Serie A
Empoli, la prima perla di Fazzini senza gloria: “Gli episodi ci sono girati contro”
Empoli, a margine del rocambolesco 3-4 del Castellani a parlare e’ Jacopo Fazzini. Per lui e’ arrivato il primo gol in A, ma non la vittoria.
Al termine di un pirotecnico 3-4 tra Empoli e Sassuolo ha preso la parola Jacopo Fazzini.
Per lui e’ arrivata la prima gioia in serie A. Un gol inutile, perché di concerto non e’ arrivata la vittoria.
Queste le parole del centrocampista.
Sul primo gol in serie A
“Segnare il primo gol in serie A e’ un sogno che hai fin da piccolo. Lo dedico a tutta la mia famiglia, ai miei nonni e alla mia fidanzata”.
Sulla partita
“Purtroppo gli episodi ci hanno penalizzati, abbiamo iniziato bene alzando i ritmi. La sensazione e’ che potevamo vincerla, nel secondo tempo c’è stato l’episodio”.
Sulla prossima sfida al Genoa
“Sarà una partita importantissima, per la classifica ma anche per noi. Oggi non siamo riusciti a ottenere ciò che volevamo. Da domani testa al Genoa”.
Sul Sassuolo
“Il Sassuolo sta giocando molto bene, per certi versi simile a noi. Cercavano gli esterni, la partita secondo me si e’ decisa sugli episodi che sono andati a nostro sfavore“.
Sulla stagione
“La scorsa stagione mi ha introdotto nel calcio dei grandi, quest’anno nella mia testa c’era l’obiettivo di diventare uno dei titolari e per il momento ci sono riuscito“.
Serie A
Napoli, Conte: “Juve ancora imbattuta. Ogni finestra di mercato ti può migliorare. Su Buongiorno…”
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, in conferenza stampa per presentare la gara di Sabato 25 Gennaio alle ore 18:00 allo stadio Maradona contro la Juventus.
Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato ai microfoni nella sala conferenze del centro tecnico di Castel Volturno per rispondere alle domande della stampa sul match di Sabato contro la Juventus.
Napoli, le parole di Conte
In seguito le parole del tecnico dei partenopei:
Miglioramento dall’arrivo alla Juve
“Io arrivai nel 91′. Da allenatore? Sì, 14 anni, vabbè gran parte della mia vita calcistica l’ho trascorsa lì ed è stata una grandissima esperienza, un grande insegnamento sotto tutti i punti di vista. Io cerco di essere migliore non solo rispetto a quegli anni, ma anche rispetto a 24 ore fa, abbiamo il dovere di migliorarci ogni giorno, rispetto a ieri, due mesi fa mi sento molto più completo, ho anche 55 anni, esperienze importanti anche all’estero, da Ct, club importanti, è inevitabile che nel tuo percorso fai tesoro e se vuoi restare in scia devi sempre studiare, avere un’evoluzione rispetto a ieri, rispetto alla psicologia per gestire il gruppo, i rapporti umani con le persone del club, dirigenti, presidenti, non ti devi mai sentire appagato e cercare sempre l’eccellenza. La grande passione mi porta a farlo perché brucia energie”.
Cosa manca ancora ai partenopei
“Serve fare il percorso, continuare quello che abbiamo iniziato, non possiamo pensare che siamo già alla fine dopo 6 mesi, significa non dare il reale valore al tempo, al lavoro. Bisogna aspettare e proseguire questo percorso sperando che sia più lungo possibile, significa lavorare insieme per più tempo. Cosa manca? Mancano delle cose, non sto qui a sottolineare, siamo all’inizio. Anche finora siamo andati spediti, non ti puoi alzare dall’oggi al domani e dire che sei pronto a vincere. Detto questo, lavoriamo per ottimizzare tutto e tirare fuori il meglio. Sarà per l’esperienza che ho, ma voglio andare sempre cauto perché so che abbiamo bisogno di altre step. Poi ognuno può dire ciò che vuole, ma sono soggettive, io da dentro so che servono step importanti per dire ci siamo”.
Vantaggio in classifica sulla Juve
“La Juventus è imbattuta da 21 partite, nessuna squadra è riuscita a batterla, quindi tutti questi demeriti non ci sono. Molti pareggi potevano essere delle vittorie e si è creato questo distacco, non dimentichiamo che l’anno scorso siamo arrivati a 18-20 punti dalla Juventus, ci dimentichiamo i distacchi rispetto a Juve, Milan e Atalanta. Ogni tanto ricordiamolo, è importante. Il gap rispetto all’anno scorso oggi ce lo siamo dimenticati tutti”.
Il megafono con i tifosi
“Puntualizziamo. Io non ho preso il megafono, mi è stato dato. Qualcuno può credere che fosse nella valigia. Mi è stato dato per dire due parole, siccome al giorno d’oggi ringraziare è sempre più difficile. E’ difficile sentirlo, ma è il minimo che potessi fare per me e la squadra ringraziare i tifosi che prima e dopo il viaggio a Bergamo si sono riversati in questa maniera incredibile. Mi è stato chiesto perché, sinceramente, saremmo ancora a Capodichino se io non avessi detto qualcosa. Sono situazioni che ti fanno percepire dove sei, che passione c’è, come viene vissuto il calcio e sono sicuramente delle cose che ti porterai sempre, a prescindere, nella tua vita. Stiamo parlando di una partita, la seconda di ritorno, quindi ringrazio ancora a nome anche dei calciatori tutta quella gente che ha sacrificato il proprio tempo per salutarci. Mi sono sentito in dovere di ringraziare chi fa sacrifici per il Napoli”.
Non una sfida come le altre
“Io ho percepito pure che Napoli–Atalanta non era normale, Napoli–Verona e con la Roma non era normale, sto percependo che non dico che lottiamo contro tutti ogni partita, ma non c’è proprio una in particolare ma dobbiamo considerare ogni gara come la partita per i tre punti. Sono partite che servono anche per l’autostima, a che punto siamo, come a Bergamo, sapendo che sono ad altissimo indice di difficoltà e bisogna tenerlo bene a mente e la Juve è un osso duro, nessuno l’ha battuta”.
Idea sulla Juve di Thiago Motta
“Non esistono, prima o poi devi perdere, in generale, la sconfitta fa parte della vita. E’ una squadra quadrata, ha giocatori forti, l’anno scorso sono arrivati con molti punti davanti, hanno fatto un ottimo mercato, fanno la Champions, sono un top club, come le milanesi, devi avere sempre grande rispetto, dietro c’è una storia importante e ogni anno partono per vincere, lì non puoi nasconderti, l’obiettivo è sempre uno, vincere”.
Mercato di gennaio
“Ogni finestra ti può migliorare, se non sarà adesso o a giugno dovrai farlo perché vogliamo tornare in Europa e oggi come rosa dobbiamo sicuramente nell’eventualità, ma senza mettere le mani, affrontare il discorso. Vale per tutte le squadre, ogni finestra se fatta nella giusta maniera ti rinforza per il presente e per il futuro. Il mercato fatto in estate mica sarà solo per il presente, anche per il futuro, ci sono giocatori che potranno stare qui tanti anni, mettere così delle basi e poi aggiungere dei pezzi. Ciò che abbiamo fatto quest’estate… siamo stati bravi e fortunati, non è mai semplice non sbagliarne neanche uno. Basta guardare il mercato di due anni fa, spendendo 100mln, il presidente lo rimarca sempre, alla fine tutti sono andati via in prestito. E’ importante spendere i soldi, ma nella giusta maniera e non buttarli. A casa mia si è sempre dato valore al denaro”.
Rinforzi adesso o a giugno
“Io parlavo di ogni sessione di mercato, in generale, per migliorarsi. Poi sull’opportunità è giusto che il club lo decida. Io sono venuto qui per dare una mano in un momento di difficoltà al presidente ed alla sua famiglia, non mi metterò a fare nulla di particolare, bisogna essere costruttivi. Le cose sono molto chiare e le ho dette anche in precedenze, abbiamo un gruppo di ragazzi di cui sono contento, con questi ragazzi possono andare in guerra, se arriverà qualcuno che ci può dare una mano a migliorare ben venga, altrimenti se non viene nessuno ce ne faremo una ragione lavoreremo, staremo zitti, ma in futuro sicuramente la rosa va rafforzata in maniera importante. Se rientreremo in Europa, oggi siamo pochi”.
Su Buongiorno
“Ha iniziato questa settimana a lavorare con noi, è come se dovesse fare una preparazione fisica. Ha perso un po’ di massa muscolare, stiamo cercando di rimetterlo in pista. E’ molto importante avere il feedback del calciatore, non mi è mai piaciuto spingere i calciatori, forzarli, ho avuto anche io tanti infortuni e so che l’infortunio deve essere auto-gestito anche mentalmente e si deve sentire pronto. Stiamo allenando Alessandro, è in gruppo con delle cautele, non so adesso, è molto soggettiva. Lo ascolteremo e non forzeremo mai, nel momento in cui mi dirà sono pronto lui tornerà”.
Serie A
Inter, Lautaro è tornato? I numeri dicono di si
Quinta vittoria in sette giornate di Champions League per l’Inter di Simone Inzaghi, a pochi passi dalla qualificazione diretta agli ottavi di finale.
16 punti in classifica, quinta vittoria in sette giornate e quarto posto conquistato. Questo è il bottino dell’Inter di Simone Inzaghi, dopo aver battuto a domicilio anche lo Sparta Praga, grazie alla rete di Lautaro Martinez.
L’attaccante argentino nell’ultimo mese è tornato ad essere decisivo anche sotto porta, contribuendo con le sue reti alla conquista dei tre punti, in campionato ed in Champions. Dopo un inizio di stagione condizionato da una forma fisica non al meglio, il campione del Mondo sembrerebbe aver ritrovato quella spensieratezza e sicurezza nei propri mezzi con i quali ci ha fatto innamorare del suo gioco.
Con la rete messa a segno ieri sera contro lo Sparta Praga in Champions League, Lautaro ha raggiunto il bottino di 5 reti nelle ultime 7 gare. Infatti, tra Serie A, Champions e Supercoppa Italiana l’attaccante è andato diverse volte sul tabellino dei marcatori.
Si inizia nell’ultima gara del 2024, contro il Cagliari, nel quale mette a segno la rete del momentaneo 0-2. Il 2025 inizia come è finito l’anno precedente e alla prima occasione l’argentino torna in goal nella finale di Supercoppa Italiana contro il Milan. Contro il Venezia rimane a secco, ma si riscatta la giornata successiva contro il Bologna. Infine, contro l’Empoli e ieri sera, contro lo Sparta Praga, va ancora a segno.
Serie A
Nuovo Ferraris: Atteso l’accordo decisivo tra Genoa, Sampdoria, Comune e Cds Holding
Oggi pomeriggio, alle 16:30, presso la sede del Comune di Genova, si terrà un incontro cruciale per il futuro dello stadio Luigi Ferraris
. L’incontro vedrà coinvolti il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, il vice sindaco di Genova Pietro Piciocchi, i rappresentanti del Genoa e della Sampdoria, e i dirigenti di Cds Holding, società incaricata della ristrutturazione del famoso stadio di Marassi.
Obiettivo del Nuovo Ferraris
L’incontro odierno ha lo scopo di dare il via ufficiale all’iter burocratico per la ristrutturazione dello stadio, con l’obiettivo di migliorare le strutture sportive, finanziarie e societarie a beneficio del Genoa e della Sampdoria. Sebbene il progetto miri a rafforzare le due squadre, c’è anche l’ambizione di rendere il Ferraris pronto per eventuali eventi internazionali, come Euro 2032. Sebbene la candidatura del Ferraris come sede di EURO 2032 sembri difficile, la possibilità che venga scelto per l’evento non è completamente esclusa.
Il ruolo di Cds Holding
Il progetto di ristrutturazione è affidato a Cds Holding, che acquisterà lo stadio per una cifra di circa 14 milioni di euro e si occuperà dei lavori di ristrutturazione. Cds seguirà il progetto dell’architetto Stefano Boeri, con l’intenzione di modernizzare il Ferraris sia dal punto di vista strutturale che funzionale.
Dettagli dell’accordo
- Proprietà dello stadio: Cds Holding acquisirà il Ferraris, ma Genoa e Sampdoria avranno un’opzione di acquisto per rilevare la nuova struttura.
- Iter burocratico: Oggi sono attese le firme che consentiranno di avviare le pratiche burocratiche necessarie, inclusa la convocazione della conferenza di servizi, per valutare il progetto e dichiararne l’interesse pubblico. Successivamente, saranno previsti incontri con le autorità locali, come la Prefettura e la Questura, per ottenere le necessarie approvazioni.
Prossimi passi
Una volta completato l’incontro e firmato l’accordo, si avvierà ufficialmente l’iter burocratico per i lavori di ristrutturazione. Nelle prossime settimane, si decideranno anche gli aspetti legali legati alla proprietà e alla gestione del nuovo stadio, inclusi i dettagli su come sarà strutturata la società che gestirà il Ferraris.
Conclusione
Oggi potrebbe essere una giornata fondamentale per il futuro dello stadio Luigi Ferraris, con la firma dell’accordo che darà ufficialmente il via al progetto di ristrutturazione. Se tutto andrà come previsto, il nuovo stadio potrà non solo migliorare la qualità della vita sportiva di Genoa e Sampdoria, ma anche trasformarsi in un hub importante per eventi internazionali futuri.
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