Le bombe di Vlad
Daniele Garbo commenta la 15ª giornata
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Riviviamo i temi più salienti della 15ª giornata di Serie A attraverso le parole dell’autorevole firma del giornalismo sportivo italiano Daniele Garbo.
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Direttore, l’Inter sembra davvero inarrestabile. Sembra che la Serie A abbia già un padrone e difficilmente lascerà il trono del primo posto in Serie A.
“Grande prova di forza dei neroazzurri contro l’Udinese. Sembra che non sbaglino un colpo e sembra che non abbiano nessuna intenzione di mollare la presa. Simone Inzaghi è molto migliorato non solo a livello nazionale ma anche a livello internazionale. Sembra che la squadra lo segua alla lettera e che abbia gli interpreti perfetti della sua idea di gioco. Tutto dipenderà dagli avversari..”.
Quando parla di avversari fa riferimento alla Juventus?
“Non vedo nessun altra compagine che possa competere con i neroazzurri. La Juventus ha vinto contro il Napoli, dopo aver subito l’offensiva azzurra che si è schiantata sia contro la difesa ferrea degli uomini di Allegri sia contro la clamorosa palla gol fallita da Kvaratskhelia a metà del primo tempo. Ora bisogna capire se la Juventus sarà in grado di mantenere questo ritmo fino a Marzo/Aprile e a fare acquisti importanti a gennaio, soprattutto a centrocampo.”
Faceva accenno al Napoli. La squadra di Mazzarri da segni di ripresa, ma scivola al settimo posto, la corsa alla Champions League è compromessa?
“Assolutamente no. Credo che il Napoli sia una delle tre squadre più forti del torneo. Purtroppo quest’anno gli azzurri stanno pagando il prezzo delle scelte sbagliate del suo presidente. Non sono d’accordo con lui quando dice che per ripetersi bisogna imbrogliare, la verità è che è estremamente difficile ripetersi per una squadra che non è abituata a vincere con frequenza. Ci sono Roma e Bologna davanti ma sono estremamente convinto che gli azzurri siano più completi di queste due squadre”.
Il Milan perde contro l’Atalanta una partita davvero divertente. La squadra di Pioli ancora una volta continua a non convincere. Pioli è sulla graticola, pare che tutto dipenderà dalla partita in Champions League contro il Newcastle?
“Chiaramente il Milan attraversa un momento di estrema difficoltà. La partita contro il Newcastle è fondamentale e in caso di sconfitta potrebbe esserci addirittura l’esonero, ma chiaramente dipenderà da come perderà. Voglio portare all’attenzione la questione degli infortuni che sta falcidiando la squadra rossonera. La questione è abbastanza preoccupante perchè sono veramente troppi gli infortuni a livello muscolare, Questo è un dato che deve far riflettere.”
La Roma è quarta e sembra non mollare la presa. Gli uomini di Mourinho possono davvero arrivare ad un piazzamento in Champions League?
“Non credo onestamente che la Roma possa arrivare tra le prime quattro. I giallorossi non offrono un gioco spettacolare e sono molto spesso vittima di infortuni importanti, come quelli che periodicamente investono Dybala, o vittime del loro allenatore. Penso che i giallorossi possano aspirare ad un quinto/sesto posto, vedo Napoli e Fiorentina favorite e più pronte dei giallorossi.”
In zona salvezza cominciano a delinearsi nuove gerarchie, ma la Salernitana sembra sempre più ultima.
“Si è vero. Credo onestamente che Frosinone, Lecce e Sassuolo siano ormai fuori dalle acqua agitate, chiaramente tutto può succedere. Ci sono altre squadre come il Cagliari che credo che alla fine si salveranno, perchè Claudio Ranieri è un ottimo allenatore, l’Empoli gioca un buon calcio così come il Verona a sprazzi. L’unica che davvero vedo in una situazione davvero complicata è la Salernitana, che non esprime un buon gioco e sembra non aver assorbito per nulla il cambio di allenatore che a mio parere non andava fatto.
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Il Napoli è tornato a seguire con attenzione Kenneth Taylor, centrocampista dell’Ajax tra i più promettenti del calcio olandese. Classe 2002, oggi compie 23 anni, ma vanta già numeri e qualità da giocatore maturo: 9 gol e 6 assist in Eredivisie, 6 presenze in Europa League con 2 assist decisivi, considerando anche i turni preliminari.
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Chi è Taylor
Taylor è un centrocampista moderno e duttile, capace di giocare sia da regista davanti alla difesa – come fa Lobotka nel Napoli – sia da mezz’ala. Questa versatilità, unita a un costo contenuto (la valutazione si aggira intorno ai 20 milioni di euro) e a un ingaggio abbordabile, lo rende un profilo molto interessante per il club azzurro, che a giugno potrebbe finalmente affondare il colpo dopo la scelta conservativa del mercato invernale, quando si era preferito puntare su un prestito low cost come Billing.
Il suo percorso all’Ajax non è stato semplice: promosso dalla squadra B, lo Jong Ajax, Taylor ha ereditato la maglia numero 8 che fu di Ryan Gravenberch, talento passato poi al Bayern Monaco. Un’eredità pesante, che però il giovane olandese sta onorando con prestazioni convincenti e un rendimento continuo. In totale, ha già messo insieme 15 gol e 8 assist in 51 presenze stagionali: numeri importanti per un centrocampista, che ricordano da vicino quelli registrati da Teun Koopmeiners nel suo ultimo anno all’AZ Alkmaar, prima del trasferimento all’Atalanta.
A gennaio, oltre a Taylor, il Napoli aveva messo nel mirino anche Devyne Rensch, ex compagno all’Ajax poi finito alla Roma sotto la guida di Claudio Ranieri. Ma ora il focus è tutto sul centrocampista classe 2002, che potrebbe rappresentare un investimento strategico per ringiovanire il reparto e dare nuova linfa al progetto tecnico partenopeo.
Con il mercato estivo alle porte, il nome di Kenneth Taylor torna prepotentemente sulla lista del Napoli: stavolta, però, le condizioni sembrano più favorevoli per chiudere l’operazione.
(Foto: DepositPhotos)

Tornato dalle Maldive, Aurelio De Laurentiis si prepara a entrare nel vivo della programmazione del nuovo Napoli.
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Tre settimane intense lo attendono, nelle quali si delineeranno i contorni del progetto azzurro per la prossima stagione, tra scelte dirigenziali, strategie di mercato e di infrastrutture.
Il piano: centro sportivo, stadio e visione tecnica
Il presidente del Napoli, come riportato da La Gazzetta dello Sport, ha in agenda una serie di appuntamenti cruciali. In primis, i briefing operativi per pianificare l’annata 2025, che vedrà il club partenopeo impegnato nella ricostruzione tecnica dopo una stagione deludente.
Un nodo fondamentale sarà anche il centro sportivo, che De Laurentiis intende avviare concretamente entro il primo settembre, per offrire al club una struttura all’altezza delle ambizioni europee.
C’è poi il tema stadio: il dialogo con il sindaco Gaetano Manfredi resta aperto, con la volontà di migliorare – o eventualmente trasformare – l’attuale impianto, per garantire alla squadra e ai tifosi una casa più moderna e funzionale.
L’attesa per Conte: incontro dopo Napoli-Genoa
Il nome che tiene banco, però, è quello di Antonio Conte. De Laurentiis ha intenzione di incontrarlo, ma solo dopo la sfida contro il Genoa. Il patron vuole concedere all’ex ct azzurro tutto il tempo necessario per riflettere, in attesa di confrontarsi su visioni e progetti futuri.
La sensazione è che i due si stimino, ma che debbano ancora trovare un terreno comune su cui costruire un’intesa duratura.
Mercato: primi nomi e riflessioni sul futuro
Per evitare di trovarsi spiazzati dalla concorrenza, il Napoli ha iniziato a muoversi. Piace Solet, difensore dell’Udinese, che avrebbe garantito una sorta di corsia preferenziale agli azzurri.
Occhi puntati anche su Montoro del Vélez, per cui esiste una parola data che potrebbe tradursi in un affare concreto.
A centrocampo, il ballottaggio è tra due profili molto diversi ma entrambi interessanti: Lewis Ferguson, protagonista della grande stagione del Bologna, e Davide Frattesi, che potrebbe lasciare l’Inter in cerca di maggiore continuità.
Per la fascia sinistra, invece, si valutano Paixao del Feyenoord e Noa Lang del PSV, due ali tecniche e creative.
(Foto: Depositphotos)

Giacomo “Jack” Raspadori si conferma ancora una volta l’uomo dei gol pesanti. Con una punizione perfetta, forte e precisa, ha deciso la partita contro il Lecce che va ben oltre la semplice conquista dei tre punti.
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Il suo tiro, infilatosi nell’angolino sul lato del portiere, proprio tra la barriera e il palo, ha avuto il sapore di un colpo da campione, di quelli che incidono una stagione.
Non è la prima volta che l’attaccante azzurro si prende la scena nei momenti cruciali: lo aveva già fatto contro la Juventus nel 2023, con un gol passato alla storia come simbolo dello Scudetto conquistato dal Napoli. Ma se in quell’occasione fu solo la ciliegina su un titolo già avviato, questa volta il suo sigillo ha un valore inestimabile: permette agli azzurri di restare a +3 sull’Inter, ma con una partita in meno da disputare.
Un vantaggio prezioso, maturato nel turno più ostico del calendario, in trasferta contro un Lecce in piena lotta per non retrocedere.
Ora mancano tre partite – contro Genoa, Parma e Cagliari – e il sogno Scudetto diventa sempre più concreto. Ma Antonio Conte invita alla cautela. Il tecnico del Napoli, nel post-partita, ha spento subito ogni entusiasmo e ha lanciato un messaggio chiaro, in diretta televisiva e in conferenza stampa:
“Scudetto capolavoro? Lo dirò solo quando sarà realtà. Ho vinto e perso titoli all’ultima giornata. Chi vince scrive la storia, gli altri la leggono.”
Un monito figlio dell’esperienza, ribadito con forza anche nello spogliatoio:
“Sarebbe bellissimo completare tutto, ma non è fatta. Se perdi, brucia per tanto tempo. Se vinci, te lo porti dietro per sempre.”
Parole che rispecchiano la mentalità di un allenatore abituato a lottare fino all’ultimo secondo, e che sa quanto pericoloso possa essere abbassare la guardia proprio adesso. Con tre gare ancora da affrontare, Conte resta il timoniere ideale per guidare il Napoli nella fase finale di questa corsa al titolo.
Lo Scudetto è lì, a portata di mano. Ma la storia, come ha detto il tecnico, va ancora scritta.
(Foto: Depositphotos)
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