L’Empoli non ha cominciato il campionato sotto una buona stella: tre partite, tre sconfitte. E un giornalista che lo segue da anni ne parla diffusamente.
Radiocronista, telecronista, conduttore di trasmissioni di approfondimento. Alessandro Marinai è tra i più profondi conoscitori dell’Empoli seguendone le vicende da anni. Tanto che la squadra azzurra è divenuta per lui una sorta di compagna di vita.
Chi, quindi, meglio di lui, potrebbe analizzare l’attuale situazione grigia dipinta nel grigio di un Empoli che ha steccato tre gare su tre a inizio campionato e ha subito cinque reti senza buttarne dentro alcuna?
In un’intervista rilasciata a Pianeta Empoli, Marinai individua come primo elemento di stortura il mercato che, dice, “è stato strano, schizofrenico per certi versi per la virata strategica al suo interno”.
Eppure, dice, quest’Empoli può dire la sua. Almeno in chiave salvezza
dove, prosegue, “è attrezzato per poter lottare per il proprio obiettivo nonostante una brutta partenza”.Certo, se si sistemasse qualche pedina sarebbe cosa buona e giusta. E qui qualcosa non gli quadra. “Non ho capito la gestione di Piccoli – continua- e la logica che ha riportato a Destro a due giorni dalla chiusura”. Una mossa da maestro, a suo avviso, è invece stata portare Cambiaghi in azzurro. Così come si dice pronto a intonare il gaudemus per l”approdo di Maleh.
Grandi attese ripone anche su Shpendi che, approdato dal Cesena, potrebbe a suo avviso essere la punta centrale giusta. Uno attraverso la quale si potrebbe cominciare a raddrizzare la rotta per la crisi di rendimento che finora ha caratterizzato il reparto offensivo empolese: “bisogna trovare la quadra – spiega Marinai – il cambio modulo può anche essere giusto, ma se viene bocciato dopo appena due partite di campionato significa che qualcuno ha sbagliato a monte”.
Pane al pane, vino al vino Marinai. Sui problemi dell’Empoli non ha alcuna voglia di girarci intorno. E invita ad avere comunque fiducia in Paolo Zanetti il cui gioco non è “di quelli che fanno innamorare le masse ma bada più alla concretezza a scapito di qualche giocata”.
Adesso attenzione puntata a una ripresa delicatissima dopo la pausa per la nazionale con Roma e Inter. Non esattamente due clienti facilissime da domare. Ma, conclude, “la strada è ancora lunghissima e ci sono ancora margini per potersi risollevare”.
Aggiornato al 08/09/2023 18:39
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