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Dionisi: “Stiamo facendo tante buone prestazioni, ma dobbiamo trovare continuità”

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Sassuolo, dionisi

Il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi ha parlato nella conferenza stampa post-gara dopo il pari con il Bologna. Di seguito le sue parole.

Le parole di Dionisi

Meglio rispetto alla Lazio. Ti sei arrabbiato sul gol preso?
“Più demerito nostro, poi Zirkzee è un giocatore bravo. Più che meglio rispetto alla scora gara ma meritavamo di vincere. Bella partita oggi, ci sono state occasioni, una ne ha avute più dell’altra.

Abbiamo iniziato attaccando e finito attaccando. Abbiamo preso un gol che se ne vedono pochi, ma forse fa parte del nostro trend attuale. Iniziare con l’handicap contro il Bologna non è semplice, ma non ci ha spostato di una virgola.

Il Bologna ha un organico importante ma mi sembra che abbia 4 punti in più di noi, non stiamo parlando della differenza tra Champions e retrocessione e anche oggi non credo si sia vista.

Il Bologna ha più gamba di noi in mezzo al campo ma noi abbiamo calciato tanto, abbiamo finito dentro all’area del Bologna. Sono soddisfatto dei ragazzi, allo stesso tempo arrabbiato per la gara con la Lazio”.

Il riscatto c’è stato, continuano gli errori individuali non solo sul gol preso, con qualche giocatore che non è nelle migliori condizioni come Laurienté…
“Ci alleniamo, parliamo, cerchiamo di mettere tutti nbelle condizioni migliori. Non facciamo quello che arriva dall’esterno, Ruan e poi un massacro, spero non sia lo stesso con l’errore di oggi.

Questa squadra deve fare perché gioca con tanti giocatori offensivi, qualcuno non sta vivendo la sua miglior situazione da quanto è a Sassuolo, ma la determinazione c’è stata da parte di tutti, tant’è che abbiamo attaccato tanto e questa è la cosa che voglio sempre, perché abbiamo queste qualità, ci prendiamo dei rischi ma deve valerne la pena, poi se non saremo efficaci farò una valutazione diversa ma noi dobbiamo creare occasioni. Qualcosa concederemo, fermo restando che oggi il gol arriva su un lancio lungo.

Non posso puntare il dito. Questi giocatori stanno facendo tante buone/ottime prestazioni, sono gli stessi che hanno vinto con Juventus e Inter, che hanno perso una sola partita, sono sempre gli stessi giocatori, mi hanno dato la panchina d’oro per merito della prestazione di questi ragazzi.

Se vogliamo massacrarli va bene ma io non posso. È normale che poi oggi ho fatto scelte diverse ma le scelte della settimana scorsa sono state condizionate dalle nazionali, è normale poi quando tornano dar precedenza a chi c’è stato. Se un giocatore fa un volo transoceanico e non ha dormito, non posso farlo giocare, mancherei di rispetto a un altro, io li devo accompagnare, poi se da fuori li massacrano ancora di più li devo difendere”.

“Il Bologna non ha talento davanti? Tutte le squadre ce l’hanno, ma sembra che il Sassuolo possa ambire alla Champions ma non è così. Laurienté ha fatto la sua miglior stagione l’anno scorso. Oggi è mancato un rigore. Con la Lazio non abbiamo creato, avrei dovuto sostituirne 3-4 dopo 20 minuti ma non posso farlo, devo assumermi anche le responsabilità di una sconfitta. Per me non c’è il problema che volete sottolineare.

Ovvio che se creiamo e non riusciremo a essere efficaci quanto in precedenza cambieremo qualcosa ma non è ora il momento. Abbiamo perso il giocatore che ha fatto più gol su azione l’anno scorso, dobbiamo andare a ricercarlo in maniera differente.

Ne abbiamo poi preso uno che ha bisogno di tempo, ma non è un problema. Qualcuno sta facendo meno bene ma deve farmi vedere che ha voglia di lavorare, io oggi Laurienté l’ho visto meglio di altre volte nella prestazione”.

Il rigore è quello di Bonifazi su Vina?
“Non voglio far polemica. Io sono andato da Vina, dicendogli ‘che ti butti a terra?’ e lui mi ha detto che gli hanno pesato il piede, è uno step on foot. Se quelle situazioni non sono rigori va bene, ma io vorrei uniformità da qui davanti. Quello non è più rigore? Va benissimo ma non deve esserlo mai, non che la prossima volta lo vedo, altrimenti ritorno a dirlo”.

 

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Serie A

Inter, ormai e’ evidente: senza Calhanoglu sono guai | E Asllani tradisce ancora..

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Inter, Calhanoglu

Inter, la squadra nerazzurra ha dimostrato ancora una volta che, senza Hakan Calhanoglu, si inceppa il metronomo della mediana. Asllani si dimostra ancora non all’altezza.

Gli indizi non si contano più, ormai l’Inter ha l’assoluta certezza: senza Calhanoglu a dirigere la giostra, la musica e’ decisamente mediocre.

Con l’uscita dal campo del turco ieri sera, infatti, e’ cambiato decisamente lo spartito. Kristian Asllani, come ormai sempre succede, non si e’ rivelato il sostituto ideale.

Se da un lato la necessità di fare rifiatare un elemento come il turco e’ palese, dall’altro c’è chi non si sta rivelando affidabile almeno nei doveri minimi.

Asllani

Kristian Asllani

La pazienza verso l’albanese appare finita, anche alla luce del fatto che le chance non gli sono mai mancate.

E’ evidente come Calhanoglu, per il bene dell’Inter, debba stringere sempre più i denti, ovviamente al netto dei problemi fisici che questa stagiona lo colpiscono con una frequenza importante.

Per questo riguarda Asllani, invece, la sensazione e’ che per lui sia arrivato il canto del cigno. Almeno nella testa e nella fiducia di Simone Inzaghi.

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Serie A

Milan versus Juve: il confronto Conceiçao-Motta è impietoso

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Milan, Conceiçao

Passata l’euforia per la Supercoppa vinta a Riad dal Milan, resta il confronto impietoso tra l’operato dell’ultimo arrivato Conceiçao e della “promessa” Motta.

Al di là della squadra per la quale si tifa ci sono i fatti. Da una parte un Milan reduce da 6 giorni di Sergio Conceiçao, chiamato a sostituire Paulo Fonseca e vincitore di una Supercoppa tutta rimontata da un iniziale svantaggio.

Dall’altra una Juventus che ha in panchina Thiago Motta da 6 mesi eppure non riesce a fare risultato quanto vorrebbe (e dovrebbe), e riesce perlopiù a collezionare pareggi (o sconfitte, come quella in semifinale di Supercoppa proprio contro i rossoneri).

Il confronto, certo, è forzato: eppure il nuovo Milan visto in campo in Arabia Saudita fa proprio ben sperare.

Milan, la svolta di Conceiçao

Quello che provano i tifosi rossoneri è difficilmente spiegabile a parole: l’impresa della Supercoppa di Riad ha portato il Milan a schiacciare sia la Juventus che l’Inter, le rivali più storiche e dirette.

L’arrivo di un nuovo tecnico in panchina, stavolta sembrerebbe quello giusto, sembra aver rotto gli argini di un fiume che aspettava da tempo di essere in piena.

Conceiçao, il tecnico della rivoluzione

Sergio Conceiçao ha già lasciato il segno, senza badare alla diplomazia o ai sorrisi di circostanza. Alla domanda di un giornalista sulla fortuna, ha ribattuto secco: “Sei juventino tu?”. Parole schiette, come quelle di Ibrahimovic alla vigilia: “Sì, qualcosa è cambiato”. E quando Zlatan parla di calcio e di spirito, raramente sbaglia.

Conceiçao, dal canto suo, ha chiarito subito le sue intenzioni: “Non sono qui per fare il simpatico o l’amico dei giocatori, ma per vincere.” Un atteggiamento che lo rende simile al connazionale Mourinho più nello stile che nei proclami.

Leao, il fuoriclasse risvegliato

Il chiaro segno della rinascita è ciò che ha fatto un cconnazionale dell’allenatore come Rafael Leao quando è entrato in campo a inizio ripresa, quando il risultato sembrava già compromesso.

L’ala sinistra portoghese, che in Serie A ha accumulato 15 presenze, 3 gol e 5 assist dall’inizio della stagione, ha dimostrato alla panchina e ai suoi tifosi che un fuoriclasse è tornato.

Un valore che gli è stato riconosciuto in primis dall’allenatore, che di lui ha detto: “Può diventare il calciatore più forte al mondo”.

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Serie A

Arrigo Sacchi: “Partita bellissima, grande spot per il calcio italiano. Conceicao signor allenatore”

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Morata, Milan

L’ex allenatore del Milan Arrigo Sacchi ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport, relative alla vittoria della Supercoppa dei rossoneri e non solo.

L’ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport in merito a varie tematiche tra cui: la vittoria della Supercoppa Italiana dei rossoneri, sul nuovo allenatore Conceicao e non solo.

Le dichiarazioni di Arrigo Sacchi

Sacchi

Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ex tecnico del Milan Arrigo Sacchi ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport:

LE COSE IMPORTANTI 

“Prima cosa: partita bellissima, giocata a ritmi da Premier League. Un grande spot per il calcio italiano. Seconda cosa: il Milan è vivo, lo ha dimostrato nella semifinale contro la Juve e poi contro l’Inter.

Terza cosa: Conceiçao è un signor allenatore. Quarta cosa: l’Inter, per le qualità che ha, deve gestire meglio la gara se si trova in vantaggio per 2-0″.

LA CHIAVE DELLA VITTORIA

“L’ingresso di Leao. Il portoghese ha fatto cose impressionanti, ha letteralmente spaccato la partita. E a vederlo in queste condizioni mi fa venire ancora più rabbia, dico la verità.

Ha qualità incredibili, sia fisiche sia tecniche, eppure non sempre riesce ad esprimerle. Mi auguro che abbia quella continuità di rendimento necessaria per arrivare ad altissimi livelli”.

CONCEICAO

“Ecco, metterei l’accento su questo aspetto: per due volte il Milan è andato sotto e per due volte ha trovato la forza morale e le energie fisiche per ribaltare la storia. Se non hai qualità caratteriali, non riesci a compiere imprese simili. Ciò significa che l’allenatore, appena arrivato, ha saputo toccare le corde giuste.

Lo dico con chiarezza: Conceiçao ha dimostrato di essere un signor allenatore. In queste due partite chi capisce di calcio ha notato la sua competenza, in fatto di tattica e di strategia: Sergio ha idee forti e limpide. E con le sostituzioni, tutte in chiave offensiva, ha dato coraggio a tutta la squadra”.

DELUSO DALL’INTER

“Sinceramente sì. Sul 2-0 una squadra forte ed esperta come quella nerazzurra deve mettere la partita in banca e nascondere il pallone all’avversario. Non ci è riuscita forse perché ha patito troppo la veemente reazione milanista

. E, a livello tattico, l’Inter non è stata capace di trovare il modo di arginare Leao: si poteva pensare a un raddoppio di marcatura, a un centrocampista che aiutasse il settore arretrato. Ho visto una squadra troppo passiva”.

PER IL MILAN É LA SVOLTA

“Credo che questa vittoria, che probabilmente nessuno si aspettava, possa dare una grande spinta a tutto l’ambiente. Conceiçao è bravo e sa bene che il suo lavoro è soltanto all’inizio: la fase difensiva, tanto per fare un esempio, va assolutamente migliorata, perché il secondo gol dell’Inter non si può subire…

Però ora ci sono i presupposti per fare bene: in Italia l’obiettivo deve essere quello di entrare in zona Champions. Se il Milan è questo, ce la può fare. E se Leao continua a giocare a questi livelli, allora anche in Europa ci sarà da divertirsi”.

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