Le prime parole del nuovo allenatore del Lecce Roberto D’Aversa nella conferenza stampa di presentazione. Tutti i dettagli.
Roberto D’Aversa, nuovo allenatore del Lecce, ha parlato in conferenza stampa durante la sua presentazione.
Di seguito le sue parole:
“Sono doverosi dei ringraziamenti, al presidente, ai dirigenti, all’area tecnica. Vengo qui con grande entusiasmo, non vedo l’ora di scendere in campo. Il Lecce è un club moderno che pensa anche al settore giovanile. Conosco personalmente il presidente ed il direttore, quando ho ricevuto la chiamata non ci ho pensato minimamente”.
“Se vogliamo dare numeri, giocheremo col 4-3-3 dove la variante è il vertice basso o il vertice basso. Può diventare 4-2-3-1 alla luce dell’avversario. Questi sono numeri, il calcio è fatto di interpretazioni”.
“Sono molto legato a questo territorio. Ho molti amici qui a Lecce. Dopo un anno e mezzo a casa ho una voglia matta. Il mio passato parla dei giovani lanciati come Kulusevski. È gratificante”.
“Non mi esprimerò sui singoli, ma abbiamo le idee chiare col direttore. La squadra ha raggiunto obiettivi importanti poiché ha approcciato il campionato con determinazione. Dobbiamo ripeterci partendo dall’atteggiamento”.
“Ho ancora negli occhi l’immagine del tifo leccese a Monza. Giocare con un pubblico numeroso è molto importante. Il campionato dello scorso anno è stato equilibrato ma difficile. L’anno del covid col Parma facemmo benissimo prima del covid, chiudemmo comunque a 49 punti. Mi auguro lo stesso percorso”.
“Sono un allenatore che chiede tanto ai giocatori e allo staff. È stimolante conoscere nuove persone. In questa squadra ho già avuto Di Francesco e Dermaku. Si parte avvantaggiato per il rapporto umano. Mi dispiace per i problemi che ha avuto Kastriot. Nello spogliatoio sono tutti uguali”.
“Mi far star sereno la condivisione delle idee col presidente e con l’area tecnica. I risultati di Corvino sono noti. Mi permette di lavorare in maniera serena”.
“Sappiamo che possono arrivare richieste per alcuni giocatori, nel calcio italiano è così. Abbiamo a disposizione un maestro nel cercare alternative”.
“Sul comunicato uscirà chi verrà in ritiro della Primavera. Ho visto qualche partita, in una contro la Samp mi hanno impressionato 2-3 ragazzi. Loro devono vivere l’entusiasmo e non sentirsi arrivati”.
“Corvino non è cambiato. Ai tempi del Casarano non durò molto quel rapporto perchè poi io andai a Monza. Non è cambiato niente. Quando me ne sono andato da Casarano me lo sono trovato dietro la scrivania a urlare e chiedermi di rinunciare a tre stipendi. È carico come oltre 20 anni fa”.
Corvino aggiunge: “Urlai perchè volevo fare il tridente Di Cesare-D’Aversa-Miccoli. Mi fece girare le scatole, volevo restasse”.
“In A statisticamente chi vince ha la miglior difesa. Ciò non significa che bisogna essere remissivi. L’anno di Liverani incise molto la pausa del covid. Non voglio parlare del lavoro degli altri. In A la miglior difesa ti porta a raggiungere obiettivi. Non faccio proclami. Prometto solo un grande atteggiamento”.
“Riportare Umtiti? Impossibile”.
“Nessuno è incedibile, questa è la situazione del calcio italiano”.
“Oudin? Seguiamo delle strategie, non improvvisiamo. Sappiamo cosa fare, lo abbiamo dimostrato con Pongracic. Abbiamo strategie. Non vuol dire che con tutti ce la faremo”.
Aggiornato al 04/07/2023 13:13
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