Le interviste
Esclusiva CS Asmir Begovic: ”In Inghilterra da rifugiato, la mia esperienza. Su Pioli”
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Esclusiva CS Asmir Begovic – Il portiere bosniaco Asmir Begovic, che ha militato in Premier League in grandi società come Everton e Chelsea e in Serie A nel Milan, è intervenuto ai nostri microfoni raccontandoci la sua esperienza.
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Lei ha giocato per diverse stagioni in Premier League in club importanti come Chelsea, Everton, Stoke City: in Serie A solamente 2 partite nel Milan. Qual è la differenza più grande, tra Serie A e Premier League e in quale campionato si è trovato meglio?
[You’ve played several seasons in the Premier League for major clubs such as Chelsea, Everton, Stoke City: in Serie A you played only 2 matches in AC Milan.
What is the biggest difference between Serie A and the Premier League, and in which league did you settle in better?]”Mi sento a casa in Inghilterra. Mi sono trasferito dalla Bosnia molto presto da rifugiato, vivendo in Germania e Canada, ma ho trascorso la maggior parte della mia vita qui in Inghilterra.
Ho anche giocato in tutti i campionati professionistici del Paese quindi, naturalmente, l’ambientamento qui è stato più facile.
Tuttavia, amo Milano, lo stile di vita italiano e anche il loro calcio, non ho avuto problemi: mi è piaciuto il periodo trascorso e sono orgoglioso di aver fatto parte di una squadra così importante”[For me, England is like home. I moved from Bosnia very early as a refugee and lived in Germany and Canada, but I spent most of my life here in England. I also played in all professional leagues in the country, so of course, I settle easier here. However, I love Milano, I love the Italian style of living, their football as well, and I had no issues settling there. I loved my time in Milàn and am proud that I was a part of such a big club and such a great team.]
– Nel 2020 è approdato nel Milan contribuendo alla crescita di quella squadra, anche grazie alla sua esperienza internazionale.
Che atmosfera si percepiva all’interno di quel contesto, ed un commento sulla gestione di Stefano Pioli come allenatore.[In 2020, you landed in AC Milan, definitely contributing to the growth of that team, also thanks to your international experience. What was the atmosphere within that context, and a comment on Stefano Pioli’s management as coach?]
”Quando sono arrivato, ero consapevole di dover portare esperienza, carattere e supportare i giocatore più giovani. Devo dire che, questo ruolo, mi è piaciuto molto poiché ho visto un cambiamento positivo nella squadra, e sapevo di dare un significativo contributo.
Stefano è un grande manager: aperto, trasparente, parla molto con i giocatori, mi è piaciuto lavorare con lui”[When I arrived there, I was aware of the fact that one of my main tasks was to bring in experience, character, and be a support for younger players. And I must say, I really enjoyed that role because I could see a positive change within the squad, and I know that I was contributing to that change. Stefano is a great manager; he is open, transparent, talked to the players a lot, and I loved working with him.]
– In questa stagione abbiamo già visto la rete di un portiere in Champions League (Provedel in Lazio-Atletico Madrid) ed un attaccante improvvisarsi portiere (Giroud in Genoa-Milan).
Cosa si prova, da portiere, in determinate circostanze di gioco, e quanto è importante mantenere lucidità e concentrazione per tutta la partita.[This season we have already seen a goalkeeper scoring in the Champions League (Provedel in Lazio-Atletico Madrid), and a striker improvising himself as goalkeeper (Giroud in Genoa-Milan).
I wanted to ask you what does it feel as a goalkeeper in certain circumstances of the game, and how important it is to maintain lucidity and concentration throughout the game.]”Essere un portiere non è mai un compito facile. Nel gruppo squadra, sei ancora quello più forte, poiché devi fare tutto da solo ma anche dipendere dagli altri. Attenzione e concentrazione sono fondamentali: hai bisogno di essere al top della partita per 90′, pronto per tutto e tutti. Ma è questo ciò che mi piace di più, questa sensazione di essere ‘quello speciale’ con cui tutto inizia e tutto finisce”.
[Being a keeper is never an easy task. In a team environment, you are still the strongest individual, in terms that you have to do things on your own and still be dependent on all the others. Focus and concentration are crucial; you need to be on top of your game for 90 minutes, be ready for everything and anything. But, this is what I enjoy the most, this special feeling of being the special one, the only one, the one that everything starts and finishes with.]
– Il 2 Novembre del 2013, in Stoke City-Bournemouth, ha segnato dopo soli 13 secondi dall’inizio della partita.
Qual è stata la prima cosa che ha pensato in quel momento?On November 2, 2013, in Stoke City-Bournemouth, you scored after only 13 seconds from the start of the game.
What was the first thing you thought at that moment?”Onestamente, la 1a cosa che ho pensato è che mi dispiaceva molto per l’altro collega portiere: c’era vento, all’inizio della partita poteva capitare a tutti, perciò non ho festeggiato come avrei voluto. Ovviamente ero felice: sensazione fantastica, qualcosa che sogni ma non ti aspetti mai possa succedere, non in quel modo.
Ero nel Guinness dei Primati, tutti ne parlavano ed è ancora una delle prime domande che mi rivolgono, e ciò mi piace molto”[To be honest, the first thing I thought was how sorry I felt for a fellow keeper. It was windy, it was the beginning of the game, and it could happen to every one of us, and this is why I did not celebrate the way I wanted. But of course, I was happy; it was a fantastic feeling, something you do dream of but never expect to happen, not that way. I was in the Guinness Book of Records, everyone was talking about it, and it is still one of the first questions I get, and I really enjoyed that.]
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Le interviste
ESCLUSIVA CS – Chirico: “Tudor imposto da Elkann, torna Vlahovic dal 1′. Juventus, proverei Gasperini”
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6 giorni fail
27/03/2025
Marcello Chirico, noto giornalista sportivo e tifoso della Juventus, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai nostri microfoni.
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Marcello Chirico, noto giornalista e opinionista legato alle vicissitudini della Juventus, è tornato a parlare del cambio Thiago Motta-Tudor, ma anche della corsa Champions, con i bianconeri che ora non possono più sbagliare.
Marcello Chirico: “Tudor andava fatto prima”
Sulla Juventus: che idea si è fatto sull’arrivo di Tudor? Ora si aspetta Vlahovic dal 1′? “Per come si erano messe le cose, un cambio in panchina era non solo auspicabile ma doveroso. Ed è stato fatto anche con ritardo, perché andava forse già fatto dopo lo 0- 4 con l’Atalanta, o perlomeno dopo Firenze. Tudor è stato contattato da intermediari di Giuntoli ma imposto poi da Elkann, che mi descrivono abbastanza infastidito per la piega negativa che ha preso la stagione della Juve. Di sicuro con Tudor troverà di nuovo spazio Vlahovic, perché è un giocatore che a Igor piace molto”.
A breve ci sarà Roma-Juventus. Che gara si aspetta? “Roma-Juve sarà un partita che la Juve non potrà perdere se vuole conquistare il 4 posto, ma la Roma è in un buon momento e non regalerà nulla, anche perché è tornata prepotentemente in corsa pure lei per l’Europa”.
Proprio su Roma e Juventus: Gasperini a oggi servirebbe più alla Juve o alla Roma? “Gasperini è un allenatore al quale va dato tempo per costruire un modello come quello atalantino. Lui sa lavorare sui giovani, ma i giovani vanno fatti crescere. Roma ha una piazza difficile, molto poco paziente, la Juventus è un club esigente,dove se non dimostri subito di valere vieni fatto fuori (vedi Motta). Personalmente Gasperini lo proverei, perché al momento è l’unico in Italia ad esprimere un gioco europeo, eppoi perché ambisce da anni alla panchina Juve (dove è cresciuto), resta comunque un profilo a rischio per i motivi che ho detto prima”.

THIAGO MOTTA PARLA CON MANUEL LOCATELLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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ESCLUSIVA – Canuti: “Germania-Italia, scelte obbligate per Spalletti. Allegri all’Inter? Terrei Inzaghi, cresce ogni anno”
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1 settimana fail
23/03/2025
Nazzareno Canuti, ex calciatore di Inter, Milan e Genoa, intervenuto ai nostri microfoni, ha parlato della sfida di Nations League di questa sera, ma anche dell’Inter e del futuro di Inzaghi, che a fine stagione potrebbe lasciare i nerazzurri.
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Germania-Italia, ci siamo. Secondo lei che partita sarà? “Purtroppo siamo una Nazionale leggera e comunque sono scelte quasi obbligate per troppi stranieri nel nostro campionato e gli italiani questi sono( “Per Spalletti”)”.
Cosa non ha funzionato nella sfida di San Siro? “La difesa non mi è piaciuta! In area di rigore devi stare attaccato all’avversario e non a 1metro”
Invece sulla corsa scudetto dell’Inter e la Champions cosa si aspetta? “La vera Inter lotterà per tutti i traguardi e la squadra di Inzaghi è molto unita. C’è stato qualche infortunio di troppo ma credo in questo gruppo”.
Si parla del futuro di Inzaghi, secondo lei è finito il ciclo? Punterebbe su un allenatore come Allegri? “Assolutamente no, Inzaghi è preparatissimo e cresce ogni anno”.
Le interviste
“Motta talvolta presuntuoso, Juve non ha leader”. Bellino senza filtri
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2 settimane fail
22/03/2025
“Inter la favorita per lo scudetto, alla Juventus mancano dei senatori e leader di spogliatoio”. Parola di Vincenzo Bellino, giovane giornalista grande esperto del mondo Parma Calcio e tra i più apprezzati del panorama sportivo “A mio avviso l’Inter resta favorita in quanto superiore a livello di rosa. I nerazzurri possono davvero competere per il triplete ovvero scudetto, campionato e Champions League. Da capire dopo la sosta le reali condizioni fisiche della rosa di Simone Inzaghi, considerando le recenti defezioni.
L’Atalanta del Gasp spesso fallisce gli appuntamenti importanti. La sconfitta con l’Inter non ci voleva per gli uomini di Gasperini”. Quindi un giudizio sul Napoli di Antonio Conte: “Conte al Napoli sta pagando l’assenza di Neres e la scarsa vena realizzativa dei propri attaccanti. Serve una svolta. 8 punti su 21 nelle ultime sette sono troppo pochi per chi ambisce allo scudetto”.
LA LOTTA PER L’EUROPA: “SUL BOLOGNA DI ITALIANO E SULLA JUVENTUS DI THIAGO MOTTA DICO CHE…”
Bellino, giovane giornalista tra i più promettenti e firma di portali quali OaSport Calcio e StadioTardini , prosegue con determinazione: “La Juventus è favorita solo sulla carta per il 4° posto. Il Bologna può cavalcare l’onda dell’entusiasmo per ripetere l’impresa dello scorso anno. Occhio alla Roma di Ranieri. Soulè con l’infortunio di Dybala è sicuramente chiamato al salto di qualità. La Lazio di mister Baroni a un certo punto dovrà decidere se puntare ad arrivare in fondo in Europa League o puntare alla quarta piazza della serie A”.
Sulla Juventus di Thiago Motta Bellino ha aggiunto: “Tante, troppe contraddizioni in casa Juventus. Mancano dei senatori, dei leader all’interno dello spogliatoio. Eppure Danilo è stato mandato via. E le situazioni Rabiot-Pogba forse potevano essere gestite diversamente. A Thiago Motta serve tempo. Ma la presunzione e la cattiva comunicazione a mio giudizio non l’hanno aiutato, così come non è stato aiutato dai piani alti. Anche a livello dirigenziale mancano figure che incarnino lo spirito bianconero. La Vecchia Signora ha perso quella verve che ha sempre caratterizzato la sua storia”.
ZONA SALVEZZA: “IL MONZA SI GIOCA LE ULTIME CHANCE CON COMO, CAGLIARI E VENEZIA”
“Il Monza si gioca le ultime chance con Como, Cagliari e Venezia, ma le speranze sono appese ad un filo. Buon momento del Venezia, ma bisogna vincere per dare una spallata alla classifica. Empoli, Cagliari, Lecce, Parma, Verona, rischiano tutte, la classifica è corta. Parma in leggera ripresa con Chivu, ma il problema dei crociati è mentale. E la fortuna delle ultime giornate, complici i passi falsi delle concorrenti, non dura in eterno”.
Infine un pronostico di Bellino sulla Champions League: “Per il Real Madrid e per Ancelotti parla la storia. Occhio al Barcellona, numeri incredibili per Yamal, Lewandowski, la sua miglior stagione in Catalogna, e Raphinha. Le sorprese però sono dietro l’angolo. In primis con questo nuovo format. Le eliminazioni premature di Atalanta, Milan, Juventus e Liverpool hanno evidenziato questo. Anche Inter e Psg possono dire la propria”. Buon calcio a tutti!

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