamo fatto e torna sempre utile”.
Serie A
Roma-Genoa, la sfida [diretta]
Dopo la sfida del girone di andata, pareggiata all’ultimo secondo, è tempo di Roma-Genoa. Una partita nel segno di Pellegrini.
Genova, 15 settembre 2024. La Roma è in vantaggio, ma poi al 96′ viene beffata in extremis da Koni De Winter, che segna il gol del pareggio.
Oggi, a Roma-Genoa, i giallorossi scendono in campo rinnovati rispetto allo scorso autunno, con un nuovo allenatore e tutte le intenzioni di portare a casa i fatidici 3 punti.
È parecchio cambiato anche il Genoa, che come l’avversaria ha cambiato tecnico – da Gilardino a Vieira – ed è a un solo punto in classifica dalla Roma (23 punti).
Viviamo insieme le emozioni di questa partita, che significa tanto per entrambe le compagini in campo.
Roma-Genoa, il primo tempo
Il primo pallone spetta alla Roma, ad Artem Dovbyk. Appena entrati nel secondo minuto la Roma trova la sua prima occasione con Saelemaekers, che finisce troppo esterna.
Il pallone resta in possesso della Roma che prova a costruire dal basso con Hummels ma poi finisce in mano al Genoa.
Il primo fallo della partota, al 6′, coinvolge Koné. Poco dopo Dovbyk finisce a terra.
All’8′, Frendrup commette fallo su Paulo Dybala: la Roma guadagna la prima punizione del match. L’argentino calcia un tiro sontuoso, che viene intercettato al volo dal portiere rossoblu.
Serie A
Hellas Verona, la prima di Presidio Investors: Zanetti ritrova due titolari
L’Hellas Verona di Zanetti si prepara a tornare in campo al Bentegodi contro la Lazio. Per l’occasione rientraranno due pedine fondamentali dello scacchiere.
La sconfitta di Napoli non ha lasciato scorie e la squadra è pronta a scendere in campo domenica alle 18 contro i biancocelesti in un sfida piena di ex.
Hellas Verona, la prima di Presidio Investors
Il match contro la squadra laziale sarà anche il primo per i nuovi proprietari del club gialloblu e le aspettative sono alte. Ci sarà certamente un clima diverso ma i tifosi non faranno certamente mancare il proprio apporto.
Zanetti, che tornerà a parlare in conferenza stampa pre gara domani dopo più di un mese, ritroverà due giocatori molto importanti per la squadra: Jackson Tchatchoua e Suat Serdar. Entrambi hanno scontato la giornata di squalifica e saranno completamente a disposizione.
Nonostante al Maradona l’esterno Faraoni abbia dato buona prova, il camerunense riprenderà il suo posto sulla corsia di destra. Stesso discorso per il tedesco che relegherà nuovamente in panchina Reda Belahyane, al centro di diverse voci di mercato.
Il resto della formazione non dovrebbe presentare particolari stravolgimenti, con Tengstedt e Sarr che faranno coppia in avanti per cercare di bucare la difesa della Lazio. Chissà se i giocatori avvertiranno la pressione dei nuovi proprietari e, nel caso, tramutarla in cattiveria agonistica per fare un salto significativo verso la salvezza.
Serie A
Inter, si rivede Acerbi: le sensazioni verso l’Empoli
Francesco Acerbi torna ad allenarsi con l’Inter, segnando un passo importante per il club nerazzurro e i suoi tifosi. Il difensore rientrerà con l’Empoli.
Inter, il ritorno di Acerbi in gruppo
Dopo un periodo di assenza dai campi di allenamento, Francesco Acerbi è tornato a lavorare in gruppo con l’Inter. Questa notizia rappresenta un segnale positivo per la squadra, che potrà contare nuovamente sull’esperienza e la solidità difensiva del giocatore. Acerbi, noto per la sua determinazione e la sua capacità di guidare la linea difensiva, sarà una risorsa fondamentale per affrontare le sfide della stagione.
Secondo le ultime indiscrezioni, il rientro di Acerbi potrebbe coincidere con un miglioramento delle prestazioni difensive dell’Inter, che ha recentemente mostrato alcune lacune nel reparto arretrato. La presenza del difensore potrebbe infatti rafforzare l’organizzazione difensiva della squadra, offrendo una maggiore sicurezza in campo.
Implicazioni per l’Inter
Il ritorno di Acerbi è una buona notizia non solo per l’allenatore, ma anche per i tifosi che attendono con ansia di vedere la squadra competere ai massimi livelli. La sua esperienza sarà cruciale nei prossimi impegni (e già dalla sfida con l’Empoli potrebbe rivedere il campo), specialmente in vista delle competizioni europee e nazionali che richiedono una difesa solida e ben coordinata.
In conclusione, il rientro di Acerbi rappresenta un importante passo avanti per l’Inter, che potrà beneficiare della sua leadership e della sua abilità difensiva nei momenti chiave della stagione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
#Inter, #Acerbi è tornato a lavorare in gruppo https://t.co/uWxmz8Q3JM
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 17, 2025
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