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D’Aversa: “Sarà una gara fondamentale ma sarà assente un giocatore importante”
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5 anni fail
Roberto D’Aversa, allenatore del Parma, alla vigilia di Torino-Parma – recupero della venticinquesima giornata del campionato di Serie A in programma domani alle 19.30 allo Stadio Olimpico Grande Torino – ha rilasciato le seguenti dichiarazioni sul match al sito ufficiale del Parma Calcio 1913.
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Le dichiarazioni di D’Aversa
Dopo questo lungo stop, come arriva il Parma a questa partita?
“Analizzando il periodo dell’allenamento, devo dire che la squadra sta abbastanza bene sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. E’ chiaro che poi manca il riscontro della partita, ma questo manca da un bel po’ e lo valuteremo domani post-gara”.
Quali sono state le difficoltà maggiori per riportare, dopo uno stop così lungo, la squadra con la testa al campionato?
“Come dicevo oggi ai ragazzi, la difficoltà magari è quella di rimanere concentrati nell’arco dei 90 minuti, sapendo che si gioca senza pubblico, dopo un periodo di inattività e dopo un periodo in cui siamo stati rinchiusi in casa. E’ chiaro che questo aspetto si cerca di migliorarlo già in allenamento rimanendo concentrati durante l’allenamento, per il tempo e la durata della seduta: sotto quel punto di vista si cerca di prepararsi durante la settimana. Poi c’è sempre la partita che è un’incognita diversa ma in questo periodo si è lavorato un po’ su tutto”.
Prima dello stop c’erano un certo tipo di classifica e delle gerarchie: questo stop, e l’assenza dei tifosi, potrebbero cambiarle queste gerarchie? Come sarà questa seconda parte di campionato?
“Vedendo gli altri campionati si è visto che il fattore campo è venuto meno, con l’assenza del pubblico casalingo molto probabilmente i risultati hanno avuto delle variazioni. E’ chiaro che questo lungo stop può cambiare le gerarchie. Molto dipende dal numero di calciatori che si hanno a disposizione, molto dipende dal numero degli infortunati che – ci auguriamo – sia il meno possibile. Dipende da tanti fattori. Ci saranno dei cambiamenti in base al fatto che non ci sono i tifosi e che si arriva da un lungo periodo di inattività”.
Rispetto al solito che tipo di lavoro è stato fatto in questi mesi? Si è puntato di più sulla forza, sulla velocità, sulla testa?
“Si è lavorato principalmente su tutti gli aspetti. E’ chiaro che si considera che invece di affrontare una stagione intera si dovranno giocare tredici partite. Non si è lavorato, dunque, su una quantità di lavoro, su una base aerobica che poi ti permette di affrontare tutto il campionato, poiché il periodo di partite è ristretto e le gare saranno ravvicinate. Abbiamo cercato di riportare subito i ragazzi alle condizioni di una partita”.
Domani si affronta il Torino: che squadra si aspetta e quali sono le maggiori insidie che ci sono in questa gara?
“Le insidie sono quelle di una squadra che, secondo me, ha un valore che non rispecchia la posizione di classifica che occupa in questo momento. Abbiamo visto quanto hanno caricato questa partita e quindi dobbiamo essere consapevoli del fatto che servirà una gara importante soprattutto per noi, perché dobbiamo ancora raggiungere il nostro obiettivo: questo significa che un risultato positivo ci permetterebbe di avvicinarci molto al nostro traguardo. Dall’altra parte troveremo una squadra che farà di tutto per vincere la partita. Noi dovremo essere pronti sotto ogni punto di vista, sotto l’aspetto mentale, sotto l’aspetto fisico, della determinazione ma anche e soprattutto della qualità. Dobbiamo essere pronti ad affrontare una squadra che, non dimentichiamo, lo scorso anno ha fatto un campionato totalmente diverso, una squadra molto importante”.
C’è grande attesa anche per alcuni singoli. Inglese non sarà convocato, come sta Gervinho? Potrebbe partire dall’inizio?
“Gervinho, a parte qualche giorno in cui ha fatto un lavoro differenziato per smaltire la partita che abbiamo fatto tra di noi sabato scorso, adesso sta bene e potrebbe anche partire dall’inizio. E’ una scelta che valuterò fino alla fine perché è importante non rischiare eventuali infortuni in questo momento.
L’obiettivo del Parma resta la salvezza. In questo senso, quanto è importante la sfida di Torino?
“Per il nostro obiettivo è fondamentale. Fare un risultato positivo domani significherebbe molto per il raggiungimento del nostro obiettivo e quindi la nostra volontà, il nostro desiderio, deve essere quello di andare lì a fare risultato per avvicinarci di gran lunga al nostro obiettivo”
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L’Hellas Verona di Zanetti dopo un periodo positivo dove sembrava aver quasi ipotecato il discorso salvezza, ha avuto un calo e adesso deve stare attento.
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La squadra veneta sembra essersi rilassata un pochino troppo nell’ultimo periodo e a distanza di due giornate dal termine del campionato, rischia di tornare ad essere coinvolta pienamente nella corsa salvezza.
Nell’ultima sfida casalinga contro il Lecce ha avuto l’opportunità di chiudere questa pratica una volta per tutte, ma anche in quel caso non è riuscita ad andare oltre uno scialbo pareggio. Nelle ultime 4 partite i gialloblu hanno ottenuto solamente 1 punto, proprio nell’ultima sfida contro i salentini, totalizzando per il resto 3 sconfitte contro Inter, Roma e nello scontro diretto contro il Cagliari.

Fans of Verona during Italian football Serie A match Hellas Verona FC vs AS Roma at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, September 19, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Hellas Verona, all’ultima c’è la sfida contro l’Empoli
La squadra di Zanetti è attesa dalla partita al Bentegodi contro il Como di Cesc Fabregas, formazione che proviene da ben 6 vittorie consecutive e che non ha nessuna intenzione di fermarsi. Il tecnico dovrà essere bravo a trovare le contromisure per riuscire a strappare quantomeno un pareggio, per non correre il rischio di doversi andare a giocare il tutto per tutto all’ultima giornata al Castellani di Empoli.
La squadra di D’Aversa infatti, in questa giornata andrà in trasferta a Monza, dove ha l’obbligo di vincere e all’ultima giornata ospiterà nella sfida casalinga proprio l’Hellas Verona di Zanetti, in uno scontro diretto che a quel punto potrebbe voler dire salvezza o retrocessione.
Ovviamente sono coinvolte anche altre squadre all’interno di questo discorso, ma restando concentrati sull’ambiente veronese, bisogna fare punti già dalla prossima partita per evitare di creare uno scenario del genere e ritrovarsi in situazioni scomode.

ROBERTO D’AVERSA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La Juventus ha definito gli sponsor principali per la prossima stagione: si tratta di Jeep e Visit Detroit. Di seguito le cifre e gli accordi.
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A partire dalla prossima stagione vedremo un nuovo sponsor sulla maglia della Juventus. La Vecchia Signora ha trovato un accordo con Stellantis (per quanto riguarda Jeep) e Visit Detroit. I due sponsor compariranno nella divisa bianconera fino al 2028, a meno di prolungamenti futuri.
Juventus, cifre e dettagli dell’accordo con Stellantis e Visit Detroit
Jeep e Visit Detroit sono i nuovi main sponsor della Juventus. L’accordo con Stellantis prevede un corrispettivo fisso complessivo di 69 milioni di euro (di cui 4 per il periodo residuo della stagione sportiva 2024/2025, 19 per la 2025/2026 e 23 per ciascuna delle due stagioni successive), oltre a moderate componenti variabili (malus) in caso di mancata partecipazione alle competizioni sportive UEFA.
L’accordo con Visit Detroit prevede un corrispettivo complessivo fisso significativamente inferiore rispetto al contratto di sponsor Jeep (in coerenza con i minori diritti di sponsorizzazione concessi) e componenti variabili (bonus), potenzialmente di rilievo, in funzione del conseguimento di determinati obiettivi. Visit Detroit comparirà come secondo sponsor frontale sulle maglie per le sole competizioni nazionali.

I TIFOSI DELLA JUVENTUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nuovi sponsor in casa Juventus: la nota del club
Il club bianconero ha comunicato con una nota ufficiale l’arrivo dei nuovi sponsor: “La Juventus è lieta di annunciare un nuovo importante accordo di sponsorizzazione che vedrà Jeep e Visit Detroit come front-of-shirt partners a partire dalla stagione 2025/26, rafforzando ulteriormente la vocazione internazionale del Club“.
“Jeep, storico partner bianconero dal 2012 al 2024, rinnova così la propria presenza sulla maglia della Juventus, mentre Visit Detroit, il primo Convention and Visitors Bureau al mondo, debutta come Principal Destination Partner del Club, diventando il primo CVB (Convention and Visitors Bureau) a comparire come sponsor principale di maglia su una squadra di Serie A“.
“Entrambi i brand rappresentano eccellenza e innovazione e condividono con Juventus una visione globale e un forte legame con le comunità di riferimento. L’accordo prevede la presenza congiunta dei loghi di Jeep e Visit Detroit sulle maglie della Prima Squadra maschile, femminile e della Next Gen nelle competizioni nazionali. Nelle competizioni internazionali, invece, Jeep tornerà a essere l’unico front-of-shirt sponsor“.
“Siamo orgogliosi di annunciare questa prestigiosa sponsorizzazione, che vede protagonisti due partner con una visione internazionale: Jeep, partner storico con cui collaboriamo da oltre 10 anni, e Visit Detroit, che si unisce a noi con grande entusiasmo – ha commentato Maurizio Scanavino, Chief Executive Officer di Juventus – Entrambe le aziende condividono valori affini, tra cui l’eccellenza , l’innovazione e la passione per lo sport. La partnership rappresenta un’opportunità di crescita reciproca, rafforzando il posizionamento del club per raggiungere nuovi traguardi. Ringraziamo Jeep e Visit Detroit per la loro fiducia e siamo pronti a iniziare questa nuova avventura“.

Con la stagione quasi al capolinea, con sole due giornate da disputare, è possibile delineare il quadro di chi abbia la media spettatori più alta in Serie A.
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Chi ha la media spettatori più alta in Serie A? Dato importantissimo quello dell’affluenza allo stadio, che ricade direttamente sui bilanci delle società. Calcoli, quelli dei “ricavi da stadio”, che influiscono sul conto economico, insieme ai diritti televisivi e ai ricavi commerciali. Ma che, tuttavia, riguardano anche la distribuzione dei ricavi da diritti televisivi del campionato.

I TIFOSI DEL MILAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A, spettatori 2024 2025: Milan capofila
Fino a questo momento la nostra Serie A mantiene una media piuttosto alta: 30.765 spettatori per ogni gara, con un tasso di riempimento degli stadi pari al 92,24%. Dato in crescita cospicua se si prende in esame quello della passata stagione: 83%.
Guardando alla classifica stilata da Calcio e Finanza, a due giornate dal termine del campionato il primato per la media spettatori spetta al Milan. Nonostante l’annata sfortunata, per non dire disastrosa, nelle partite casalinghe i rossoneri registrano una media di 71.680 spettatori a gara. Media superiore a quella dei cugini nerazzurri, di 70072.
La medaglia di bronzo spetta alla Roma. Nelle gare casalinghe la squadra di Claudio Ranieri supera i 62mila spettatori. In top 5 anche Napoli e Lazio, rispettivamente con oltre 50mila e quasi 44mila spettatori medi.
Da segnalare un caso particolare. Si tratta del Genoa. Il Grifone ha giocato undici partite in casa. Tuttavia, la sfida casalinga di campionato con la Juventus è stata disputata a porte chiuse. Questo in seguito agli scontri tra i tifosi rossoblù e della Sampdoria in occasione del Derby della Lanterna di Coppa Italia.
Per questo motivo, le partite indicate nella classifica sono solamente 17. Il match con i bianconeri non è stato considerato nella media spettatori e riempimento, dal momento in cui i tifosi non potevano accedere allo stadio
Tasso di riempimento: spunta il Cagliari
Per ovvi motivi la media spettatori è direttamente proporzionale alla capienza degli impianti. Per questo motivo è opportuno andare a quantificare la percentuale di riempimento degli stadi. Si tratta della media degli spettatori in rapporto ai posti disponibili in ogni impianto per le sfide del campionato di Serie A.
Sono nove i club che in questa stagione –ad oggi– hanno riempito i loro impianti per oltre il 90% dei posti a disposizione, con un tasso medio che supera il 92% finora.
Da questo punto di osservazione, il Cagliari è in vetta. La squadra sarda supera, finora, il 97,9%. Seguono il Como con 97,05% e la Juventus con il 96,94%. Tra le altre, giusto citare anche l’Atalanta (intorno al 96,74%) ed il Milan, che tocca quota 94,66%.
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