Sembrava ad un passo dall’addio, invece alla fine è rimasto ed ha convinto Conte. È questa la strana storia di Christian Eriksen, arrivato a Milano come un trequartista dai piedi divini e oggetto misterioso dell’Inter almeno fino a dicembre.
Vicinissimo al clamoroso ritorno al Tottenham a gennaio, Eriksen è stato schierato per la prima volta regista nel match di Coppa Italia contro la Fiorentina: la partita finirà 1-2 per i nerazzurri e lo stesso danese, autore di una partita senza infamia e senza lode, sarà decisivo grazie ad un tiro dalla distanza che, seppur innocuo, Terracciano non riuscirà a bloccare e da quell’azione arriverà il rigore poi trasformato da Vidal (fallo del portiere su Sánchez).
Per la prima volta da quando è regista, il numero 24 interista parte dal 1′ con Brozović nella partita di ritorno di Coppa Italia a Torino contro la Juventus. In quella, contro la Lazio e nel derby, lo stesso Eriksen, complice anche la presenza di Marcelo, dimostrerà tutto il suo valore, tornando a fare la mezzala sinistra (ruolo in cui prima faticava molto), mantenendo, però, compiti di impostazione. Non a caso, proprio contro il Milan è arrivata la super prestazione che in tanti aspettavano da tempo.
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