Le interviste
Esclusiva CS, Cecchi: “Sarebbe un errore perdere Prandelli. Sullo stadio… “
Oggi abbiamo il piacere di proporvi per www.calciostyle.it una nostra intervista esclusiva con Stefano Cecchi, firma de La Nazione, e opinionista radiofonico a Radio Sportiva e al Pentasport di Radio Bruno Toscana. A Stefano, che ringraziamo per la gentile disponibiità, abbiamo proposto alcune domande sulla Fiorentina, sua passione calcistica.
Secondo lei, perché la Fiorentina vive questo momento di difficoltà, nonostante Commisso abbia portato entusiasmo e anche investimenti?
Perchè il calcio è uno dei mestieri più difficili al mondo. Dove, per fortuna, i soli soldi non bastano ma serve anche capacità, talento, esperienza e molta fortuna.
Sul mercato appena concluso la Fiorentina si è affidata a due “scommesse”… sono i giocatori giusti o serviva altro?
Il problema credo non siano le scommesse. Kokorin è sicuramente una scommessa così come lo era anche Cutrone, ma le potenzialità del russo, a mio parere, sono maggiori. Malcuit stesso non ha doti minori di Lirola. Il vero problema è il non avere acquistato niente a centrocampo, dove un nome nuovo serviva non solo per sostituire Duncan ma per provare ad alzare la qualità in un settore dove spesso andiamo in difficoltà.
Prandelli ha fatto bene a tornare sulla panchina viola? Lo terrebbe ancora, magari in società?
Prandelli è un signore che sa di calcio e una persona perbene. Parliamo di una figura rara in quel mondo e perderlo sarebbe un errore.
Secondo lei, Nardella e Commisso troveranno un’intesa sul futuro del Franchi o la Viola andrà a giocare altrove?
A oggi non mi sembrano esserci le premesse per un riavvicinamento fra i due. Ed è un peccato. Perchè per costruire uno stadio ovunque lo si voglia fare, serve per forza un’intesa fra chi dirige la Fiorentina e chi gestisce la cosa pubblica. I bracci di ferro infiammano l’anima ma non portano da nessuna parte. Se le cose restano così la vedo dura poter realizzare un nuovo impianto.
Le interviste
ESCLUSIVA CS e OC – Repice: “Alla Roma Claudio Ranieri presidente o plenipotenziario”
In diretta su Officine Calcio abbiamo fatto una chiacchierata con Francesco Repice, uno dei radiocronisti più noti in Italia.
Con Francesco Repice abbiamo parlato della sua Roma e del valore della radiocronaca oggi.
Officine Calcio, l’intervento di Francesco Repice
Repice sull’arrivo di Claudio Ranieri e sul suo ruolo alla Roma
“Per quello che riguarda la Roma sono stati fatti degli errori che a Trigoria hanno ammesso: errori pacchiani mostruosi. La Roma ha pagato le conseguenze, il tributo, a questi errori.
Ora è arrivato Claudio Ranieri e tutti noi sappiamo quanto potesse risultare utile il suo arrivo a Trigoria in questa fase della stagione.
Il problema è che da lui ci si aspetta qualcosa di importante: non tanto da allenatore perché non ha bisogno di dimostrare niente a nessuno, ma ci si aspetta qualcosa di importante da dirigente”.
Sul futuro allenatore giallorosso
“I tifosi della Roma quando sentono parlare di certi nomi in panchina rabbrividiscono e sperano invece che si possa chiudere nel più breve breve tempo possibile o che si possa arrivare ad allenatori che garantiscono un certo tipo di stagione, anche per come costruiscono le squadre.
Ogni riferimento a Massimiliano Allegri non è puramente casuale”.
Sulle ultime dichiarazioni di Claudio Ranieri
“Secondo me ha voluto dire due cose: la prima è che la Roma in campionato, se succede un miracolo, può conquistare una posizione di Europa League. Quindi deve arrivare in Europa da un’altra porta, dalle coppe, e in questo momento io credo che la partita con il Milan sia più importante della partita con il Napoli.
La seconda cosa, forse ancora più importante, è che ha voluto dimostrare a tutti che questa è la squadra che ha a disposizione. La vera domanda è: si viaggia ancora d’amore d’accordo o perlomeno si viaggia ancora con i medesimi obiettivi, la società e Claudio Ranieri? Perché questa è la vera domanda.
Dopodiché la Roma ha una proprietà ricchissima, potrebbe comprare giocatori stratosferici e quindi ci si aspetta che non arrivino soluzioni strane.
Ecco io quando sento parlare gli allenatori che parlano del ‘mio calcio, il calcio propositivo’, ho i brividi.
Sull’evoluzione e il valore della radiocronaca oggi
“Noi credevamo che le nuove tecnologie avrebbero ucciso il mezzo radiofonico. Quando si è imposta la rete noi credevamo che la radio sarebbe finita lì.
In realtà è successo l’esatto contrario: la radio ha moltiplicato la sua capacità di diffusione proprio grazie alle nuove tecnologie. Faccio un esempio: se io sono a Newport in Nuova Zelanda e voglio ascoltare una partita del Cosenza, la squadra della città in cui sono nato, posso benissimo farlo attraverso la rete.
C’è un altro aspetto: la televisione ti costringe a star seduto a farti lobotomizzare dalle immagini e da suoni e da parole sette giorni alla settimana 24 ore al giorno 365 giorni l’anno. La radio no: la radio ti insegue, ti consente di farti una vita, di portare a cena a tua moglie, di portare a giocare i tuoi figli, di uscire con gli amici e di fare tantissime cose.
Perché la radio ti insegue. Il metodo, e quindi la tecnica, della radiocronaca è cambiato perché dobbiamo essere, non dico competitivi perché questo è assolutamente impossibile con le piattaforme televisive, ma dobbiamo affascinare chi ci ascolta.
Io ho scelto di sudamericanizzarmi, quindi di raccontare le partite in una certa maniera ben sapendo che che chi ascolta le partite di calcio vuole disegnare nella sua mente una fotografia vuole avere un’immagine ben precisa vuole dipingere addirittura un e io cerco di farlo e la radiocronaca per questo secondo me non perderà mai il suo fascino ormai la sua potenza”.
Sulla gestione della dirigenza giallorossa
“Per me già la scelta di tornare a Claudio Ranieri è una scelta importante, che significa: ‘Guardate, noi abbiamo sbagliato, adesso cerchiamo di correre di pari’. Bisogna proseguire su quella via.
Per me la posizione di presidenza dell’AS Roma ideale sarebbe quella di Claudio Ranieri come faceva la famiglia Agnelli con Boniperti, come fece Cragnotti con Zoff.
Mettere lì qualcuno che sappia di che cosa si parla, che sappia di calcio. Poi fate scegliere a Ranieri, fate scegliere a lui. La grande intelligenza di Oaktree è stata mettere Marotta alla presidenza dell’Inter e quindi far decidere a lui.
Quando i grandi uomini dell’impresa americana, tra cui i Friedkin, che quest’anno hanno fatturato solo con la loro prima attività 15 miliardi di dollari, capiranno e si convinceranno che un uomo come Claudio Ranieri deve avere tutto in mano, allora può darsi che ritornerà qualcuno.
Può darsi che si possano fare scelte, visto che si parla più di direttori sportivi, ad esempio di Pantaleo Corvino. E se salva la squadra bisogna inginocchiarsi e inchinarsi”.
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Dalmat: “Derby? Mi aspetto una bella partita, l’Inter ha ritrovato Lautaro. E sul mercato…”
L’ex centrocampista dell’Inter, Stephane Dalmat, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni a poco più di 24 ore dal derby della Madonnina.
Stephane Dalmat, ex centrocampista dell’Inter, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni soffermandosi sul derby tra i nerazzurri e il Milan, in programma domani, 2 febbraio, alle ore 18:00. Joystick, questo il suo soprannome, ha commentato anche le ultime trattative di mercato delle due formazioni milanesi.
Esclusiva CS – le parole di Dalmat
Cosa ti aspetti da questo derby? Inter sempre favorito?
“L’Inter sta passando un bel periodo. Ha ritrovato un grande Lautaro e la squadra è in forma. Mi aspetto una bella partita, i giocatori devono ricordarsi la sconfitta, meritata, all’andata. Sono sicuro che l’Inter farà una grande gara e vincerà per seguire il passo del Napoli”.
Come vedi questo Milan…si parla di Gimenez al posto di Morata…ti aspetti qualcosa?
“Il Milan fa fatica in campionato ma bene in Champions League. Sono innamorato di Morata da tanto tempo. Su Gimenez non posso dirti niente di particolare perchè non lo conosco bene”.
Poco mercato per l’Inter, ti aspetti davvero che possa arrivare Zalewski?
“Zalewski sarebbe un buon acquisto, sa giocare in quasi tutte le posizioni dal centrocampo e sarebbe un bel aiuto per il finale di stagione”.
Le interviste
ESCLUSIVA CS-Alessandro Antinelli: “Scudetto dico 51% a 49% per…”
Il giornalista della Rai Alessandro Antinelli ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Calciostyle su diverse tematiche.
Il giornalista della Rai Alessandro Antinelli ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di Calciostyle in occasione dell’evento legato al calciomercato che si sta svolgendo presso l’hotel Hilton di Roma, dove ha parlato di diverse tematiche come il derby di Milano, i sorteggi di Champions League e non solo.
Le parole di Antinelli
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal giornalista della Rai Alessandro Antinelli in esclusiva ai microfoni di Calciostyle:
Cose ne pensi del sorteggio delle Italiane in Champions?
“L’ Atalanta Secondo me è nettamente favorita , per quanto riguarda Juventus e Milan non è stato il massimo sinceramente il sorteggio perché hanno due avversari spigolosi ,oggi ti dico che è 50 e 50 per tutte due.
Poi se riusciranno ad alzare il livello cioè ad essere qualcosa in più perché abbiamo negli occhi l’ultimo turno di Juventus e Milan dove è mancato qualcosa anche a livello di cuore di passione di applicazione .
Se riuscissero ad alzare il livello ed essere la migliore versione di loro stesse allora ti direi che, non sono quelle dell’ultimo turno, ti direi che è 51 % a 49%, ma al momento Il rischio è grande”
Qui l’intervista integrale
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