Serie A
Empoli-Fiorentina: probabili formazioni e dove vederla
Empoli-Fiorentina, dopo due anni torna nella massima serie il derby toscano molto sentito da ambo le parti, il club del capoluogo toscano sfida la sua piccola provincia in una sfida tutta da gustare.
La Fiorentina arriva a questo importante derby con 6 punti nelle ultime quattro giornate, frutto di due vittorie e due sconfitte. Tra i successi, ricordiamo il clamoroso e rocambolesco 4-3 della scorsa giornata maturato contro il Milan in una sfida non adatta ai deboli di cuore. L’Empoli invece nelle ultime quattro gare ha racimolato solo 4 punti, frutto di un pareggio, una vittoria e due sconfitte, patite quest’ultime contro Inter e Verona. Sono solo 5 i punti che separano in classifica la Viola dall’Empoli, un motivo in più per non perdere questa sfida. Occhi puntati sul campo quindi, può succedere di tutto, soprattutto in un derby.
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Qui Empoli
I toscani di provincia non vincono da due giornate, prima del pari col Genoa e della sconfitta contro il Verona c’era stata la vittoria di Sassuolo, maturata in rimonta nei minuti finali. Mister Andreazzoli non ha dubbi in attacco, dove Henderson agirà alle spalle di Di Francesco, favorito su Cutrone. A centrocampo agiranno Haas, Ricci e Bandinelli. Davanti a Vicario giocheranno Stojanovic, Luperto, Romagnoli e Marchizza. La squadra empolese stazione in una zona tranquilla della classifica, con 7 punti sulla zona calda ma ha necessariamente bisogno di almeno un punto per evitare di essere risucchiata in basso. Quindi certamente in casa contro la Viola l’Empoli spenderà tutte le energie a disposizione per cercare un clamoroso successo contro un avversario in gran forma.
Qui Fiorentina
La Fiorentina è tornata al successo contro il Milan dopo lo stop contro la Juventus. La vittoria in casa contro i rossoneri ha fatto certamente più morale che classifica, un successo rocambolesco in un match in discussione fino all’ultimo. Contro l’Empoli Italiano ha scelto di schierare il 4-3-3 con il ritorno, dopo la squalifica, di Milenkovic e Martinez Quarta. Duncan, Torreira e Castrovilli sono favoriti, due conferme su tre tra i titolari, a centrocampo. In difesa ci saranno anche Odriozola e Biraghi mentre in attacco sarà confermato il collaudato trio Gonazalez, preferito dall’inizio a Callejon, e Saponara con la Viola che vuole creare una striscia di risultati utili positivi andando a vincere in provincia contro l’Empoli che, da matricola, sta facendo davvero bene in quest’avvio di campionato.
Probabili formazioni
Empoli (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Luperto, Romagnoli, Marchizza; Haas, Ricci, Bandinelli; Henderson; Di Francesco, Pinamonti. Allenatore: Andreazzoli.
Fiorentina (4-3-3): Terracciano; Odriozola, Milenkovic, Martinez Quarta, Biraghi; Duncan, Torreira, Castrovilli; Gonzalez, Vlahovic, Saponara. Allenatore: Italiano.
I precedenti
Sono 11 i precedenti al Castellani tra l’Empoli e la Viola, col bilancio che sorride agli ospiti con 5 vittorie, 3 pareggi e tre sconfitte. Sono tanti i match amarcord tra il capoluogo e la provincia, come per esempio quello del campionato 1998/99 che terminò 0-3 con la terza marcatura messa a segno da o’Animal Edmundo. In tempi più recenti le due compagini si affrontarono nel 2019, quando l’Empoli retrocesse dopo solo un campionato nella massima serie e tuttavia vinse quella sfida per 1-0, rete di Farias e questo è il precedente più recente. Come finirà stavolta? Si sa, il pallone è rotondo …
Dove vederla
Il match del Castellani che si giocherà sabato 27 novembre alle ore 15 è un’esclusiva DAZN.
Potrete inoltre seguire l’incontro sulla pagina Facebook La Serie A nel pallone.
Serie A
Juventus, Spalletti rinnova fino al 2028? Trattativa in corso: i dettagli
Luciano Spalletti ha iniziato bene la priorio avventura alla Juventus e, i bianconeri, sono già convinti dell’operato del mister.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, si starebbe lavorando per raggiungere il rinnovo sino al 2028 del tecnico toscano. Ricordiamo, il patto iniziale era di un contratto in scadenza a fine stagione, con prolungamento automatico in caso di qualificazione in Champions League.
Tuttavia, l’idea è quella di anticipare i tempi e trovare un accordo che soddisfi tutte le parti. La Juventus ha bisogno di una figura capace, esperta ed autorevole e Luciano Spalletti è il nome adatto.

LA GRINTA DI JONATHAN DAVID ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, i numeri di Spalletti
In 11 panchine ha vinto 7 partite, ne ha pareggiate 3 e ne ha persa una. 9 reti subite e 19 siglate, numeri che hanno permesso ai bianconeri di rialzarsi in classifica e di tornare in carreggiata.
Un rinnovo che, per quanto mostrato sino ad oggi, sarebbe assolutamente meritato. Con il mercato di gennaio alle porte potrebbe anche arrivare un attaccante, dato il rendimento in ripresa ma comunque non sufficiente di Openda e David.
Serie A
Napoli, Manna: “Højlund è estremamente importante. Lang? Ci aspettiamo di più”
Il direttore sportivo del Napoli, Giovanni Manna, ha avuto modo di esprimersi ai microfoni del Corriere dello Sport. Ecco le parole del ds.
Giovanni Manna, ds degli azzurri, ha annunciato che i campioni d’Italia interverranno sul mercato di gennaio nonostante le limitazioni:
“Per inserire un calciatore bisogna fare spazio nella rosa a livello economico. Per noi è un paradosso, per il patrimonio netto e la solidità che abbiamo. Il presidente e l’ad Chiavelli ci stanno lavorando, siamo fiduciosi: sono loro ad aver portato il club a certi livelli. Vorremmo premiare il lavoro di Conte e dei giocatori migliorando il livello della squadra senza rompere gli equilibri: non so se ci riusciremo, ma ci proveremo. Gennaio è sempre rischioso, l’anno scorso abbiamo venduto il calciatore più importante e forse non l’abbiamo ancora sostituito all’altezza“.
Su Lorenzo Lucca, invece:
“In carriera è sempre stato un diesel: a Napoli ci sono le condizioni di fare bene perché il gruppo è davvero una famiglia, l’allenatore è top, lo staff è top e persone a supporto come Oriali sempre presenti. Non riuscire vuol dire che forse non ci stai mettendo tutto, Lorenzo lo sa. La maglia del Napoli va conquistata tutti i giorni, bisogna meritare tutti i giorni di stare in un gruppo così se ambisci a vincere: c’è chi lo capisce subito e chi ha bisogno di più tempo“.
Sulla possibilità di un addio dopo soli sei mesi:
“Bisogna provare a migliorare la squadra e non peggiorarla, ma gli scenari sono tutti aperti. Vediamo, anche perché dovendo operare a saldo zero dobbiamo essere attenti a ogni eventuale opportunità. Lo scambio di prestiti con la Roma tra Lucca e Dovbyk al momento non è una strada percorribile“.
Chi è grande protagonista di questa prima parte di stagione è sicuramente Rasmus Hojlund:
“Abbiamo fatto di tutto per prenderlo. C’erano anche altre squadre con blasone storico più alto, ma la sua volontà è stata determinante: questa cosa ci rende orgogliosi. In questo momento siamo appetibili e lo riscontro anche nelle trattative: hai Conte, una squadra che ha vinto e giocatori importanti. La qualità della vita in città, poi, incide. Non avevamo dubbi, a prescindere dai tempi di inserimento. Rasmus è determinante per i numeri e soprattutto per come cresce e recepisce gli input dell’allenatore. Questo fa la differenza. C’è un obbligo di riscatto in caso di Champions con un diritto. Il giocatore si considera del Napoli e il Napoli lo considera estremamente importante“.
Manna ha parlato anche degli infortunati, con Anguissa e Gilmour pronti a tornare:
“Sono più vicini“. Più lunghi i tempi, invece, per De Bruyne e Lukaku: “Sono un punto di domanda: quindi, vorremmo alzare la qualità soprattutto nel reparto offensivo. Stiamo facendo valutazioni. L’infortunio di Lukaku all’ultima amichevole del 14 agosto è stato quasi un segnale, però abbiamo reagito come reagiscono i grandi uomini. De Bruyne tornerà a Napoli dopo la metà di gennaio per iniziare la fase di riatletizzazione. I tempi di recupero? Non sarebbe corretto indicarli: con Romelu avevamo un’idea, ma poi bisogna capire come reagisce il fisico anche a una certa età. In questo momento operiamo come se non ci fossero“.

Rasmus Hojlund e David Neres ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Manna su Lang: “ci aspettiamo di più”
Giovanni Manna ha parlato anche dei primi mesi di Noa Lang in maglia Napoli:
“Arriva da una realtà diversa e ci ha messo un po’ di tempo, ma ha giocato buone partite. Ci aspettiamo e vogliamo di più da lui, ma non abbiamo preso decisioni a priori: i giocatori devono essere contenti e coinvolti, e credere in quello che stanno facendo. Il gruppo viene prima del singolo: se lo capiscono è bene, altrimenti faremo scelte legate al momento“.
Sui rinnovi, invece:
“Anguissa e Rrahmani stanno discutendo da tempo. Ognuno ha delle esigenze, ma vogliamo sicuramente continuare con loro: possono rappresentare la centralità del Napoli intorno a cui costruire e ringiovanire. Anche Spinazzola e Juan Jesus sono in scadenza: affronteremo questi discorsi da marzo“.
“Conte il miglior allenatore d’Italia. Inter la più forte”
Giovanni Manna ha fatto un bilancio dell’anno del Napoli:
“Il 2025 è stato un anno magnifico per i risultati, ma molto dispendioso per energia e sacrificio. Lo Scudetto inaspettato e la Supercoppa sono il frutto di un grande lavoro da riconoscere soprattutto alla squadra e a Conte, il miglior allenatore d’Italia“.
Il direttore sportivo non vede gli azzurri strafavoriti per lo Scudetto:
“Non sono d’accordo quando si dice che il Napoli è strafavorito per lo Scudetto, e non perché vogliamo scaricare pressioni o spostarle su altri: è un dato oggettivo. Vengo da una realtà completamente diversa ed è chiaro che ci sono gap strutturali, ma noi li colmiamo con questi valori che in pochi hanno e che non sempre bastano. Nello scorso mercato estivo bisognava colmare i vuoti numerici in rosa e De Laurentiis non si è tirato indietro. Il nuovo obiettivo è alzare la qualità ogni anno. Aumentando la rosa è cresciuto il monte stipendi, ma i ricavi sono diversi rispetto ai club del Nord: stadi diversi, patrimoni diversi. Non è una lotta pari: c’è un gap strutturale e storico e questa ricchezza ce la siamo creata. Qui ci sono enorme cultura del lavoro, dedizione e voglia di migliorarsi: ognuno fa più cose per il bene del Napoli“.
Infine, un commento sulla Serie A e gli equilibri del campionato:
“La Serie A è un campionato dove tutti possono perdere con tutti e non c’è ancora un favorito. Il Milan è attrezzato, ha un sola competizione e un grande allenatore come Allegri. Anche la Roma ha un grande allenatore. La Juve ha Spalletti, un altro grande, e ha investito tanto. E poi c’è l’Inter: per me rimane la più forte, perché lo dice la storia e perché ha anche ringiovanito“.
Serie A
Fiorentina, Dodô non parte: occhio al futuro di Comuzzo
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la Fiorentina potrebbe sacrificare Comuzzo e tenere almeno fino a giugno Dodô.
La Fiorentina a gennaio ha intenzione di rinforzarsi e, tra i sacrificati, potrebbe rientrare il nome di Comuzzo. Cercato la scorsa estate dall’Al-Hilal, disposto ad offrire 40 milioni di euro e dall’Atalanta con una proposta da 25 milioni di euro.
Dodô dovrebbe invece rimanere, nonostante il contratto in scadenza nel 2027 e le incomprensioni con la dirigenza. Per quanto riguarda il rinnovo, non sembrano esserci aggiornamenti.
La scorsa stagione l’esterno brasiliano ha realizzato 5 assist in 46 presenze. Quest’anno non vanta le stesse cifre, ma sta dando lo stesso un buon contributo (se consideriamo anche il contesto): 24 partite, 1 gol e 2 assist.

LA GRINTA DI MOISE KEAN IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, da Samardžić a Brescianini: i nomi a centrocampo
Alcuni obiettivi della viola per il centrocampo corrispondono ai nomi di Lazar Samardžić e di Marco Brescianini. I due giocatori sono richiestissimi e non stanno trovando lo giusto spazio a Bergamo, dunque la logica conseguenza sarebbe una cessione.
Il centrocampista serbo conta 3 reti e 2 assist in 19 partite (671 minuti totali), mentre l’ex Frosinone solo 218 minuti disputati in 11 partite ed un gol. Seguiranno aggiornamenti nelle prossime settimane, ma quel che è certo è che il mercato dei viola sarà molto movimentato.
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