Serie A
Fabio Capello: “Atalanta? Vincere ti fa cambiare mentalità”

Capello ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport dell’attuale classifica di Serie A: “Inzaghi resta in pole per lo scudetto. La Juve non ha convinto”.
L’ex allenatore Fabio Capello ha letto l’attuale classifica di Serie A e ha rilasciato un suo commento alla Gazzetta dello Sport, concentrandosi in particolare su Atalanta, Napoli, Inter e Juventus. Alla 17° giornata ormai il campionato ha cominciato ad avere una sua forma ed identità ed è tempo di fare i primi bilanci, positivi o negativi che essi siano. La lotta scudetto sembra essere a tre squadre, e nessuno ha intenzione di lasciare punti per strada.
Capello sulla giornata di Serie A
Fabio Capello ha iniziato la sua intervista analizzando le sfide giocate e vinte dalle squadre che si trovano in cima alla classifica: “Bisogna precisare però che tutte le squadre di testa hanno vinto sì, ma faticando parecchio. Anche l’Atalanta contro l’Empoli. Il Napoli ha fatto un ottimo primo tempo, poi nella ripresa è stato decisivo Meret, altrimenti niente tre punti. Sono comunque segnali importanti, perché vincere quando l’avversario ti mette alle corde dà morale e compattezza al gruppo.
L’Inter non è stata brillantissima e cattiva come altre volte, ma alla fine il successo è legittimo. Anche se Lautaro continua a non segnare, Inzaghi resta in pole per lo scudetto. Dopo aver alzato l’Europa League, la Dea sembra avere un altro spirito, un’altra forza nell’andare a prendersi i tre punti. Vincere ti fa cambiare mentalità”.
La perplessità sulla Juventus
Successivamente, Capello ha espresso tutta la sua perplessità in merito al lavoro di Thiago Motta svolto fin qui sulla panchina della Juventus: “A Monza finalmente è riuscita a vincere, ma a me non ha convinto ancora fino in fondo. Buon primo tempo, in controllo, con Koopmeiners bene in mediana, poi negli ultimi 20-25′ ha pensato a difendersi e basta, retrocedendo nella propria area di rigore, quasi fosse un po’ sulle gambe. Mi aspettavo un calcio un po’ diverso”.

L’URLO DI THIAGO MOTTA INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Lazio-Roma, come procede la ricerca dei colpevoli?

Lazio-Roma ha lasciato il segno, non solo per la passione dei tifosi ma per le scene di violenza ai danni della città e delle forze dell’ordine in servizio
Non si sono affatto raffreddati gli animi degli inquirenti a seguito dei fatti (per meglio dire, degli scontri) nel pre-partita di Lazio-Roma. I feriti, che in prima battuta sembravano già una cifra abbastanza importante (13 tra gli agenti delle forze dell’ordine) sono saliti a 24.
Sembra sempre più uno scenario da film apocalittico più che un pre-partita del derby capitolino.
Ed è diventata una vera e propria caccia agli uomini coinvolti.

LA CURVA SUD ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio-Roma, un altro derby macchiato dagli scontri
Quella che sarebbe dovuta essere una domenica di sport, si è trasformata in una guerriglia urbana combattuta addirittura su due fronti in simultanea e che ha messo davvero in difficoltà le forze dell’ordine, presenti per impedire alle due tifoserie di entrare in contatto.
Proprio di oggi è la richiesta del Giudice Sportivo di procedere con un supplemento di indagine perché l’obiettivo è quello di trovare i colpevoli.
Gli inquirenti non hanno alcuna intenzione di soprassedere e vogliono andare fino in fondo per consegnare alla giustizia i violenti.
A rendere le indagini complesse è il numero dei tifosi (a volto coperto) implicati negli scontri: Infatti, quasi 500 ultras della Roma si sono scagliati contro la Polizia per raggiungere i supporter biancocelesti.
E la città è diventata un campo di battaglia con circa 2000 agenti presenti. Numeri che parlano chiaro e che mostrano un ambiente (quello delle tifoserie) che si sente, troppo spesso, al di sopra della legge. Oltre che un pessimo esempio che nulla ha a che fare con lo sport.
Per ora è stato arrestato un tifoso che sembrerebbe coinvolto negli scontri ma la ricerca è ancora aperta.
In tutto ciò il calcio è proprio la parte lesa: azioni di questo tipo potrebbero allontanare le famiglie dall’esperienza negli stadi e questo sarebbe solo un male per il mondo del calcio.
Serie A
Giudice Sportivo: 4 giocatori salteranno la 33° giornata

Il Giudice Sportivo ha reso note le decisioni del 32° turno di Serie A. Un turno di stop per 4 calciatori e per 2 collaboratori tecnici, multe per 6 club.
La Lega Serie A ha reso note le decisioni del Giudice Sportivo in merito alla 32° giornata del campionato. In tutto sono quattro i calciatori squalificati per un turno, che dovranno saltare il prossimo impegno in campionato: tre perché in diffida e uno per aver rimediato un’ espulsione. Di seguito l’elenco dei calciatori che salteranno la 33° giornata di Serie A:
- Daniel Fila(Venezia): espulso, 1 giornata.
- Saul Coco (Torino): quinta sanzione
- Alessandro Deiola (Cagliari): quinta sanzione
- Gustav Isaksen (Lazio): quinta sanzione
Salteranno il prossimo turno di campionato anche due membri dello staff, poiché espulsi lo scorso weekend. Si tratta di Enrico Maria Malatesta, allenatore dei portieri del Como e Nicola Beati, collaboratore tecnico dell’Hellas Verona.

GUSTAV ISAKSEN IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Giudice Sportivo, le società multate
Il Giudice Sportivo ha punito 6 club di Serie A, a seguito dei comportamenti tenuti dalle proprie tifoserie, in particolare 4 squadre per il lancio di petardi e fumogeni nel recinto di gioco. Al Genoa è stata inflitta una ammenda di 8.000 euro . Ammenda di 6.ooo euro per Roma e Venezia, di 4.000 per la Lazio. Multe inferiori per Hellas Verona e Napoli ( rispettivamente di 2.500 e 1.500 euro) per il lancio di bottigliette di plastica.
Serie A
Bologna, Fenucci: “Le voci su Sartori? Conosco Giovanni da decenni”

l’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, ha parlato della posizione di Giovanni Sartori, anche in caso di chiamata dal Milan .
L’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, ha parlato della posizione del direttore tecnico Giovanni Sartori all’interno della società rossoblù, anche in caso di chiamata da parte del Milan.
Bologna, Fenucci: “Credo che in generale non ci saranno problemi per il futuro della struttura dirigenziale”
L’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci, ha parlato della posizione del direttore tecnico Giovanni Sartori all’interno della società rossoblù, dicendo chiaramente che Sartori non si muoverà dalla società rossoblù, anche in caso di chiamata da parte del Milan. Su questo punto Fenucci è stato abbastanza chiaro: “Le voci su Sartori? Conosco Giovanni da decenni: posso solo dire che la sua serietà, al di là dei contratti, è fuori discussione. Non si muove”.
Poi, ha parlato del contratto firmato tra le due parti nelle scorse settimane, rassicurando il tecnico Vincenzo Italiano ed il suo staff: “Ad Italiano e il suo staff poi, abbiamo già manifestato la volontà di proseguire il rapporto: per i risultati, ma anche per il modo in cui è entrato nella testa dei giocatori. Credo che in generale non ci saranno problemi per il futuro della struttura dirigenziale”.
In seguito, si è chiesto un parere se Sartori sarebbe stato ideale per il Milan: “Questo è da capire perché le sue esperienze, straordinarie, sono state vissute fra Chievo Verona, Atalanta e Bologna. Squadra dove i soldi ci sono e non ci sono, salvo poi arrivare in Champions League e crescere parallelamente ai propri calciatori. Al Milan non sarebbe così: servirebbe vincere subito e mettersi in quell’ottica.”.
Infine, all’ Ad rossoblù si è chiesto anche se Sartori sarebbe un dirigente ideale per un top club, visto i buoni risultati che ha ottenuto nella squadre in cui ha lavorato: “Sartori in una big potrebbe esserne la fortuna, soprattutto considerando l’idea – per tutti – di essere in autofinanziamento. Come fatto da Bologna, Atalanta e Chievo nel corso dei suoi anni”.
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