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Cremonese-Milan 0-0, Carnesecchi stoppa il Diavolo: le pagelle grigiorosse

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La Cremonese resiste e stoppa sul pareggio il Milan di Pioli. Carnesecchi respinge gli assalti rossoneri. Le pagelle grigiorosse.

Carnesecchi 7,5: se la Cremonese esce con un punto dalla sfida con il Milan, il merito è del ragazzo scuola Atalanta. Bravo su Thiaw, ottimo si Messias.

Aiwu 6,5: molto bravo a tenere a bada un Rebic che si incaponisce ma non riesce a sfondare.

Bianchetti 6,5: non perde la calma e non resiste contro i tentativi di Origi. Ne esce molto bene.

Vazquez 6,5: come Bianchetti, non perde mai di vista il diretto avversario. Presidia benissimo la sua mattonella.

Ghiglione 5: pasticcia e non prova quasi mai a spingere. Ammonito, viene sostituito nel secondo tempo (dal 62′ Sernicola 6: bravo a tenere testa a Leao).

Escalante 6: lotta e cerca di conquistarsi i palloni a centrocampo. Ci riesce e fa una bella figura.

Castagnetti 6: dirige la mediana con la sua esperienza da mediano vissuto. spinge anche le azioni per vie centrali (dal 70′ Pickel 6: si adegua al ritmo della partita).

Meite 5,5: bravo a destreggiarsi in mediana, ma troppo legnoso.

Valeri 6: deve rinunciare a spingere, ma tiene bene dal punto di vista difensivo (dall’88’ Quagliata sv).

Afena-Gyan 4,5: spara a salve, cerca il dialogo con i compagni di reparto ma sembrano parlare due lingue diverse (dal 62′ Bonaiuto 5,5: il suo contributo è insufficiente).

Ciofani 5: fa reparto da solo ma non va al di là della lotta fine a sé stessa (dal 62′ Okereke 5: la corsa non basta per essere incisivo).

 

Massimiliano Alvini 6: il centrocampo robusto è gran parte dei motivi per cui il Milan non riesce a sfondare. Bravo a imbrigliare i rossoneri, punto meritato.

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Serie A

Torino-Cagliari, statistiche e curiosità

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Torino

 Torino-Cagliari, match valido per la 22ª giornata di Serie A Enilive, si giocherà allo stadio Olimpico Grande Torino Venerdì 24 Gennaio alle ore 20:45.

Torino e Cagliari sono pronti a darsi battaglia, all’andata a trionfare sono stati i sardi per 3-2 all’Unipol Domus. Gli ultimi scontri sono sempre stati molto equilibrati con vittorie da una parte e dall’altra. In questo momento le 2 squadre sono divise da soli 2 punti ed entrambe andranno alla ricerca della vittoria per allontanare ulteriormente la zona retrocessione.

Torino-Cagliari, Che Adams

ADAMS TORINO CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Curiosità e statistiche di Torino-Cagliari

Il Cagliari dopo un inizio di stagione abbastanza complicato è in netta ripresa, nelle ultime 3 gare sono arrivate 2 vittorie ed un pareggio, allontanando così la zona calda della classifica. L’esatto contrario invece per il Torino, i granata avevano cominciato la stagione alla grande ritrovandosi anche al primo posto. Tutto è cambiato con l’infortunio di capitan Duvan Zapata contro l’Inter, da lì i ragazzi di Vanoli non sono riusciti a trovare più continuità di risultati. Nelle ultime 5 il Toro non ha mai trovato la via della vittoria con 4 pareggi e 1 sconfitta.

Tutto quello che c’è da sapere sul match

Torino e Cagliari si sono affrontate ben 40 volte in casa granata, il Torino ha vinto in 22 casi, il pareggio è arrivato in 10, mentre i rossoblu sono riusciti a vincere nei restanti 8 incontri. Sono state segnate ben 106 reti: ben 66 sono quelle siglate dalla squadra di casa con una media di 1.65 gol a partita, i restanti 40 sono stati segnati dai sardi con una media di 1 gol a partita, la media totale è di 2.65 gol a partita. Inoltre non è molto raro che si verifichi uno 0-0, infatti il pareggio a reti inviolate si è verificato solo in 5 occasioni.

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Serie A

Venezia, Conde: “Ho deciso personalmente di venire qui, ci tenevo particolarmente”

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Venezia

Il nuovo acquisto del Venezia, Cheick Conde, è stato ufficialmente presentato oggi in conferenza stampa. E’  già sceso in campo contro Parma e Inter.

Il nuovo acquisto del Venezia, Cheick Conde, oggi è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa. Il giocatore, già sceso in campo contro Parma e Inter, si è dichiarato molto soddisfatto del suo arrivo in laguna.

Venezia, Conde è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa oggi

i tifosi del Venezia ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Venezia, Conde: “Makelele e Pogba sono stati dei modelli per me anche per il loro modo di giocare”

Il nuovo acquisto del Venezia , Cheick  Conde, è stato presentato ufficialmente oggi  in conferenza stampa. Tra i temi trattati, la soddisfazione di vestire la maglia arancioneroverde, il suo stile di gioco e il rapporto con il tecnico Eusebio Di Francesco.

Il motivo per cui ho scelto Venezia

“Ne ho parlato prima con la mia famiglia, poteva già succedere in estate, anche se alla fine non si era fatto nulla. Ho deciso personalmente di venire qui, ci tenevo particolarmente, per me è un sogno che si è concretizzato”.

Impatto nel campionato di Serie A

“Per essere onesto, non è allo stesso livello in cui ero prima, stiamo parlando di uno dei primi 4 campionati, per come si gioca tatticamente, fisicamente è un livello più alto. Ma sono qui, e cerco di adattarmi il più velocemente possibile”.

Mi ispiro a Makelele e Pogba

Makelele e Pogba sono stati dei modelli per me anche per il loro modo di giocare, da un punto di vista dell’aggressività mi ispiro a Makelele, tecnicamente a Pogba come punti di riferimento”.

Il rapporto con il tecnico Di Francesco

“La prima impressione è che cerchi di spingere i giocatori ad arrivare dove devono essere e quanto devono rendere, questo è positivo, non mi voglio accontentare e lui vuole che superiamo i nostri limiti”.

Mi considero un numero “6”

“Mi adatto a quello che chiede l’allenatore, ma mi considero un numero “6”, davanti alla difesa è dove ho giocato di più”.

 

 

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Serie A

Napoli, Conte: “Juve ancora imbattuta. Ogni finestra di mercato ti può migliorare. Su Buongiorno…”

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Napoli, Antonio Conte

L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, in conferenza stampa per presentare la gara di Sabato 25 Gennaio alle ore 18:00 allo stadio Maradona contro la Juventus.

Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni nella sala conferenze del centro tecnico di Castel Volturno per rispondere alle domande della stampa sul match di Sabato contro la Juventus.

Napoli

ANTONIO CONTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Napoli, le parole di Conte

In seguito le parole del tecnico dei partenopei:

Miglioramento dall’arrivo alla Juve

“Io arrivai nel 91′. Da allenatore? Sì, 14 anni, vabbè gran parte della mia vita calcistica l’ho trascorsa lì ed è stata una grandissima esperienza, un grande insegnamento sotto tutti i punti di vista. Io cerco di essere migliore non solo rispetto a quegli anni, ma anche rispetto a 24 ore fa, abbiamo il dovere di migliorarci ogni giorno, rispetto a ieri, due mesi fa mi sento molto più completo, ho anche 55 anni, esperienze importanti anche all’estero, da Ct, club importanti, è inevitabile che nel tuo percorso fai tesoro e se vuoi restare in scia devi sempre studiare, avere un’evoluzione rispetto a ieri, rispetto alla psicologia per gestire il gruppo, i rapporti umani con le persone del club, dirigenti, presidenti, non ti devi mai sentire appagato e cercare sempre l’eccellenza. La grande passione mi porta a farlo perché brucia energie”.

Cosa manca ancora ai partenopei

“Serve fare il percorso, continuare quello che abbiamo iniziato, non possiamo pensare che siamo già alla fine dopo 6 mesi, significa non dare il reale valore al tempo, al lavoro. Bisogna aspettare e proseguire questo percorso sperando che sia più lungo possibile, significa lavorare insieme per più tempo. Cosa manca? Mancano delle cose, non sto qui a sottolineare, siamo all’inizio. Anche finora siamo andati spediti, non ti puoi alzare dall’oggi al domani e dire che sei pronto a vincere. Detto questo, lavoriamo per ottimizzare tutto e tirare fuori il meglio. Sarà per l’esperienza che ho, ma voglio andare sempre cauto perché so che abbiamo bisogno di altre step. Poi ognuno può dire ciò che vuole, ma sono soggettive, io da dentro so che servono step importanti per dire ci siamo”.

Vantaggio in classifica sulla Juve

“La Juventus è imbattuta da 21 partite, nessuna squadra è riuscita a batterla, quindi tutti questi demeriti non ci sono. Molti pareggi potevano essere delle vittorie e si è creato questo distacco, non dimentichiamo che l’anno scorso siamo arrivati a 18-20 punti dalla Juventus, ci dimentichiamo i distacchi rispetto a Juve, Milan e Atalanta. Ogni tanto ricordiamolo, è importante. Il gap rispetto all’anno scorso oggi ce lo siamo dimenticati tutti”.

Il megafono con i tifosi

“Puntualizziamo. Io non ho preso il megafono, mi è stato dato. Qualcuno può credere che fosse nella valigia. Mi è stato dato per dire due parole, siccome al giorno d’oggi ringraziare è sempre più difficile. E’ difficile sentirlo, ma è il minimo che potessi fare per me e la squadra ringraziare i tifosi che prima e dopo il viaggio a Bergamo si sono riversati in questa maniera incredibile. Mi è stato chiesto perché, sinceramente, saremmo ancora a Capodichino se io non avessi detto qualcosa. Sono situazioni che ti fanno percepire dove sei, che passione c’è, come viene vissuto il calcio e sono sicuramente delle cose che ti porterai sempre, a prescindere, nella tua vita. Stiamo parlando di una partita, la seconda di ritorno, quindi ringrazio ancora a nome anche dei calciatori tutta quella gente che ha sacrificato il proprio tempo per salutarci. Mi sono sentito in dovere di ringraziare chi fa sacrifici per il Napoli”.

Non una sfida come le altre

“Io ho percepito pure che NapoliAtalanta non era normale, NapoliVerona e con la Roma non era normale, sto percependo che non dico che lottiamo contro tutti ogni partita, ma non c’è proprio una in particolare ma dobbiamo considerare ogni gara come la partita per i tre punti. Sono partite che servono anche per l’autostima, a che punto siamo, come a Bergamo, sapendo che sono ad altissimo indice di difficoltà e bisogna tenerlo bene a mente e la Juve è un osso duro, nessuno l’ha battuta”.

Idea sulla Juve di Thiago Motta

“Non esistono, prima o poi devi perdere, in generale, la sconfitta fa parte della vita. E’ una squadra quadrata, ha giocatori forti, l’anno scorso sono arrivati con molti punti davanti, hanno fatto un ottimo mercato, fanno la Champions, sono un top club, come le milanesi, devi avere sempre grande rispetto, dietro c’è una storia importante e ogni anno partono per vincere, lì non puoi nasconderti, l’obiettivo è sempre uno, vincere”.

Mercato di gennaio

“Ogni finestra ti può migliorare, se non sarà adesso o a giugno dovrai farlo perché vogliamo tornare in Europa e oggi come rosa dobbiamo sicuramente nell’eventualità, ma senza mettere le mani, affrontare il discorso. Vale per tutte le squadre, ogni finestra se fatta nella giusta maniera ti rinforza per il presente e per il futuro. Il mercato fatto in estate mica sarà solo per il presente, anche per il futuro, ci sono giocatori che potranno stare qui tanti anni, mettere così delle basi e poi aggiungere dei pezzi. Ciò che abbiamo fatto quest’estate… siamo stati bravi e fortunati, non è mai semplice non sbagliarne neanche uno. Basta guardare il mercato di due anni fa, spendendo 100mln, il presidente lo rimarca sempre, alla fine tutti sono andati via in prestito. E’ importante spendere i soldi, ma nella giusta maniera e non buttarli. A casa mia si è sempre dato valore al denaro”.

Rinforzi adesso o a giugno

“Io parlavo di ogni sessione di mercato, in generale, per migliorarsi. Poi sull’opportunità è giusto che il club lo decida. Io sono venuto qui per dare una mano in un momento di difficoltà al presidente ed alla sua famiglia, non mi metterò a fare nulla di particolare, bisogna essere costruttivi. Le cose sono molto chiare e le ho dette anche in precedenze, abbiamo un gruppo di ragazzi di cui sono contento, con questi ragazzi possono andare in guerra, se arriverà qualcuno che ci può dare una mano a migliorare ben venga, altrimenti se non viene nessuno ce ne faremo una ragione lavoreremo, staremo zitti, ma in futuro sicuramente la rosa va rafforzata in maniera importante. Se rientreremo in Europa, oggi siamo pochi”.

Su Buongiorno

“Ha iniziato questa settimana a lavorare con noi, è come se dovesse fare una preparazione fisica. Ha perso un po’ di massa muscolare, stiamo cercando di rimetterlo in pista. E’ molto importante avere il feedback del calciatore, non mi è mai piaciuto spingere i calciatori, forzarli, ho avuto anche io tanti infortuni e so che l’infortunio deve essere auto-gestito anche mentalmente e si deve sentire pronto. Stiamo allenando Alessandro, è in gruppo con delle cautele, non so adesso, è molto soggettiva. Lo ascolteremo e non forzeremo mai, nel momento in cui mi dirà sono pronto lui tornerà”.

 

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