Serie A
Empoli, imperativo fare squadra
Dopo il pesante stop per 0-3 al “Castellani” con l’Inter, l’Empoli cerca di ricomporre i cocci e Paolo Zanetti lancia la carica.
Empoli, Zanetti alla carica
Un pareggio con il Milan e tre battute d’arresto con Atalanta, Cremonese e Inter. Ci sono almeno tre motivi per i quali l’Empoli se ne vuole stare per un po’ alla larga dalla Lombardia da cui è tornato con un punto soltanto nelle ultime quattro gare.
Il tecnico Paolo Zanetti è uomo di calcio navigato. Ed è ben conscio che, nel mondo della sfera di cuoio, piangere sul latte versato è l’ultima cosa da fare.
C’è un fattore a suo avviso chiave che lui proprio vuole vedere stabilmente ed è racchiuso in tre parole: concetto di squadra.
“Se arriveremo alla salvezza- afferma guardando bene la classifica e poi decidendo di non emarginare il periodo ipotetico – ci arriveremo per un concetto di squadra. E mi preoccupo quando questo concetto manca, contro la Cremonese non lo avevo visto, con l’Inter non è mancato“.
C’è, insomma, ma non può dimorare in casa Empoli a corrente alternata. Altrimenti la classifica si fa gemente. “Siamo sempre stati distanti dalla zona retrocessione – prosegue- e questo ha fatto sembrare scontato il nostro obiettivo. Ma anche se vediamo tutto nero abbiamo sei punti di vantaggio”.
Margine color sicurezza? Niente affatto perché alla chiusura del sipario del campionato mancano sette atti. E Zanetti lo sa. Il proclama al suo collettivo gli esce quindi alla fine quasi come corollario: ” dobbiamo essere lucidi nel fare punti nelle gare che contano“. Tutte, ma lui ha nel mirino in modo particolare i match con Sassuolo, Bologna, Salernitana e Sampdoria.
Serie A
Hellas Verona, Belahyane ubriaca tutti: il dato curioso
L’Hellas Verona sembra aver trovato un vero e propio gioiello. Reda Belahyane ha disputato un inizio di stagione importante, attirando l’attenzione delle big.
Tra le tante caratteristiche fuori dal comune del giocatore marocchino, ce n’è una in particolare che lo rende uno dei migliori in Italia. Ecco di che cosa si tratta.
Hellas Verona, Belahyane re del dribbling: solo 2 meglio di lui
Dopo 12 giornate le statistiche parlano chiaro: di dribblatori puri in Italia ne restano pochi. Quelli più bravi però, possiedono un’abilità capace di spezzare il ritmo delle partite e magari anche di ribaltare il risultato.
Non a caso in questa speciale classifica dei dribbling riusciti è presente il rossonero Leao con 24 ma ls sorprese più eclatante è il primo posto di Gaetano Oristanio con 26, seguito da Nico Paz (a pari merito col portoghese).
In terza posizione però ecco che spunta Belahyane dell’Hellas Verona che, a pari merito con Dodò della Fiorentina, conta ben 21 giocate vincenti. Osservandolo in azione, in effetti, si nota questa sua propensione al dribbiling anche se talvolta non gli riesce.
Quando però la giocata va nella direzione giusta ecco che l’azione si trasforma da difensiva in offensiva e crea una superiorità numerica capace di portare talvolta al gol. Il Milan in primis ha messo nel mirino il giocatore, ma anche diverse big europee stanno osservando le sue prestazioni. Già a gennaio ci saranno delle novità.
Serie A
Fiorentina, Dodò momento d’oro: arriva la chiamata
Nella Fiorentina che sta veleggiando nelle posizioni prestigiose della classifica spicca il rendimento di Dodò, finalmente a pieno regime dopo l’infortunio della scorsa stagione.
Non è passato inosservato neanche in Brasile l’avvio di stagione di Dodò: per il difensore viola è arrivata oggi la prima convocazione con la nazionale verdeoro.
L’ammonizione di Vanderson contro il Venezuela e la successiva squalifica hanno indotto il ct del Brasile Dorival Junior a convocare il terzino di Palladino, che aveva ricevuto il mese scorso la preconvocazione ma poi non era stato chiamato in prima battuta. Stamattina Dodò è volato alla volta del Brasile dove sarà nella lista nella sfida che nella notte italiana di mercoledì vedrà il team cinque volte Campione del Mondo contro l’Uruguay, una partita fondamentale per le qualificazioni ai prossimi Mondiali.
Serie A
Lecce a lavoro: febbre e nazionali assenti dei giocatori
Lecce, il neo allenatore Giampaolo si è subito dato da fare. Ma in allenamento non solo out i calciatori impegnati in Nazionale ma anche qualcuno per influenza.
Assenti Bonifazi, Daka, Dorgu, Gaspar, Krstović, McJannet, Rafia e Ramadani.
Fermo il portiere Wladimiro Falcone per un leggero stato febbrile.
Anche Berisha assente ma potrebbe recuperare per la trasferta di Venezia.
Giampaolo riscatto in giallorosso
Il ct appena arrivato nella squadra pugliese ha nel curriculum otto esoneri e due anni di pausa.
Chiamato a sostituire Gotti, Giampaolo ha deciso di approfittare della pausa per la Nations League e prendere le giuste misure del lavoro in campo.
Dunque lavoro personalizzato per Berisha, Burnete e Pierret. Inoltre per domani è previsto un allenamento al mattino a porte chiuse allo stadio Via del Mare.
A questa seduta parteciperanno anche dei calciatori della Primavera.
Lo stop di Falcone
Portiere del Lecce dal 2023, ex Sampdoria, gioca da titolare da inizio stagione. Nella scorsa ha giocato 38 partite mantenendo la porta inviolata per 7 volte.
Sono 3 le partite in cui non ha preso gol in questo campionato.
Nell’ultimo match giocato contro l’Empoli, sembra aver ritrovato la giusta carica, come ha espresso in un post su IG.
L’estremo difensore giallorosso è a riposo per l’influenza, ma ha tempo per riprendersi per la tredicesima giornata di campionato di Serie A.
La prossima sfida del Lecce
La squadra di Giampaolo sarà impegnata in trasferta contro il Venezia, il 25 novembre.
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