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Serie A

Dzeko: “Ecco il mio Roma-Inter preferito. De Rossi? Mi hanno parlato di un grande tecnico”

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Roma-Inter, Edin Dzeko

In vista di Roma-Inter, la Gazzetta dello Sport ha interpellato un ex di entrambe le squadre, Edin Dzeko, che ha parlato delle due squadre di Serie A.

Domani sera si gioca quello che è un big match decisivo, anche per il destino di Ivan Juric sulla panchina giallorossa. In vista di Roma-Inter, ecco qual è il punto di vista dell’attaccante bosniaco Edin Dzeko, oggi in forza al Fenerbahçe.

Dzeko è un ex giocatore di entrambe le compagini in campo domani sera all’Olimpico e della Roma è stato anche capitano.

Roma-Inter, l’intervista a Edin Dzeko

Scegli un Roma-Inter.
Il primo dopo il passaggio all’Inter, vittoria per 3-0 e un mio gol. Ma no, non per quello. Da fuori magari non s’è visto, ma avevo il fuoco dentro, sentivo i tifosi di entrambe le squadre dalla mia parte. Tornavo nel mio stadio, l’Olimpico è stato il mio stadio: un’emozione fortissima, mai provata”.

Lei ha sfiorato scudetto e Champions con l’Inter. E con la Roma non è riuscito ad alzare trofei. Ci spiega qual è la differenza fra vincere e non riuscirci?
“Sicuramente alla Roma sentivo che sarebbe stato più difficile vincere rispetto a quel che invece ho avvertito nell’Inter. Sullo scudetto sfumato in nerazzurro, dico che è mancata un po’ di convinzione, arrivata dopo Istanbul. E poi quell’anno abbiamo deciso di tenere in piedi tutte e due le competizioni, Champions e campionato. mi riferisco alla gara di Liverpool, ci portò via tante energie per il mese successivo: avessimo dato più attenzione alla Serie A, sarebbe andata diversamente. Potevo festeggiare pure io, la seconda stella…”

Risposta secca: meglio la coppia Dzeko-Salah o Lautaro-Thuram?
(Ride) “Eh…mica posso dire che io sono più forte di un altro, non va bene. Io e Salah abbiamo avuto un grande feeling, che qualcosa di mio lo abbia anche aiutato per arrivare ai livelli poi dimostrati. La ThuLa? I migliori in Italia. E Thuram mi ha sorpreso tantissimo”

Cosa pensa di Dovbyk?
“Io più di tutti so quanto sia complicata la Serie A. Lui lo scorso anno è stato capocannoniere in Spagna, all’inizio ha avuto un po’ di difficoltà, ma ha fatto come me, non ha mollato e ora gli viene tutto più facile. Sono felice per lui”.

Quanto la ferirono quelle critiche a Roma del primo anno?
“Per fortuna, non mi sono mai fermato a pensare. E non ho mollato. Avrei potuto, lo sa? Sarei potuto andar via, sarebbe stata la scelta più semplice, altri al posto mio l’avrebbero fatto. Ma io volevo dimostrare alla gente che non era Edin, quello lì. Mi sono detto ‘Resto, non voglio finire la mia esperienza in Italia così, sono meglio di quel che avete visto”.

Infatti l’anno dopo è diventato capocannoniere.
“Beh, con Spalletti fu facile”.

(…)

Proseguiamo con gli allenatori? Mancava Mourinho, alla sua lista di grandi maestri.
“Per la verità, l’ho avuto anche alla Roma per un mese, prima di andare all’Inter. Non fu felice della mia partenza e me lo fece ‘sentire’. Ci sono state cose che non dipesero né da lui, né da me, all’epoca. José è un uomo e un grandissimo allenatore da carisma incredibile. Anche da avversario, quando lui parlava, io ero lì ad ascoltarlo. La sua parola ha un valore enorme. E sono molto orgoglioso di essere allenato da lui qui al Fenerbahce”.

(…)

Ha idee di cosa sia successo a Roma con De Rossi?
“Eh Daniele…parlare di lui è facile, ma in questo momento no, è difficile. Per me è soprattutto un amico. Sono stato molto sorpreso dal suo esonero, come per la verità lui anche dell’addio di Mourinho. Io non ho avuto De Rossi come allenatore, ma ho parlato con i miei ex compagni a Roma, ho sentito cose non positive, ma di più, mi hanno parlato di un grande tecnico. E se tu dici queste cose dopo solo due mesi di lavoro, vuol dire che la stoffa c’è. Tornerà a lavorare presto”.

Serie A

Lecce, Gotti: “Contro la Fiorentina sarà fondamentale l’aspetto mentale”

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Udinese-Lecce

L’allenatore del Lecce Luca Gotti ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro la Fiorentina, in programma domani alle ore 15.

Il Lecce, guidato da Luca Gotti, si prepara domani ad affrontare la Fiorentina in una sfida cruciale. La squadra salentina arriva da due sconfitte consecutive, un trend che ha complicato la loro situazione in classifica. Attualmente al 17° posto, il Lecce è a un passo dalla zona retrocessione, rendendo urgente la necessità di conquistare punti per allontanarsi dalla parte bassa della graduatoria. La partita di domani, però, si presenta come un compito arduo. La Fiorentina, reduce da una splendida vittoria contro il Milan, arriva con grande fiducia e determinazione, pronta a dare continuità ai propri risultati positivi.

Lecce, le parole di Gotti

Lecce

A seguire le parole di Luca Gotti in conferenza stampa.

Oggi è in conferenza con Ramadani. Sono questi i momenti che possono far fare il salto di qualità nel percorso di crescita di un gruppo?
“Far tesoro dei propri errori è un momento di crescita. La conferenza congiunta con Ramadani è servita per far venire fuori il vero Ramadani. Io gli ho chiesto di venire con me in conferenza perchè le persone per strada mi hanno chiesto molto di Ylber, solo per un episodio sbagliato. Ci si fa un’idea solo per un episodio sbagliato. Mi è dispiaciuto che la percezione che la gente ha di Ramadani sia diversa dalla realtà, quindi ho voluto chiarire tutto. Lui voleva venire in conferenza subito dopo la partita col Parma, poi abbiamo gestito la cosa nello spogliatoio il giorno dopo. Un allenatore lo sa che un giocatore non esce mai contento dal campo, non ha avuto una reazione bella ma sono cose che succedono. Io ci sono rimasto male perchè non me lo aspettavo da Ramadani, con lui ci diciamo le cose dritte. Ramadani è uno degli elementi più importanti nello spogliatoio”.

Quanto e dove può giocare Kaba?
“Dopo Udine si è aggregato alla squadra. È integro, deve prendere intensità che ci vuole in Serie A. È un centrocampista muscolare ma di grande verticalità, ci può regalare qualche soluzione in più”.

E Banda?
“Toccherò ferro. Banda dopo la partita di Milano si è fermato e ha fatto 12 giorni solo riabilitazione. All’inizio di questa settimana l’ho inserito gradualmente col gruppo e ieri ha fatto il primo allenamento intero con la squadra. Ieri per la prima volta ho visto il Banda visto con D’Aversa, ero contentissimo per lui. Si tratta comunque solo di un allenamento”.

Che gara si aspetta?
“La Fiorentina ha fatto un mercato straordinario. È completa in tutte le zone del campo. L’aspetto mentale domani sarà importantissimo, soprattutto al nostro devo pensare. Ovvio che studio gli avversari e vedo dove possono essere più pericolosi e devo noi possiamo metterli in difficoltà”.
Lecce

E Sansone?
“Si è aggregato dopo Udine e sta cercando di aumentare il suo ritmo. Sansone è più agevolato nella ricerca della condizione migliore rispetto a Kaba. Può occupare diverse posizioni in attacco. Dipende dal minutaggio, in attacco può giocare dappertutto”.

Perché Dorgu a destra?
“Sono d’accordo sulla bontà della catena con Gallo a sinistra, ma io ho una squadra da mettere e devo far quadrare tutti i conti. La scelta di Dorgu a destra è per cercare di dare una zona di campo migliore a Rebic, che sarebbe penalizzato a destra. La catena con Gallo era piaciuta a tutti, ne abbiamo beneficiato tutti e potremo beneficiarne anche in futuro. Devo trovare i giusti equilibri”.

Lei ha lavorato quattro anni con Palladino quando era giocatore.
“Con Raffaele abbiamo condiviso tante cose e sono convinto che alcuni dei suoi ex compagni sono stupiti, ma a me non stupisce il fatto che sia diventato un allenatore. Ha sempre avuto una sensibilità calcistica anche se Gasperini e Juric gli hanno tracciato un solco. Allenare la Primavera e trovarsi catapultato in Serie A diventa un viatico fortunato per affrontare questo tipo di esperienze”.

Perché a Udine non ha provato qualche cambio per sparigliare?
“Tutti siamo rimasti molto male dopo la sconfitta. I 75 minuti fino al gol dell’Udinese sono stati equilibrati. Poi prendi gol su punizione e il finale disturba. Non si è avuta la sensazione di riuscire ad essere pericolosi. Io avevo fatto tutti i cambi offensivi che potevo fare. Il campo ha detto che non siamo riusciti a cambiare direzione”.

Cosa deve fare la squadra per far segnare più gol a Krstovic?
“Non credo di dover pensare a questo. Il Lecce deve fare gol. Krstovic ha fatto 2 gol in 7 partite, non è un brutto dato. Il Lecce deve fare più gol”.

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Serie A

Venezia, Di Francesco: “Gli angoli ci hanno condizionati. Sul portiere decido domani. Oristanio…”

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Milan-Venezia, Di Francesco

Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Venezia-Atalanta. La sconfitta di Verona brucia ancora e c’è la voglia di rialzarsi.

I lagunari ospitano una squadra in salute e che viene dai 5 gol rifilati al Genoa prima della sosta. L’ultimo match in casa è stato vittorioso e il mister lo sa.

Venezia, le parole di Di Francesco

Come sono rientrati i Nazionali?

“Li abbiamo fatti recuperare per quanto possibile, senza carichi importanti. Farò le ultime valutazioni in serata. Non solo sono importanti quelli che giocano dall’inizio, ma anche chi subentra”.

L’Atalanta la conosciamo. Come si può fermare?

“L’Atalanta ha avuto alti e bassi. Alcune grandi prestazioni, altre meno importanti, ma è la squadra più aggressiva del campionato, credo che siano importanti i duelli individuali”.

venezia duncan

Fiorentina’s Alfred Duncan during italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs ACF Fiorentina (Archive portraits) at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, December 22, 2021 – Credit: Ettore Griffoni

Come sta Duncan?

E’ pronto per giocare. E’ un giocatore importante”.

I gol presi su palle inattive: avete lavorato anche su questo?

“Più li porti dalla tua parte, più aumenti il rischio. Questi episodi sugli angoli ci hanno condizionati. Quando ne concedi 12-13 chiaramente aumenta il rischio. Abbiamo preso il 50% “.

Bjarkason?

“Speriamo di recuperarlo alla prossima sosta”.

E’ possibile vedere Oristanio e Yeboah insieme?

“Assolutamente sì, ma serve anche equilibrio. Yeboah ha grande spunto e qualità. Il problema è che si è allenato pochissimo con noi, anche per conoscere bene i meccanismi di squadra”.

Atalanta, Gasperini

GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La sfida con Gasperini?

“E’ uno degli allenatori più evoluti, è uno di quelli che ho votato di più alla Panchina d’Oro, per farvi capire quanto apprezzi il suo lavoro. Ha dato continuità al suo lavoro”.

Retegui?

“Si vedeva anche a Genova che aveva qualità, dentro l’area è pericolosissimo. E’ maggiormente collaborativo anche con i compagni nello sviluppo”.

Sul portiere: perché ne porta sempre 4? Può dare una opportunità dopo lo scarso periodo di forma di Joronen?

“E’ un grandissimo professionista, si allena sempre al massimo. Domani devo decidere, sto facendo delle valutazioni giocherà o lui o Stankovic. Sull’altra domanda: io porto sempre più ragazzi che posso per farli sentire partecipativi”.

di francesco

Joel Pohjanpalo ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La squadra è arrabbiata?

“C’è rammarico, perché la squadra si è allenata veramente bene. Ci sono delle cose da migliorare e i ragazzi hanno il desiderio di raddrizzare quelle partite dove avremmo meritato di più, a partire da domani e partendo da un presupposto: dalla prestazione. Ci siamo fatti male da soli, è una cosa da evitare il più possibile”.

Zampano sta bene? I tifosi comunque ci credono.

“Sui tifosi: sono stato ad un fan club, ho sentito grande calore, sta a noi ora trascinare i tifosi. Su Zampano: aveva avuto un problemino in rifinitura dopo il Verona, lo avevo lasciato fuori perché non ero riuscito a valutarlo”.

Haps?

“L’unico allenamento che ha fatto con noi è stato oggi. Gol in Nazionale? Gli tirerò le orecchie (ride, n.d.r.)”.

Queste le parole di Eusebio Di Francesco, tecnico del Venezia.

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Serie A

Juventus, i convocati per la Lazio: out in 6

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Juventus-Cagliari, Thiago Motta

Thiago Motta ha diramato la lista dei convocati per il match casalingo della Juventus contro la Lazio. Come annunciato, out Koopmeiners e Nico tra gli altri.

L’allenatore bianconero si prepara alla sfida contro la Lazio di Baroni con qualche infortunio di troppo. I sostituti sono pronti a dare il meglio per continuare la striscia positiva.

Juventus, i convocati di Thiago Motta

Ecco la lista degli uomini scelti per la sfida di questa sera all’Allianz Stadium:

Juventus convocati

Oltre allo squalificato Conceicao, non saranno della partita il centrocampista Koopmeiners e l’attaccante argentino Nico Gonzalez. Da segnalare anche la presenza di Azdic e il suo probabile impiego al posto dell’ex Atalanta.

Per la prima volta sarà assente anche Bremer dopo l’intervento al legamento crociato in seguito all’infortunio rimediato durante la sfida con il Lipsia. Assente anche Weston McKennie che non ha ancora recuperato dall’affaticamento muscolare. Sempre indisponibile Milik.

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