Le bombe di Vlad
Daniele Garbo analizza la 13ª giornata
Tredicesima giornata di Serie A che lancia alcuni messaggi molto chiari al nostro campionato, niente è ancora deciso. Tutti i temi più scottanti della tredicesima giornata di Serie A nel consueto appuntamento con il noto giornalista Daniele Garbo
Direttore direi di partire direttamente con la Lazio: la sconfitta di Salerno apre molti interrogativi in casa biancoceleste. Ma di chi è la colpa?
“Il vero problema della Lazio rispetto alla scorsa stagione è che i biancocelesti hanno perso uno dei centrocampisti migliori d’Europa come Milinkovic Savic e hanno perso i gol pesanti di Ciro Immobile che comincia a sentire il peso dell’età.
Sicuramente se continua di questo passo qualche testa salterà e dubito che sia quella di Claudio Lotito. Sarri è un ottimo allenatore spero per lui e per la Lazio che riesca a venirne a capo”
Walter Mazzarri ha esordito sulla panchina del Napoli vincendo la difficile trasferta di Bergamo. Ora il gioco poer lui si fa veramente duro. Crede che Mazzarri sia pronto per le prossime sfide?
“Le scene di baci e abbracci viste alla fine del match contro l’Atalanta sono sintomatiche del malessere che alcuni giocatori provavano nei confronti di Rudi Garcia. Più che parlare di risultati tecnici credo che Mazzarri, da grande motivatore quale è, stia lavorando molto sull’aspetto psicologico della sua squadra cercando di rimettere le cose a posto sul piano della libertà del gioco. Le prossime partite saranno decisive per dirci il Napoli dove vuole e può arrivare nel corso di questo campionato.”
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SSC Napoli
Il Milan vince con fatica in casa contro la Fiorentina. Le prestazioni non convincono, potrebbe essere Pioli a pagarne le spese?
“Non credo che Pioli sia in pericolo. Sta affrontando una tempesta con una serie di infortuni davvero incredibile, inoltre sta gestendo una stagione che è nata sotto la cattiva stella del mancato mercato. Dico mancato perché è incredibile vedere che il sostituto di un attaccante trentasettenne sia Luka Jovic, che ovunque è andato non ha lasciato un buon ricordo.“
Il match tra Juventus ed Inter ha dato uno spettacolo non proprio alle altezze delle aspettative della vigilia, uno a uno e poche emozioni. Meritano di essere li dove sono?
“E emblematica l’intervista di Nicolussi Caviglia che a fine partita ha dichiarato che l’intento della squadra fosse quello di non perdere. In Premier League giocano alla morte lo stesso uno a uno è stato il risultato del match di sabato tra Manchester City e Liverpool, ma di uguale c’è stato solo il risultato. Il calcio italiano dovrebbe puntare a questo.”
E il momento di eleggere la sorpresa di questa giornata, lancio due nomi: Bologna e Frosinone chi sceglie?
“Il Bologna. Sono sesti giocano benissimo e hanno scoperto un centravanti come Zirkzee che sembra destinato a grandissimi palcoscenici. Inoltre hanno un allenatore disciplinato, preparato e pronto probabilmente è pronto al grande salto in una big. Il Frosinone continua a stupire con la leggerezza di chi vuole divertirsi e il nostro calcio ha bisogno di squadre così”.
Zona salvezza: Vince finalmente la Salernitana. Match magnifico tra Empoli e Sassuolo, mentre il Verona continua a zoppicare. Chi vede messo peggio?
“La lotta salvezza è davvero avvincente. L’Empoli meriterebbe la salvezza perché tramite il gioco e l’esperienza del suo allenatore è riuscita a trovare la via della continuità. Tutte fino al Frosinone non possono dirsi tranquille. La Salernitana ha battuto una Lazio in una pessima condizione ma ha mostrato un grande spirito. La lotta per la salvezza vedrà protagoniste molte squadre fino alla fine.”
Calciomercato
ESCLUSIVA LBDV – La Fiorentina su Immobile
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Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di LBDV, la Fiorentina sarebbe in forte pressing su Ciro Immobile per la prossima sessione di mercato estiva.
L’ex capitano della Lazio, attualmente in forza al Besiktas, potrebbe così fare ritorno in Serie A dopo un’esperienza di un anno nel campionato turco.
L’avventura in Turchia
Dopo aver lasciato la Lazio, dove ha scritto pagine importanti della storia biancoceleste, Immobile ha scelto di trasferirsi in Turchia per una nuova avventura. Il suo futuro, però, potrebbe presto tingersi di viola, con la Fiorentina determinata a rinforzare il reparto offensivo con un attaccante di esperienza e carisma.
La società gigliata, infatti, è alla ricerca di un bomber in grado di garantire un elevato numero di reti e di offrire una valida alternativa a Moise Kean.
L’interesse della Fiorentina
L’interesse per Immobile conferma la volontà della dirigenza di puntare su giocatori di alto livello per ambire a traguardi importanti nella prossima stagione.
Restano da capire i dettagli economici dell’operazione e la volontà dello stesso giocatore di tornare in Italia. Di certo, un possibile approdo di Immobile alla Fiorentina sarebbe un colpo di mercato di grande impatto, sia per la squadra che per i tifosi, che vedrebbero arrivare un attaccante di comprovata esperienza e qualità.
Nei prossimi mesi la situazione potrebbe evolversi, ma una cosa è certa: la Fiorentina è pronta a fare sul serio per riportare Ciro Immobile in Serie A.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
Il Napoli prepara la sfida contro il Como
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L’attenzione del Napoli è tutta rivolta alla prossima sfida di campionato contro il Como. Niente distrazioni, niente calcoli in vista dell’Inter: gli azzurri sanno di dover tornare alla vittoria dopo tre pareggi consecutivi che, pur non avendo compromesso la leadership in classifica, rendono questo turno di campionato estremamente delicato.
Gli uomini di Antonio Conte sono chiamati a confermare il primato e a mantenere il vantaggio di due punti per arrivare nello scontro diretto con l’Inter nelle migliori condizioni possibili.
Como in fiducia, ma il Napoli recupera pezzi importanti
La squadra lombarda allenata da Cesc Fabregas arriva al match con il morale alto dopo il successo contro la Fiorentina. Il Napoli, però potrà contare su alcune novità significative. La settimana di allenamenti ha permesso di riportare a buoni livelli Mathias Olivera e Leonardo Spinazzola. L’uruguaiano, reduce da un infortunio complesso, difficilmente verrà rischiato, mentre per l’ex Roma si aprono spiragli per una maglia da titolare sulla fascia sinistra. Il suo recupero rappresenta un’arma in più per Conte, che lo considera un elemento chiave anche in vista dello scontro con l’Inter.
Novità nel 3-5-2: più spinta sulle fasce
Il tecnico azzurro confermerà il 3-5-2, ma con alcune modifiche per garantire maggiore incisività offensiva. Se contro la Lazio la produzione offensiva è stata limitata, stavolta si punta a soluzioni più aggressive. Matteo Politano agirà sulla destra, mentre a sinistra ci sarà Leonardo Spinazzola. In mediana, spazio ad Anguissa, Lobotka e McTominay, mentre in difesa Di Lorenzo sarà abbassato sulla linea dei tre centrali, affiancando Rrahmani e Buongiorno.
Nessun dubbio in attacco: il tandem offensivo sarà formato da Giacomo Raspadori e Romelu Lukaku, chiamati a fare la differenza per riportare il Napoli alla vittoria.
(Foto: DepositPhotos)
Le bombe di Vlad
Arbitri e protocollo Var, quanti “orrori”
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Il mondo del calcio continua a interrogarsi sulle anomalie del protocollo VAR, con episodi sempre più frequenti che ne mettono in luce le contraddizioni e i limiti. Gli ultimi casi, accaduti in Milan-Udinese e Inter-Fiorentina, evidenziano storture regolamentari che rischiano di compromettere la credibilità del sistema di assistenza video agli arbitri.
Il caso Tomori: un rosso evitabile
Sabato pomeriggio, Fikayo Tomori è stato espulso per somma di ammonizioni dopo un fallo su Colombo. La decisione arbitrale è stata viziata da un errore precedente: l’attaccante dell’Udinese si trovava chiaramente in posizione di fuorigioco, un aspetto evidente a chiunque avesse un monitor a disposizione, ma non al guardalinee, posizionato male.
L’azione avrebbe dovuto essere fermata in anticipo, evitando il contatto e la successiva ammonizione che ha portato all’espulsione del difensore rossonero.
A rendere il tutto ancora più paradossale è il fatto che, se il fallo fosse stato giudicato da cartellino rosso diretto, il VAR sarebbe potuto intervenire.
Trattandosi però di una seconda ammonizione, il protocollo non ne consente la revisione. Questo significa che, paradossalmente, Tomori avrebbe dovuto commettere un fallo ancora più grave per poter essere “salvato” dal VAR. Un’assurdità che dimostra l’inadeguatezza delle attuali regole di intervento.
Il gol irregolare dell’Inter: un errore evidente
Ieri sera, un altro episodio ha sollevato perplessità sull’efficacia del VAR. Durante la partita tra Inter e Fiorentina, i nerazzurri hanno sbloccato il match grazie a un autogol di Pongracic, nato da un calcio d’angolo concesso ingiustamente.
Il cross di Bastoni che ha originato l’azione era chiaramente oltre la linea di fondo, ma il guardalinee, ancora una volta mal posizionato, non ha rilevato l’irregolarità.
Il problema principale sta nel fatto che, secondo l’attuale protocollo, il VAR non può intervenire per correggere errori legati alla concessione di corner, rimesse laterali o calci di punizione, a meno che non si tratti di una situazione di gol/non gol. Inoltre, una volta che il gioco è ripreso con il calcio d’angolo, l’azione viene considerata “nuova”, impedendo qualsiasi revisione della decisione iniziale. Questo limite normativo ha permesso che un gol irregolare rimanesse convalidato, minando ulteriormente la fiducia nel sistema.
Un protocollo da riformare
Questi episodi dimostrano quanto il regolamento VAR necessiti di una revisione urgente. Il principio fondante della tecnologia è correggere errori chiari e oggettivi, eppure le attuali norme impediscono proprio di intervenire nei casi più evidenti.
È comprensibile che su un fallo di mano o un contatto in area possa esserci una componente discrezionale, ma situazioni come quelle di Tomori e dell’Inter non lasciano spazio a interpretazioni: si tratta di errori tecnici e regolamentari che il VAR dovrebbe poter correggere senza limitazioni imposte dal protocollo.
Il calcio ha accolto la tecnologia per garantire maggiore giustizia e trasparenza, ma se il sistema è ostacolato da regole che impediscono di correggere gli sbagli più evidenti, allora il rischio è che il VAR, anziché essere una risorsa, diventi un ulteriore elemento di frustrazione.
È arrivato il momento di sistemare queste distorsioni prima che la credibilità dell’intero sistema arbitrale venga compromessa irrimediabilmente.
(Foto: DepositPhotos)
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