Il tecnico dell’Empoli, durante la pausa delle nazionali, ha rilasciato delle dichiarazioni sulla sua esperienza ad Empoli. Leggi con noi le parole di D’Aversa.
Il tecnico dei toscani ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport. In particolare, soffermandosi sull’episodio con Henry e al progetto giovani dell’Empoli.
Il progetto Empoli.
“Sono contento del lavoro che stiamo facendo con un club che davvero crede nei giovani e che ha sempre fatto un progetto chiaro e radicato nella sua zona. Qui i ragazzi possono sbagliare e continuano a giocare. La famiglia Corsi è sempre molto onesta coi tifosi e loro apprezzano quest’idea di calcio”.
Il rapporto con i giovani.
“Io amo lavorare con i giovani, sono felice di aver contribuito alla crescita di giocatori come Bastoni e Kulusevski e spero che presto tocchi a Fazzini, Seghetti, Marianucci, Tosto e altri ancora partire da Empoli e finire in una grande squadra”.
Il sostegno della famiglia sull’episodio con Henry.
“Rientrare in casa e guardare in faccia i miei figli, che erano allo stadio. Mia moglie Claudia è stata fondamentale in tutto e ha fatto crescere i ragazzi con principi e valori importanti. Sono stati bravi a starmi vicino e a comprendere che si era trattato di un errore. Quello è un gesto che non mi appartiene, chi mi conosce lo sa. Io dovevo solo riconoscere l’errore, chiedere scusa e riabilitarmi comportandomi come avevo sempre fatto prima”.
Aggiornato al 15/11/2024 9:05
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