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Dopo 31 anni la Serie A non parla toscano

Forse neanche Liverani si sarebbe mai aspettato di poter stabilire, se così lo si vuol chiamare, un record in Serie A. Sì, perché nei giorni scorsi è arrivata l’ufficialità dell’ingaggio dell’ex Lecce alla guida del Parma e con ciò si è completata anche l’ultima casella degli allenatori per la prossima stagione. Questo significa che, per la prima volta dopo 31 anni (non succedeva dalla stagione 1988/1989), il campionato comincerà senza tecnici toscani.

Livorno e dintorni

Partiamo da Livorno con lui, Massimiliano Allegri, uno dei tecnici più vincenti del campionato italiano (tra i vari titoli nazionali, ricordiamo i 5 scudetti alla Juve e 1 al Milan, meglio di lui solo Capello con 7), attualmente senza panchina e desideroso di provare un’esperienza all’estero (si era parlato di Newcastle e PSG).

Spostandosi nei dintorni, precisamente a San Vincenzo, troviamo Walter Mazzarri, qualche anno fa considerato, addirittura, uno dei migliori allenatori del panorama calcistico: Reggina, Sampdoria e Napoli esperienze più che positive, poi l’Inter (riuscì comunque a portare la squadra al 5° posto nonostante una rosa più che modesta), il Watford e il Torino (anche lì, tolto l’ultimo anno, una qualificazione in Europa League meritata).

E poi Firenze l’è la mia, città più bella che ci sia…

Spostiamo l’attenzione dall’altra parte della regione, a Certaldo, dove è nato un certo Luciano Spalletti, artefice del ritorno in Champions dell’Inter dopo 10 anni dall’ultima volta. Di lui non possono non mancare le polemiche nei pre e dopo gara, in particolare sui casi Totti prima e Icardi poi. Tornerà in gioco, magari alla guida della ‘sua’ Fiorentina

?

Più recente, invece, Maurizio Sarri: nato a Napoli ma toscano d’adozione, ha scalato tutte le categorie fino ad arrivare nella massima serie con l’Empoli, conducendo gli azzurri ad una salvezza tranquilla. Poi lo scudetto sfiorato col la squadra partenopea, l’Europa League vinta col Chelsea e il tanto atteso tricolore vinto con la squadra che aveva sempre considerato nemica per eccellenza, la Juventus. Anche lui, come il tecnico ex Roma, avrebbe il sogno, un giorno, di allenare i viola.

Infine troviamo un allenatore in rampa di lancio – o almeno così sembrava essere la scorsa estate – in grado di compiere una storica doppia promozione con la Spal: stiamo parlando di Leonardo Semplici. Fiorentino doc, dopo aver allenato Sangimignano, Figline, Arezzo e Pisa, nel 2011 viene ingaggiato alla guida della Primavera viola dove avrà modo di scoprire, su tutti, i vari Bernardeschi, Chiesa e Babacar, finendo, proprio nel 2014, a firmare per la squadra di Ferrara. Già il primo anno, infatti, riporta gli estensi in B dopo 23 anni e, successivamente, una storica promozione in A dopo 49. Il tutto sognando un giorno di firmare per la squadra della sua Firenze

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Pubblicato da
Alessandro Mulinacci

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