Serie A
E’ il giorno di Ronaldo!
Tutto pronto per il Ronaldo day:
Si parte alle 9,50 In gran segreto Cristiano Ronaldo è stato in visita prima alla Continassa e ora è arrivato all’Allianz Stadium.
Primo bagno di folla per CR7. Primi selfie, primi autografi e primi cori.



Ore 11,00 iniziano le visite mediche


ore14.50 Sono terminate da poco le visite di Cristiano Ronaldo.
Ore 15,40 Cristiano Ronaldo ha lasciato il J Medical e si muove verso la Continassa.
Ore 16,00 Cristiano Ronaldo raggiunge la sede della Juventus, attesa per la presentazione che avrà inizio alle 18.30
Ore 17,00 Dopo essere stato in sede, Cristiano Ronaldo ha raggiunto il nuovo centro d’allenamento della Continassa, dove ha incontrato per la prima volta i suoi nuovi compagni e Massimiliano Allegri.
Ore 18,15 Ronaldo torna all’Allianz Stadium,lo attende la prima conferenza stampa da giocatore della Juventus. Nella sala Gianni e Umberto Agnelli dell’Allianz Stadium, CR7 risponderà alle domande dei tantissimi cronisti, ben 300, arrivati da ogni parte del mondo
Ore 18,30 Cristiano Ronaldo parla per la prima volta come calciatore della Juventus.Parlerà anche Fabio Paratici, presente accanto a Ronaldo.


La sua decisione era stata presa da tempo. I suoi compagni ed amici gli avevano sempre detto che sarebbe stato un club giusto per lui. E’ un passo importante per la sua carriera. Il miglior club italiano, grande allenatore e grande presindete con mentalità vincente. E’ stata una decisione facile.
A lui piace pensare al presente. Il presente è chiaro, è ancora giovane e vuole giocare a calcio. Gli sono sempre piaciute le sfide. La sua è stata una carriera da sogno, non ci avrebbe mai sperato. Ora è pronto per questa sfida. E’ tranquillo e molto fiducioso, le cose andranno bene come negli altri club.
Non è triste, questa è una grande sfida per la sua carriera. Altri alla sua età scelgono altri posti con tutto il rispetto. Lui ha fatto una scelta diversa, ringraziia la Juve per avergli dato questa opportunità. Nazionale? Non si ritirerà mai, non gli volterà mai le spalle.
Come ha detto prima al Madrid è stata una storia brillante. Questa però è una nuova tappa della sua vita. Ringrazia i fan del Real Madrid. Non vedo l’ora di giocare, è motivato e concentrato. Vuole dimostrare agli italiani che è un giocatore importante anche se non devo dimostrare niente a nessuno. I numeri sono li, ora vuole una nuova sfida. Dopo Manchester e Madrid vuole lasciare il segno anche nella storia della Juve. La fortuna un po’ aiuta ma uno se la deve anche cercare.
Come ha già detto gli piacciono molto le sfide, è un campionato tattico ma gli piace sperimentare e cercare altre cose. Non sarà facile ma nella sua carriera nulla è mai stato facile. Spera di avere fortuna ma è molto fiducioso. Ha fiducia nei suoi compagni e nella Juve. Daràsicuramente il meglio. Sa che è una sfida difficile ma sarà preparato.
Tutte le squadre vogliono vincere la Champions. Lotteranno per tutti i trofei, anche la Champions. La competizione può essere pesante ma devono stare tranquilli ed essere concentrati. E’ difficile vincere la Champions ma lui può aiutare. Le finali sono sempre un’incognita, bisogna lasciar andare le cose.
La standing ovation è stata spettacolare. Ringrazia per il modo in cui i tifosi della Juve lo hanno accolto. Ringrazia tutti.
PARATICI – I messaggi che gli sono arrivati sono soprattutto quelli dei loro giocatori. Sono tutti entusiasti, è un passo importante per alzare l’asticella. loro e i calciatori sono tutti felici. Sono quelli che hanno mandato più messaggi.
ANCORA RONALDO – In finale di Champions non aveva ancora deciso nulla. Ringrazia il presidente e tutto il club per aver pensato a lui. La forma non è importante, lui sta bene emozionalmente e fisicamente. Per questo la forma del trasferimento lo rende orgoglioso. Arrivare qua è una grande motivazione. E’ diverso dagli altri, qualcuno a 32, 33 anni pensa che la sua carriera sia finita. Ma lui è diverso e la sua carriera non è finita. E’ emozionato per avere 22…scusa 33 anni.Quella della Juve è stata l’unica offerta di questa estate (ride).
Ha conosciuto Allegri, inizierò ad allenarsi il 30, vuole debuttare subito.
Lo Sporting è una squadra a cui tiene molto ma ora vuole trionfare con la Juve. Non sta qui in ferie, vuole sorprendere tutti una volta in più, è sicuro che tutto andrà bene.
Pallone d’Oro. Pensava di vincerne uno magari, forse due, di sicuro non cinque. Vuole essere sempre il migliore, magari potrebbe vincerlo anche qua ma non è una cosa che gli toglie il sonno. Le cose accadono naturalmente. Ha vinto a Manchester e Madrid può farlo anche qua.
La Juve per lui è un passo avanti nella sua carriera. E’ onorato perché la Juve ha pensato a LUI. VUOLE portare questa squadra ad un livello ancora più alto.
Come hA già detto in precedenza questa è una grande sfida per la sua vita. Vuole essere un esempio dentro e fuori dal campo. Vuole aiutare i giovani ed essere d’aiuto. Sarà un momento molto bello della sua carriera. Ha firmato per 4 stagioni e spera di dare molte gioie ai suoi tifosi.
Non ha parlato con Ancelotti. Gli è piaciuto lavorare con lui. Quando si incontreranno entrambi vorranno vincere. Lo porta nel cuore per questo sarà bello incontrarlo.
Non ha rivalità con altri giocatori. Non è la sua etica né il suo modo di vivere. Cercheranno di vincere tutte le partite. Questa è la loro grande sfida. E’ una sfida molto bella. tutti parlano della rivalità con Messi ma ognuno difende i suoi colori, ognuno lotta per la sua maglia, lui farò lo stesso. Vedremo chi sarà il migliore
Benatia? gli ha dato un po’ di botte. E’ un grande difensore, un grande giocatore. Al mondiale si sono un pò picchiati, sarà interessante giocarci insieme e averlo come compagno. E’ un eccellente giocatore
Si sente benissimo. Questa è una sfida nuova e dura. Giocare in Italia non è facile ma è pronto. Saranno pronti tutti insieme. L’età non conta perché si sente bene e motivato. Cercherà di fare del suo meglio. Non vede l’ora di iniziare.
Anche in questa conferenza stampa CR7 mostra ancora una volta che davvero è il giocatore più forte al mondo,deciso e motivato è venuto alla Juventus perchè vuole dimostrare che lui è davvero il migliore e non vinceva solo perchè stava nel Real Madrid.
Riparte con un’altra sfida, con le idee chiare,vuole vincere con la Juventus e i Bianconeri con lui,magari alzando quella coppa dalle grandi orecchie.
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Serie A
Roma-Genoa, le formazioni ufficiali
A pochi minuti dal fischio d’inizio di Roma-Genoa, sono state diramate le formazioni ufficiali che scenderanno in campo all’Olimpico alle 20:45.
Alle 20:45 andrà in scena Roma–Genoa, ultima partita di questo 2025 di Serie A. I giallorossi, reduci dalla sconfitta contro la Juventus, vogliono i tre punti per superare nuovamente i bianconeri e riprendersi il quarto posto.
Dall’altra parte ci sarà però un Genoa pronto a battagliare. La squadra rossoblù, guidata da Daniele De Rossi, al ritorno all’Olimpico da avversario, ha cambiato marcia nelle ultime settimane. Dopo il ko contro l’Atalanta, il Grifone va a caccia di punti pesanti per allungare sulla zona retrocessione e dare continuità a un percorso di crescita che ha ridato fiducia all’ambiente.

GRATTACAPI PER GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma-Genoa, le formazioni ufficiali
Roma (3-4-2-1): Svilar; Mancini, Ziolkowski, Hermoso; Celik, Cristante (C), Koné, Wesley; Soulé, Dybala; Ferguson.
Genoa (3-5-2): Sommariva; Ostigaard, Otoa, Vásquez; Norton-Cuffy, Malinovskyi, Frendrup, Ellertsson, Martín; Ekuban, Vitinha.

Serie A
Lazio, Ezio Simonelli: “Ci vuole rispetto per la classe arbitrale”
La Lazio ha pareggiato 1-1 in questa giornata di Serie A contro l’Udinese e non sono mancate le proteste.
Dopo il calcio di rigore non concesso a San Siro contro il Milan, scoppia un nuovo caso arbitrale per la Lazio che si è vista raggiungere all’ultimo pallone utile dell’Udinese per il gol di Davis.
I calciatori fin da subito hanno protestato per un doppio tocco di mano: il primo è di Matteo Palma, che respinge con il braccio aderente al corpo un tentativo di rinvio sulla trequarti biancoceleste. Lì inizia l’azione che porta al gol di Davis.
Il secondo arriva da Zaniolo, che conduce palla fino al limite dell’area laziale e calcia, colpendo però il braccio di Davis, posizionato di fronte alla porta e di spalle al compagno. Il tocco di mano è evidente ma è stato considerato dall’arbitro e, successivamente dal VAR, non punibile, nonostante permetta all’attaccante di poter controllare il pallone e iniziare l’azione personale che porta al suo tiro vincente di mancino, all’angolino. Ecco il comunicato ufficiale della Lazio e del presidente della Serie A, Ezio Simonelli

MATTEO CANCELLIERI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, il comunicato ufficiale del club
“Nel rispetto del lavoro e dell’impegno della classe arbitrale, continuiamo a registrare con crescente amarezza una serie di errori sempre a nostro sfavore, ripetuti e difficili da comprendere. La S.S. Lazio chiede rispetto, uniformità di giudizio e maggiore attenzione: episodi che stanno incidendo in modo evidente sul lavoro della squadra e sull’equità della competizione, generando rilevanti danni economici al Club e ledendo profondamente la passione, l’impegno e i sacrifici di una tifoseria che sostiene questi colori, in ogni stadio e in ogni contesto”
Serie A, la risposta della lega e di Simonelli
“Risponderemo come a tutte le comunicazioni di vario tipo che giungono dai club, Pec o non Pec, dopo averle analizzate nelle sedi inopportune. Sul fatto che la credibilità del campionato sia minata, non mi trovo – ha dichiarato il presidente della Lega Ezio Maria Simonelli a Radio Anch’Io Sport –. Ci vuole rispetto per la classe arbitrale che svolge un ruolo delicato».
«Non è mio compito quello di dissertare sui fatti tecnici. Ieri sera ho avuto modo di sentire il designatore Rocchi per gli auguri di buon anno e mi ha anticipato che domani sera su Open Var verrà data un’ampia e dettagliata spiegazione sul gol contestato dalla Lazio. Da presidente di Lega, non posso che confermare la totale fiducia nell’operato della classe arbitrale: metterla in dubbio mina fortemente, questo sì, la credibilità del sistema e non è tollerabile».
«Ci può stare che un club si senta danneggiato da alcuni episodi, ma come sappiamo gli errori arbitrali fanno parte del gioco del calcio così come gli errori degli attaccanti, dei difensori e dei portieri e come tali vanno accettati senza pregiudizi. Se poi si ritiene, come scritto nella lettera, che si tratta di “una sequenza di episodi che, per frequenza, natura e impatto, non è più archiviabile come casualità” allora il discorso è diverso. Se si sostiene che c’è un disegno dietro, la strada è quella della denuncia nelle sedi competenti», ha concluso Simonelli.
Serie A
Roma-Genoa, il ritorno a casa di De Rossi
Stasera all’Olimpico andrà in scena una sfida che potremmo definire “fratricida”: Roma-Genoa, con i rossoblù guidati dall’ex capitano giallorosso.
Roma-Genoa, sia per ragioni sentimentali – la piazza giallorossa ama e amerà sempre Daniele De Rossi – che per ragioni di forma avversaria, è una partita da non sottovalutare.
Vale la pena evidenziare che la squadra ospite, da quando si è seduto in panchina l’ex capitano della Roma, ha macinato gol, diventando la squadra che ne ha segnati di più ultimamente.
Una statistica, questa, che si aggiunge ai giocatori di valore nella rosa rossoblù e agli infortuni e le assenze di peso nella rosa giallorossa, a partire da Ndicka sempre sul fronte della Coppa d’Africa fino a Pellegrini e Dovbyk, ancora indisponibile.
Roma-Genoa, giallorossi calanti in classifica
La classifica iniziare a preoccupare un po’, visto che la Roma è scivolata al quinto posto subito sotto la Juventus che ha recentemente vinto contro il Pisa.
L’obiettivo? Cercare sempre di tenere un piede in Champions League, malgrado la rosa corta, un Dybala fuoriclasse ma spesso fuori uso e un mercato invernale del quale Gian Piero Gasperini non si fida affatto, come dichiarato in conferenza stampa alla vigilia della sfida.
Insomma: guai ad abbassare la guardia. Anzi: come ha detto lo stesso allenatore della Roma, tocca “raschiare il fondo del barile” per valorizzare tutti gli uomini e le energie in campo. Ben sapendo che nessuna partita è facile, tantomeno quella contro un Genoa molto realizzativo.
Come andrà? All’Olimpico l’ardua sentenza.
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