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Crisi Milan: genesi di un disastro annunciato

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Milan

Nonostante la Supercoppa Italiana vinta a Riad, la stagione altalenante del Milan continua. Ma dove vanno ricercate le colpe?

La sconfitta per 2-0 all’Allianz Stadium contro la Juventus conferma un verdetto sempre più crudo: il Milan non ha svoltato la sua stagione. La scintilla data da Sérgio Conceição si è dileguata a picco al tramonto della Supercoppa vinta. Tuttavia, appellarsi ad un cambio di guida tecnica non fruttuoso sarebbe troppo riduttivo. Difatti, è bene dividere le colpe accuratamente: partendo da molto lontano

Dirigenza Milan: le scelte di mercato

Non si può non partire dai piani alti della Società Rossonera, la cui suddivisione dei ruoli appare ancora verosimilmente incerta. Ciò ha comportato di riflesso dei risultati, sportivi ed economici, che lasciano a desiderare.

ZLATAN IBRAHIMOVIC SORRIDENTE ( FOTO KEYPRESS )

Discutibili le scelte fatte sul mercato da Moncada, Furlani e Ibrahimovic, a partire dalla scelta della guida tecnica. Con il mercato che offriva nomi dal calibro di De Zerbi, Conte e Sarri, il trio ha infatti affidato le chiavi della squadra a Fonseca.

È stato solo un preludio all’imminente ridimensionamento della squadra. Le cessioni di Kalulu, ora pilastro alla Juventus, e di Saelemakers, elemento chiave nella nuova Roma di Ranieri, non hanno fatto altro che confermare questa politica.

Se alle citate cessioni aggiungiamo le scelte sui rimpiazzi, la frittata assume la sua forma definitiva. Rimane inspiegabile, ad esempio, il prestito di Abraham dopo aver rinnovato pochi mesi prima Luka Jovic, come l’esborso economico per portare Emerson Royal a Milano. Proprio brasiliano sembrava un disastro annunciato, dimostrato dalle prestazioni offerte a Londra con la maglia del Tottenham.

Gruppo squadra: tra scarso rendimento e anarchia

Da questo polverone, però, non va escluso il gruppo squadra. Le deludenti prestazioni di Morata e Pavlovic, le cui aspettative erano alte, pesano come un macigno.

Milan

RAFAEL LEAO E THEO HERNANDEZ ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ancor più grave, però, è l’ammutinamento dei leader tecnici, Theo Hernandez e Leao, durante la gestione Fonseca: nemmeno lui esente da colpe. Il tecnico portoghese, infatti, non ha fatto nulla per amicarsi lo spogliatoio, preferendo adottare un pugno di ferro che lo ha condotto verso l’inevitabile esonero.

Punto e a capo

Arriviamo dunque ai giorni d’oggi. Il cambio di guida tecnica con Sérgio Conceição sembrava avesse portato un po’ di brio allo spogliatoio. Tuttavia, il pareggio casalingo con il Cagliari e la vittoria fortunosa contro il Como hanno rispolverato i fantasmi del passato.

Milan

Il Milan visto contro la Juventus ha, infine, confermato ancora una volta una squadra debole caratterialmente alle prime difficoltà. Emblematiche le parole di Conceição, che invita tutti indistintamente a prendersi delle responsabilità che, a gennaio inoltrato, continuano a mancare.

Antonino Nicolò

Serie A

Milan-Inter, le probabili formazioni e dove vederla

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Il Derby di Milano sarà la partita di cartello della 23esima giornata di serie A. A San Siro il calcio d’inizio sarà alle ore 18 di domani. Qui di seguito le ultime notizie, le probabili formazioni e dove vederla.

Si avvicina il fatidico giorno del derby di Milano tra Milan e Inter, in programma per domani, alle 18, a San Siro.

A poche ore dalla chiusura del calciomercato si sfidano rossoneri e nerazzurri, che stanno vivendo situazioni diametralmente opposte.

Gli uomini di Conceicao hanno vinto in extremis contro il Parma, ma confermandosi una squadra in grande difficoltà.

Ad incendiare l’ambiente ci ha pensato il diverbio, a fine partita, tra il tecnico portoghese e Calabria, che ha segnato la settimana dei Casciavit, oltre alla sconfitta in Champions League contro la Dinamo Zagabria.

Umore opposto in casa Inter, con i nerazzurri che hanno staccato il biglietto diretto per gli ottavi europei in settimana dopo la quaterna di Lecce.

Qui Milan

Il mercato condizionerà le scelte di Conceicao. Pavlovic, attualmente, e’ il solo sicuro di giocare al centro della difesa.

Tomori potrebbe partire dal 1′ se non dovesse chiudersi il cerchio con il Tottenham. Spazio anche per il neoacquisto Walker.

A centrocampo spazio a Musah, nonostante la brutta prestazione di Zagabria, con Bennacer.

In attacco Leao con Pulisic e Abraham

Qui Inter

La sorpresa di Inzaghi potrebbe chiamarsi Calhanoglu, che ha molte chance di partire dal 1′ dopo essere tornato a disposizione in settimana.

Rientra anche Acerbi dopo l’infortunio di fine ottobre, mentre Pavard sarà ancora schierato come braccetto destro.

In attacco la coppia Lautaro-Thuram.

Probabili formazioni

Milan (4-2-3-1): Maignan; Walker, Gabbia, Pavlovic, Theo Hernandez; Musah, Bennacer; Pulisic, Reijnders, Leão; Abraham. Allenatore. Sergio Conceiçao.

Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. Allenatore: Simone Inzaghi.

Dove vederla

Il derby di Milano, in programma domani alle ore 18, sarà visibile sull’app DAZN.

In diretta tv, invece, il match sarà visibile su Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio, Sky Sport 4K e Sky Sport 251.

 

 

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Serie A

Hellas Verona, Niasse è il nuovo 10: saprà onorarlo?

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hellas verona niasse

L’Hellas Verona ha ufficializzato in mattinata l’ingaggio di Cheikh Niasse dallo Young Boys. Il mediano ha scelto di indossare la maglia n°10.

Colpo internazionale quello messo a segno da Sean Sogliano. Qualità e polmoni a disposizione di Zanetti che non vede l’ora di averlo a disposizione. Scelta inusuale quella del numero di maglia, che richiama però nomi importanti in casa gialloblu.

Hellas Verona, Niasse come Maddé, Di Gennaro e Adailton

Negli ultimi anni il numero del fantasista non è stato valorizzato a dovere dalle parti del fiume Adige. Infatti, andando indietro fra i possessori di questo prestigiosa maglia troviamo in ordine di tempo i più recenti Hrustic Mitrovic che non hanno affatto lasciato il segno all’interno del club e tra i tifosi.

L’ultimo ad aver portato gioie e risultati è stato Gianluca Caprari (autore di 12 gol 7 assist nella stagione 2021/2022) mentre prima di lui c’è stato il ben più noto Mattia Zaccagni che però ha indossato la 10 solo in due occasioni prima di lasciare Verona l’ultimo giorno di mercato estivo nel 2021 per approdare alla Lazio.

niasse hellas verona

Tornando ancora più indietro però, saltano fuori nomi decisamente di spicco come l’attaccante brasiliano Adailton o il grande Antonio Di Gennaro arrivando fino Sergio Maddè e Francesco Guidolin.

Ora toccherà al giovane senegalese portare avanti la prestigiosa tradizione dei numeri 10 all’Hellas Verona, per affermarsi a livello personale ma anche professionale. I tifosi sperano.

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Serie A

Parma, Pecchia non parla. Pederzoli: “Nessun esonero, sono qui a nome del club”

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Parma

Il direttore sportivo del Parma, Mauro Pederzoli, ha parlato in conferenza stampa al posto del tecnico Pecchia dopo la sconfitta con il Lecce.

Parma sconfitto e contestato. Mai così in basso in classifica come stasera: scivolato al terzultimo posto della classifica dopo esser stato sconfitto (3-1) in casa dal Lecce. Uno scontro diretto per la salvezza, per di più interno, che potrebbe avere ripercussioni pesanti, ma non sul futuro del tecnico dei ducali Fabio Pecchia.

Parma, le parole di Pederzoli

Al posto dell’allenatore ex-Cremonese, infatti, in conferenza stampa si è presentato Mauro Pederzoli: il direttore sportivo dei crociati. Sembravano i prodromi di un esonero annunciato, eppure il DS ha sorprendentemente rinnovato pubblicamente la fiducia a Pecchia. Di seguito le sue parole.

Perché non Pecchia?
E’ una serata amara, un momento non facile. Mi sembrava giusto come club essere qui a parlare e a spiegare. Non c’è altro, togliamo dubbi, non c’è nessun esonero nell’aria“.

Momento
Era uno scontro diretto, lo dice la classifica ed è chiara. Le squadre lo hanno interpretato con le proprie caratteristiche. Il Lecce ha vinto, merito a loro che hanno fatto meglio di noi. Il Parma però ha fatto una partita seria provandoci fino alla fine, il risultato non ci dà ragione, va accettato ma bisogna aver la forza di lasciarcelo alle spalle“.

Mercato
Tre giorni sono tanti sul mercato, ma abbiamo già fatto parecchio, abbiamo preso cinque giocatori. Siamo alle prese con infortuni e squalifiche. Staremo attenti in questi tre giorni, ma il grosso è stato fatto. Abbiamo preso anche giocatori abituati a giocare in questo campionato. Serve adattamento per tutti, magari per chi giocava già in Serie A un po’ meno. L’obiettivo del mercato è sempre rinforzare la squadra e andare a migliorare certe posizioni, ci sono momenti come adesso dove infortuni e squalifiche non ti danno una mano  e oggi la rosa non era completa“.

Contestazione
La rabbia dei tifosi è la nostra. Dobbiamo dare a loro, non chiedere. L’augurio è che non si sia rotto niente fra noi e la tifoseria. Dietro la loro rabbia c’è l’amore per questo club. Ho imparato ad apprezzare l’affetto dei tifosi verso questa squadra, son sicuro saranno pronti a sostenerci già dalla prossima“.

Ritiro
Non crediamo in questi metodi e non crediamo ci sia bisogno di questo. C’è da lavorare con serietà e attenzione“.

Il direttore sportivo del Parma poi ha parlato anche ai microfoni di DAZN.

Ambiente
Chiaramente è una serata brutta, diversa da quella che ci aspettavamo. L’ambiente non è allegro, sappiamo che è un momento difficile: siamo convinti di poter lottare ed essere competitivi per raggiungere il risultato“.

Esperienza
Siamo una squadra giovane, piena di giocatori interessanti e anche inesperti. Dobbiamo evidentemente fare di più. Dobbiamo essere più furbi. Capisco la rabbia del pubblico, in questi anni ho imparato che va sempre rispettato il loro parere. Noi dobbiamo solo continuare a lavorare“.

Esonero
L’umore di Pecchia è uguale al nostro: è una serata difficile. Questo però non scalfisce la fiducia che abbiamo nel nostro staff tecnico: momenti come questi vanno affrontati con ancora più voglia e attenzione in quello che abbiamo e quelli che siamo“.

Ancora mercato
Noi abbiamo fatto cinque acquisti, ci siamo mossi con una certa decisione e con una certa quantità di giocatori. Le cose sono state fatte, c’è bisogno di tempo per far adattare i nuovi giocatori“.

Parma

LA GRINTA DI FABIO PECCHIA ( FOTO KEYPRESS )

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