Il tecnico dell’Empoli, Roberto D’Aversa, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata trasferta di Lecce contro la squadra di Gotti.
Dopo la prima vittoria casalinga della stagione, l’Empoli si prepara alla difficile gara esterna contro il Lecce di Gotti. A presentare il match alla vigilia ci ha pensato l’allenatore del club toscano, Roberto D’Aversa.
L’Empoli si trova all’undicesimo posto in classifica con 11 punti collezionati grazie a tre vittorie e quattro pareggi in undici giornate.
Che partita si aspetta e che Lecce si aspetta domani?
“Il Lecce in casa ha vinto tanti scontri diretti, è un ambiente che spinge molto. Questa partita è importante, dobbiamo essere bravi a scemare la spinta dell’entusiasmo e lo dobbiamo fare facendo la nostra partita al meglio fisicamente e mentalmente”.
Questa gara è una partita da ex in una piazza che l’ha vista protagonista. Come vive il ritorno?
“Dopo quello che è successo sono rimasto a vivere a Lecce, vuoi perché i bambini andavano a scuola vuoi perché avevamo tanti amici. Mi farà piacere rivedere tante persone, anche all’interno del club. Non posso dimenticare le emozioni che ho vissuto in quello stadio, come quando ribaltammo contro la Lazio e il Milan. Detto questo, è chiaro che sono l’allenatore dell’Empoli ed è giusto che andiamo giù ragionando sul fatto che si tratta di una sfida importante”.
Come sta vedendo Haas?
“Io devo dire che dal primo giorno ci sono tanti giocatori che hanno cambiato le gerarchie. Un giocatore mi piace conoscerlo e allenarlo, e poi traggo le mie considerazioni. Lui è sempre uno che va a duecento all’ora e alza il morale, quello che sta avendo non è nulla di regalato. Quello che sta facendo lo sta facendo perché lo merita e per quello che da”.
Queste partite prossime sono un crocevia?
“Dobbiamo ragionare sulla nostra situazione ma rimanendo concentrati su questa. Dobbiamo recuperare energie, soprattutto dal punto di vista mentale. Adesso dobbiamo solo ragionare sulla partita di domani, ma non si definisce nulla domani. Siamo ancora lontani dall’obiettivo”.
Il Lecce ha avuto due giorni in più di riposo. Che ne dice?
“Oggi come oggi quando escono i calendari non è possibile accontentare tutti. Non siamo stati fortunati ma dobbiamo pensare a su quello su cui possiamo incidere. Certamente due giorni in meno ti pone nel preparare la partita più rapidamente”.
La fase difensiva quanta soddisfazione le dà?
“Quando funziona il collettivo si evidenzia anche il singolo. Questo aspetto è molto importante, non solo per noi che ci dobbiamo salvare. Spesso le migliori difese sono quelle che vincono, di solito la differenza reti rispecchia la posizione di classifica. Questo aspetto lo curano tutti i giocatori, quello che dobbiamo migliorare è porre la stessa determinazione in fase difensiva anche in quella conclusiva. A volte c’è il portiere, a volte ci sono i centimetri, ma per me la fortuna non esiste. Dobbiamo solo migliorare questo aspetto. Sul numero dei gol fatti bisogna migliorare molto, ma non parlo solo degli attaccanti. Vorrei che i ragazzi sapessero determinare di più davanti, dove ti capita devi essere più determinato”.
Che tipo di atteggiamento ha il Lecce?
“Il Lecce ha cambiato il sistema di gioco e atteggiamento, anche se ha un atteggiamento forse diverso tra fuori o in casa. Si difendono 4-5-1, sono compatti, noi dobbiamo ragionare sui loro pregi e cercare di evidenziare quei difetti che ci mostreranno. Hanno giocatori di gamba, dobbiamo essere lucidi, tecnicamente validi e bravi a vincere i duelli”.
Aggiornato al 07/11/2024 13:20
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