Serie A
Cremonese, compleanno dolceamaro
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La Cremonese compie quest’anno 120 anni di vita. Che avrebbe voluto festeggiare con una migliore posizione di classifica. I ricordi delle origini.
Cremonese, genetliaco con speranza
Era venerdì 24 marzo 1903. C’è una data precisa. E c’è un luogo che lo è altrettanto, il bar ex Varesina. Lì ebbe la sua culla la Cremonese della sfera di cuoio.
Che avrebbe voluto festeggiare i suoi 120 anni di vita in ben altro modo che con un ultimo posto in classifica ma ha comunque, e legittimamente, voglia di celebrarsi.
Proprio venerdì 24 marzo, in quella piazza Sant’Angelo dove sorgeva il bar, sarà posata una targa commemorativa per iniziativa di un gruppo di tifosi.
Cremonese, la nascita
“La Cremonese – ricorda un gruppo di tifosi in una nota ripresa da Cremona Sera – nacque da un gruppo di comuni cittadini, primo presidente fu un sarto, Emilio Faia“.
Fu il bar “La Varesina” a tenere a battesimo la squadra. “I colori – ricorda Calcio Cremonese – sono il bianco-lilla e il simbolo sociale è il litro di vino.
Nasce dall’unione di diverse società, il Club Atletico Nino, la Società del Litro, il Club ciclistico e un’altra società dello stesso nome di quello prescelto, Unione Sportiva Cremonese“.
Partecipano al battesimo della nuova creatura calcistica nomi che restano scolpiti nella memoria cremonese: Renzo Mignotti, Alceste Bartoletti, Giulio Sartori.
Dopo Faia vennero Stroppa, Peppino Piva. Il primo giorno storico della società grigiorossa è il 22 novembre 1913 quando la squadra si iscrive al campionato di Promozione, la cadetteria dell’epoca.
“In città – ricorda Calcio Cremonese – si giocava a calcio ovunque, ma alla Cremonese serviva un campo vero, appositamente costruito per il campionato“.
E giù ricordi, con il Campo del ciaveghet dove la Cremonese giocò la prima partita ufficiale contro l’Ausonia Pro Gorla. Il battesimo fu dei migliori con una vittoria per 6-1. Da lì una storia scintillante scorsa sul rettangolo verde del Giovanni Zini fatta da personaggi divenuti indimenticabili.
Da Domenico Luzzara, il presidente della Serie A, a Gianluca Vialli passando per Emiliano Mondonico. Una storia al servizio di una speranza tutta attuale: restare con i piedi in Serie A.
Serie A
Genoa-Empoli, le ultimissime sulle formazioni
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Genoa-Empoli, incontro valido per la 27^ giornata del campionato di Serie A: le probabili scelte di Patrick Vieira e Roberto D’Aversa.
Alle ore 15:00 a Marassi Genoa–Empoli si affronteranno nel match che vale il ventisettesimo turno di Serie A.
Dopo la sconfitta esterna contro l’Inter i rossoblù vogliono far tornare a valere il fattore campo del proprio stadio, dove non perdono da dicembre. Dall’altra parte i toscani sono sulle ali dell’entusiasmo dopo la storica qualificazione alle semifinali di Coppa Italia ottenuta ai danni della Juventus e vogliono portare quest’entusiasmo anche in campionato.
Di seguito la designazione arbitrale e le ultimissime sulle formazioni.
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ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La designazione arbitrale
ARBITRO: MASSA
ASSISTENTI: MONDIN – LUCIANI
IV: PRONTERA
VAR: SOZZA
AVAR: MARINI
Genoa-Empoli, le ultimissime sulle formazioni
GENOA (4-3-3): Leali; De Winter, Bani, Vasquez, Martin; Masini, Frendrup, Miretti; Messias, Pinamonti, Cornet. All. Vieira.
EMPOLI (3-4-2-1): Silvestri; Marianucci, Ismajli, Pezzella; Gyasi, Henderson, Grassi, Maleh, Cacace; Esposito, Colombo. All. D’Aversa.
Serie A
Udinese, terza vittoria di fila e salvezza in cassaforte
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Udinese, contro il Parma Thauvin è stato decisivo dal dischetto. Ora si guarda avanti dopo il caso Lucca contro il Lecce.
L’Udinese centra il terzo successo consecutivo battendo il Parma 1-0 grazie a un rigore trasformato da Florian Thauvin. Un risultato che porta i friulani a quota 39 punti, mettendo praticamente in cassaforte la salvezza e permettendo alla squadra di Runjaic di guardare con ambizione al finale di stagione. L’ultima volta che i bianconeri avevano ottenuto 39 punti in 27 partite correva la stagione 2012-13 e in quell’occasione la squadra friuliana arrivò al quinto posto.
Udinese, l’equilibrio ritrovato
Attualmente, il l tecnico sembra aver trovato le giuste gerarchie nel suo 4-4-2, riproponendo in attacco la coppia Thauvin-Lucca, mentre in difesa Padelli ha preso il posto dell’infortunato Sava tra i pali. La squadra ha mostrato solidità difensiva con Bijol e Solet, ma davanti serve più concretezza dopo le troppe le occasioni sprecate contro il Parma.
Runjaic invita alla calma, ma con diversi scontri diretti ancora da giocare, l’Udinese può sognare qualcosa di più della semplice permanenza in Serie A. Allo stato attuale delle cose, infatti, la zona delle coppe europee dista appena 5 punti…
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Florian Thauvin ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
La Juventus va in ritiro, tra i confronti col gruppo e la contestazione
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La Juventus si trova a un bivio in questa stagione, con molteplici difficoltà da superare, ma anche con segnali di ripresa.
Nonostante la delusione per la sconfitta contro l’Empoli e l’uscita anticipata dalle competizioni europee e nazionali, la squadra sta cercando di riorganizzarsi.
L’intervento di Thiago Motta, che ha voluto confrontarsi apertamente con il gruppo, potrebbe essere il primo passo verso una ritrovata coesione e una reazione sul campo.
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THIAGO MOTTA PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il tecnico, infatti, è convinto che la solidità e l’unità della squadra siano fondamentali per risollevare le sorti di un campionato che, sorprendentemente, offre ancora opportunità.
La contestazione dei tifosi, unita a un cambio di logistica, segna un altro capitolo difficile per il club. L’eliminazione dalle competizioni internazionali, pur essendo un fallimento sul piano sportivo, offre a Thiago Motta la possibilità di lavorare più a lungo con la squadra, preparando al meglio ogni incontro senza le distrazioni degli impegni infrasettimanali.
Questo potrebbe rivelarsi un vantaggio significativo, permettendo all’allenatore di perfezionare la strategia, recuperare i giocatori e sfruttare al meglio il calendario del campionato.
Il ritorno al ritiro serale, una misura non punitiva ma organizzativa, evidenzia la determinazione della Juventus a trovare la giusta strada, sfruttando al massimo il tempo a disposizione.
Resta da vedere se questa nuova impostazione, insieme a un gruppo più coeso, riuscirà a portare la squadra a chiudere la stagione con risultati positivi.
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