Serie A
Empoli-Napoli, duello tra georgiani

In Empoli-Napoli si sfideranno a duello due compagni ed amici. L’esterno del Napoli Kvaratskhelia punterà nell’uno contro il connazionale Goglichidze.
Empoli-Napoli oltre che ad essere una partita emozionante tra due squadre in grande salute, sarà anche una sfida personale tra i due amici e compagni di Nazionale Kvaratskhelia e Goglichidze. Il movimento calcistico georgiano è in continua crescita e sta cominciando a sfornare qualche buon giocatore qua e la, come il difensore dell’Empoli classe 2004. Per la Georgia è un grande onore avere un duello tra due giocatori della Nazionale in un campionato come quello italiano, per questo sarà certamente una partita molto seguita anche in patria.
Empoli-Napoli, tatticamente
Il Napoli attacca ormai con una sorta di 4-2-3-1 dove Kvara parte sempre molto largo per poter prendere il pallone e portarlo verso il centro, affrontando il difensore nell’uno contro uno.
L’Empoli invece, è una squadra che difende piuttosto bassa ed è molto abile in ripartenza.
Il braccetto di destra della squadra toscana sarà con tutta probabilità proprio Goglichidze che avrà l’arduo compito di arginare il connazionale, aiutato dal rientro dell’esterno di competenza che andrà in raddoppio, ovvero Gyasi.
Sarà dunque un duello emozionante tra due ottimi talenti del calcio georgiano e non solo, che sarà in grado di scaldare il cuore di milioni appassionati di una intera nazione.
Serie A
Paradosso Orsolini: stagione super, ma Spalletti non lo vede

Il mancino di Italiano, Riccardo Orsolini, ha deciso la gara col Venezia e si carica sulle spalle i felsinei, ma il ct dell’Italia continua a ignorarlo.
Una stagione da incorniciare per l’esterno del Bologna, che già a questo punto ha superato il record di gol stagionali. Tutto questo però sembra non bastare a Luciano Spalletti che continua a non convocarlo. E oggi Riccardo ha voluto, probabilmente, mandare un segnale a prescindere dal gol.
Orsolini batte Orsolini
L’esterno rossoblù ha già superato la doppia cifra in campionato prima della sosta, segnando uno dei cinque goal con cui il Bologna ha travolto la Lazio. Ma evidentemente non ha alcuna intenzione di fermarsi qui, considerando quanto fatto a Venezia.
Risultato: l’ex juventino e atalantino ha già superato se stesso. Nel senso che sono 12 i goal stagionali, prendendo in considerazione gli 11 segnati in Serie A e quello in Coppa Italia al Monza. Bottino a cui vanno aggiunti quattro assist.
In totale, dunque, Orsolini ha partecipato in maniera diretta a 16 reti stagionali del Bologna. Il che, appunto, è per lui un primato personale: il precedente era datato 2022/2023, con 11 centri e 4 assist vincenti per i compagni.
E’ soprattutto grazie a lui se il Bologna ha cambiato incredibilmente marcia negli ultimi mesi, stordendo le convinzioni di tutti coloro che pensavano che senza Thiago Motta si fosse già esaurito un ciclo. La squadra di Vincenzo Italiano ha perso solo una volta nelle ultime dieci giornate ed è sempre più in corsa per una nuova qualificazione alla Champions League.
Gran parte del merito va proprio a Orsolini. Dalla doppietta con cui il mancino ha ribaltato il Cagliari a inizio marzo, alla perla di Venezia. E in mezzo al sigillo contro la Lazio. Da quando è tornato dall’infortunio, e da quando si è rimesso completamente in forma e a disposizione di Italiano, il mancino non si è praticamente più fermato.

LUCIANO SPALLETTI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Perché, Luciano? Perché?
E questo porta inevitabilmente ad una domanda: ma perché Orsolini viene costantemente ignorato da Spalletti e dal mondo Italia Semplice: perché a penalizzarlo sono il ruolo e soprattutto il sistema di gioco del Bologna, molto diverso da quello che il commissario tecnico azzurro ha iniziato a usare con continuità dopo gli Europei.
Orsolini è l’esterno alto a destra nel 4-2-3-1 felsineo. Mentre Spalletti gioca con un 3-5-2, pensato e instaurato per mettere gli esterni a tutta fascia presenti nel gruppo (Dimarco in primis) di esprimere le proprie potenzialità nel migliore dei modi.
Ecco perché il laziale Zaccagni ha faticato così tanto a riguadagnarsi una convocazione, nonostante le ottime prestazioni a Roma. Ed ecco perché il partenopeo Politano è tornato tra gli eletti dopo l’arretramento da parte di Conte, successivo all’infortunio di Neres e alla trasformazione del 4-3-3 in 3-5-2.
Sta di fatto però che dopo tutte queste ottime prestazioni una convocazione Orsolini la meriterebbe, e un segnale dopo il gol potrebbe averlo mandato al ct della Nazionale.
Appena siglata la rete dell’uno a zero, si è diretto verso la telecamera e ha battuto dei colpi sulla lente della stessa. Un po’ come se volesse ricreare la situazione in cui una persona bussa sulla testa di un’altra per farla “svegliare” e ammirare qualcosa che non aveva visto fin lì.
Ovviamente non se ne ha la certezza che fosse indirizzato a mister Spalletti, ma sicuramente era diretto a qualcuno.

RICCARDO ORSOLINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il pensiero di Riccardo
Qualche giorno fa inoltre, mentre l’Italia si leccava le ferite dell’eliminazione dalla Nations League per mano della Germania, la Gazzetta dello Sport intervistava proprio Orsolini. E una delle domande, naturalmente, verteva sull’argomento Italia e sulle sue esclusioni.
“Sembra impossibile convincere Spalletti? Io non devo convincere nessuno – rispondeva serenamente il giocatore del Bologna – Io continuo solo a fare il mio. Il riconoscimento della gente ce l’ho: un motivo ci sarà? Dopo la Lazio, ho ricevuto tantissimi messaggi da persone che hanno lavorato con me, che sanno la crescita e il percorso che ho fatto”.
Il paradosso proseguirà con ogni probabilità anche nei prossimi mesi. A giugno torneranno le Qualificazioni Mondiali. Sperando che Spalletti si ammorbidisca, come ha fatto con Zaccagni e Politano, e riesca a trovargli un posto, intanto a godersi Orsolini è il Bologna, che soprattutto grazie a lui sogna nuovamente in grandissimo.
Serie A
Atalanta, i convocati di Gasperini: recupero in extremis per Retegui

L’Atalanta ha diramato la lista dei giocatori convocati da Gian Piero Gasperini per la partita contro la Fiorentina, in programma domani alle 15.
Ottime notizie in casa Atalanta. Come rivelato dalla lista dei giocatori convocati da Gasperini per la partita di domani contro la Fiorentina, Mateo Retegui ha recuperato in extremis dall’infortunio e viaggerà con i compagni verso Firenze. È altamente improbabile un suo impiego dal primo minuto, ma il centravanti potrebbe rivelarsi un’importantissima arma in corsa per l’allenatore nerazzurro.
Atalanta, la lista dei convocati
20 nerazzurri a Firenze 🚨
Our squad list for #FiorentinaAtalanta 📋
powered by @intesasanpaolo #GoAtalantaGo ⚫️🔵 pic.twitter.com/xJbaAmyw8V
— Atalanta B.C. (@Atalanta_BC) March 29, 2025
Serie A
Como, Fabregas: “Non sono contento. Oggi salvo solo Diao”

Al termine di Como-Empoli, l’allenatore dei lariani, Cesc Fàbregas, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto dell’allenatore del Como dopo il pareggio contro l’Empoli e l’ennesima rimonta subita in campionato.
Como, le parole di Fabregas
Come giudica la prestazione della squadra?
“Non sono contento, dico che non mi è piaciuta la mia squadra. Forse è colpa mia, ma credo che l’unica cosa positiva di oggi sia il punto. Il resto no. Dico ai giocatori che si deve tornare con i piedi per terra, qualcuno pensava forse di essere al Bayern Monaco. Non va bene. Ora serve continuare a lavorare, il calcio è questo. L’Empoli poteva vincere, noi avevamo preparato la partita, ma alcune cose a livello di atteggiamento non mi sono piaciute”.
Cosa è mancato in fase di pressione?
“Non abbiamo pressato alto e forte, abbiamo recuperato tante palle. La squadra è fatta per giocare così. È stato bravo anche l’Empoli. Noi dobbiamo essere pronti, dobbiamo stare più attenti a questo tipo di partite. Si deve affrontare la gara in modo differente e alzare il livello”.

L’esultanza di Assane Diao Diaoune dopo il gol ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
C’è qualcuno che le è piaciuto oggi?
“L’unico giocatore da salvare oggi è Diao, nonostante sia tornato solo giovedì. È l’unico che ha provato a fare qualcosa. Penso che possiamo fare molto meglio”.
Com’è stato il ritorno di Sergi Roberto?
“Io sapevo già che non aveva i 90 minuti nelle gambe”.
Avete sprecato troppo in zona gol?
“Sono d’accordo, ci è mancata la cattiveria. Una squadra che non fa gol dopo tutto il lavoro fatto… Sono onesto, proviamo a migliorare e fare meglio. Il gol di Douvikas è stato fatto bene”.
Che sensazioni ha lasciato Douvikas?
“Ha dato tanto, può fare meglio, ma è un giocatore che vuole impegnarsi e migliorare. Credo molto in lui”.
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