L’Inter cade rovinosamente a Firenze, il tris viola incassato dai nerazzurri è la prima sconfitta con tre reti di scarto da oltre 5 anni

Serata terribile quella dell’Artemio Franchi per i nerazzurri. Si perché oltre alla sconfitta sul campo, porta con sé degli strascichi notevoli sotto il profilo delle statistiche. L’Inter vista ieri sera nel recupero della gara interrotta lo scorso 1 dicembre a causa del malore occorso ad Edoardo Bove, è lontana parente di quella che ha disseminato calcio negli ultimi anni.

Le lacune interiste sono emerse specialmente in fase difensiva dove la Fiorentina è stata cinica ed affamata nell’aggredire e nel ripartire con concretezza. Eppure le premesse della vigilia erano diverse perché la squadra di Palladino si presentava al match con diverse assenze causate dal regolamento della Serie A che inibiva la possibilità di schierare i nuovi acquisti della sessione di mercato.

Con i soli 14 giocatori della prima squadra a disposizione e qualche aggregato dalla primavera la Viola ha cercato di limitare i danni, schierandosi con una formazione a specchio particolarmente coperta con Parisi interno di centrocampo e schierando di fatto sei difensori.

L’esito di questo stratagemma tattico di Palladino è tutto nel risultato, perché la Viola ha deciso di lasciare il pallino di gioco agli avversari, ‘accontentandosi’ di colpire in ripartenza, come in occasione del terzo gol.

Inter

Un  ko che vale anche per le statistiche, l’Inter incassa il tris

La scelta di Palladino ha premiato perché ha limitato del tutto la grande forza dei nerazzurri, ossia le corsie laterali, intasate dai quinti che venivano supportati da due mezzali di quantità adattate come Parisi e Richadson.

Un Inter che dunque si è vista limitata nei propri punti di forza ed ha perso le distanze che sono una caratteristica chiave delle squadre di Inzaghi. Incassando così la prima sconfitta con 3 reti di scarto dal maggio del 2019, quando il Napoli passeggiò 4-1 sui nerazzurri. Ironia della sorte nella serata in cui il Napoli si gode la testa della classifica, i partenopei sono stati l’ultima squadra a vincere anche con 2 reti di scarto contro i nerazzurri.

L’allenatore del Milan, Sergio Conceiçao, non terrà la consueta conferenza stampa prima della partita contro l’Empoli. Ecco il motivo.

Il Milan, fresco della vittoria contro la Roma in Coppa Italia, si prepara a tornare in campo per affrontare l’Empoli. La partita, valida per la ventiquattresima giornata di Serie A, si svolgerà al “Castellani”, con calcio d’inizio previsto alle 18:00. Alla vigilia della partita, però, l’allenatore rossonero, Sergio Conceiçao, ha deciso di non tenere la consueta conferenza stampa.

Milan, ecco perché Conceiçao non parlerà

Non c’è alcuna polemica o motivo particolare dietro alla decisione di Conceiçao di non parlare alla vigilia della partita. L’allenatore ha parlato sia nel pre che nel post partita della sfida di Coppa Italia contro la Roma, e lo farà nuovamente al Castellani nel post-partita contro l’Empoli e lunedì, alla vigilia dell’andata del playoff di Champions contro il Feyenoord.

Conceiçao ha quindi deciso di non parlare alla vigilia della partita contro l’Empoli a causa dei numerosi impegni che lo attendono. La decisione è stata presa in considerazione dell’importanza delle prossime partite e della necessità di concentrarsi sulle prossime sfide.

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Fonte: Gianluca Di Marzio

Moise Kean continua a stupire e a trascinare la Fiorentina con le sue reti. L’attaccante italiano ha messo a segno un’altra doppietta, portando il suo bottino stagionale a 15 gol in 22 partite di campionato, 19 in tutte le competizioni.

I numeri di Kean sono davvero impressionanti che gli permettono di stabilire un record personale nei top cinque campionati europei. Come riportato da Opta, infatti, con i gol segnati all’Inter, Kean ha superato il precedente primato di 13 reti, registrato nella stagione 2020/21 con il PSG in Ligue 1.

Il suo exploit a Firenze dimostra quanto contino la fiducia e la continuità. Va comunque considerato il fatto che giocare in una piccola piazza come quella di Firenze è decisamente differente rispetto a farlo in una grande come quella della Juventus a Torino. Inoltre, il fatto che Kean alla Juventus fosse solo una riserva mentre qui è titolare fisso ha probabilmente inciso sulle sue prestazioni e continuità sotto porta.

Fiorentina, il rimpianto della Juventus

In estate, il suo passaggio dalla Juventus alla Fiorentina per 18 milioni di euro era stato visto come un affare per i bianconeri, ma oggi la situazione è ben diversa. Con 15 gol in campionato, Kean sta facendo molto meglio di Dusan Vlahovic, fermo a 8 reti. Il paragone tra i due è sempre più impietoso per la Juventus, che potrebbe presto rimpiangere la cessione del giovane attaccante italiano. Nel frattempo, la Fiorentina si gode il suo bomber, sempre più decisivo nel cammino della squadra.

DUSAN VLAHOVIC IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )