Serie A
Dragowski o Terracciano: un bel dilemma per Italiano
Dragowski o Terracciano, un bel dilemma in casa viola per il futuro: Italiano ha due portieri affidabili e allo stesso livello.
Nella gara contro l’Atalanta, causa la tonsillite che ha tenuto fuori Terracciano, a difendere la porta viola si è rivisto Bart Dragowski. Il portiere polacco, insieme al connazionale Piatek, è stato assolutamente decisivo per la vittoria contro la Dea: una paratissima su Koopmeiners a metà primo tempo ha mantenuto la porta inviolata e permesso ai compagni di giocare con maggior tranquillità in cerca dei tre punti meritatamente arrivati.
Non solo, Dragowski è stato anche il regista della Viola, il giocatore che ha toccato più palloni. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Bartlomiej Dragowski ha toccato 80 palloni, di cui ben 51 nel primo tempo. “Dragowski ha toccato 21 palloni fuori dall’area e ha effettuato 40 lanci, di cui 20 precisi. È stato il primo regista della squadra: Torreira e Amrabat, che si sono alternati davanti alla difesa, hanno giocato 49 palloni insieme”
Nella conferenza per Atalanta Italiano era stato chiaro: Terracciano si era conquistato il posto, a causa dell’infortunio di Dragowski, e conservato a suon di prestazioni assolutamente soddisfacenti. Basterà ora al portierone polacco, con contratto in scadenza nel 2023, la buona prova di ieri per rincoquistare quella maglia da titolare con cui aveva iniziato la stagione?
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Il parere di Giovanni Galli
L’ex portiere viola è intervenuto come abitualmente succede a Lady Radio e ha commentato così la situazione portiere in casa Fiorentina: “Dragowski e Terracciano? Non vorrei essere in Italiano, perchè nessuno dei due è uscito per demeriti, entrambi per infortunio. Adesso hai due portieri ritrovati, all’altezza e si vedrà chi sarà il titolare”.
Serie A
Hellas Verona, Belahyane ubriaca tutti: il dato curioso
L’Hellas Verona sembra aver trovato un vero e propio gioiello. Reda Belahyane ha disputato un inizio di stagione importante, attirando l’attenzione delle big.
Tra le tante caratteristiche fuori dal comune del giocatore marocchino, ce n’è una in particolare che lo rende uno dei migliori in Italia. Ecco di che cosa si tratta.
Hellas Verona, Belahyane re del dribbling: solo 2 meglio di lui
Dopo 12 giornate le statistiche parlano chiaro: di dribblatori puri in Italia ne restano pochi. Quelli più bravi però, possiedono un’abilità capace di spezzare il ritmo delle partite e magari anche di ribaltare il risultato.
Non a caso in questa speciale classifica dei dribbling riusciti è presente il rossonero Leao con 24 ma ls sorprese più eclatante è il primo posto di Gaetano Oristanio con 26, seguito da Nico Paz (a pari merito col portoghese).
In terza posizione però ecco che spunta Belahyane dell’Hellas Verona che, a pari merito con Dodò della Fiorentina, conta ben 21 giocate vincenti. Osservandolo in azione, in effetti, si nota questa sua propensione al dribbiling anche se talvolta non gli riesce.
Quando però la giocata va nella direzione giusta ecco che l’azione si trasforma da difensiva in offensiva e crea una superiorità numerica capace di portare talvolta al gol. Il Milan in primis ha messo nel mirino il giocatore, ma anche diverse big europee stanno osservando le sue prestazioni. Già a gennaio ci saranno delle novità.
Serie A
Fiorentina, Dodò momento d’oro: arriva la chiamata
Nella Fiorentina che sta veleggiando nelle posizioni prestigiose della classifica spicca il rendimento di Dodò, finalmente a pieno regime dopo l’infortunio della scorsa stagione.
Non è passato inosservato neanche in Brasile l’avvio di stagione di Dodò: per il difensore viola è arrivata oggi la prima convocazione con la nazionale verdeoro.
L’ammonizione di Vanderson contro il Venezuela e la successiva squalifica hanno indotto il ct del Brasile Dorival Junior a convocare il terzino di Palladino, che aveva ricevuto il mese scorso la preconvocazione ma poi non era stato chiamato in prima battuta. Stamattina Dodò è volato alla volta del Brasile dove sarà nella lista nella sfida che nella notte italiana di mercoledì vedrà il team cinque volte Campione del Mondo contro l’Uruguay, una partita fondamentale per le qualificazioni ai prossimi Mondiali.
Serie A
Lecce a lavoro: febbre e nazionali assenti dei giocatori
Lecce, il neo allenatore Giampaolo si è subito dato da fare. Ma in allenamento non solo out i calciatori impegnati in Nazionale ma anche qualcuno per influenza.
Assenti Bonifazi, Daka, Dorgu, Gaspar, Krstović, McJannet, Rafia e Ramadani.
Fermo il portiere Wladimiro Falcone per un leggero stato febbrile.
Anche Berisha assente ma potrebbe recuperare per la trasferta di Venezia.
Giampaolo riscatto in giallorosso
Il ct appena arrivato nella squadra pugliese ha nel curriculum otto esoneri e due anni di pausa.
Chiamato a sostituire Gotti, Giampaolo ha deciso di approfittare della pausa per la Nations League e prendere le giuste misure del lavoro in campo.
Dunque lavoro personalizzato per Berisha, Burnete e Pierret. Inoltre per domani è previsto un allenamento al mattino a porte chiuse allo stadio Via del Mare.
A questa seduta parteciperanno anche dei calciatori della Primavera.
Lo stop di Falcone
Portiere del Lecce dal 2023, ex Sampdoria, gioca da titolare da inizio stagione. Nella scorsa ha giocato 38 partite mantenendo la porta inviolata per 7 volte.
Sono 3 le partite in cui non ha preso gol in questo campionato.
Nell’ultimo match giocato contro l’Empoli, sembra aver ritrovato la giusta carica, come ha espresso in un post su IG.
L’estremo difensore giallorosso è a riposo per l’influenza, ma ha tempo per riprendersi per la tredicesima giornata di campionato di Serie A.
La prossima sfida del Lecce
La squadra di Giampaolo sarà impegnata in trasferta contro il Venezia, il 25 novembre.
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