Serie A
Filippo Inzaghi: “Voglio rispetto. Facciamo vedere le immagini”
Filippo Inzaghi, tecnico della Salernitana, commenta la sconfitta di Napoli. I campani si trovano costretti a fare i conti con una sconfitta dal sapore atroce
Dopo essere stata battuta dalla Juventus con un goal in pieno recupero, sul campo del Napoli cade ancora per un 2-1 patito in rimonta con rete decisiva arrivata ben oltre il 90’.
Filippo Inzaghi, parlando ai microfoni di ‘DAZN’ dopo il triplice fischio finale, non solo non ha nascosto la sua amarezza, ma ha chiesto maggior rispetto per la sua squadra.
Queste le parole del Tecnico della Salernitana:
“Dispiace molto, ma questa è la strada giusta e non potevo chiedere di più ai miei ragazzi. Non meritavamo di perdere; in ogni partita siamo penalizzati, e questo è frustrante.
La Salernitana merita rispetto, così come io e i miei giocatori. Sono stato ammonito senza motivo, ero anche diffidato, non mi è stato concesso nemmeno di parlare. Questo non va bene.
Chiedo rispetto per la Salernitana e non ci lamenteremo più. Speriamo che stavolta le immagini siano state mostrate, così come l’espulsione di Gatti, che nemmeno era stata trasmessa in televisione.
Non siamo soddisfatti, vogliamo perdere le partite in modo giusto”.
Sul VAR
“Il Rigore è un rigore da VAR, che non sarebbe stato fischiato senza.
Anche il fallo di Demme sul gol è un fallo da VAR perché prende Tchaouna col gomito: però non è stato visionato.
Non mi piace l’atteggiamento degli arbitri, a fine primo tempo gli arbitri non mi guardavano neanche in faccia.
Tutti sbagliamo però senza dialogo è una presa in giro”.
Serie A
Inter, Mkhitaryan: “Crediamo a Scudetto e Champions”
l’armeno dell’Inter Mkhitaryan ha rilasciato un’intervista dove parla di se e degli obiettivi della squadra: “Quest’anno crediamo a scudetto e Champions”.
Henrikh Mkhitaryan ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui ha svelato qualche curiosità su di se, ma in particolare ha parlato della stagione dell’Inter e di quali sono gli obiettivi della squadra. L’armeno in questi anni è diventato un pupillo di Simone Inzaghi, che spesso lo schiera da titolare anche quando il resto della rosa fa turnover, nonostante la sua età di 35 anni.
Il suo stato di forma è ancora ottimale e nonostante un leggero calo del livello delle prestazioni ad inizio campionato, adesso sembra essere tornato il solito corridore di sempre.
Simpaticamente ha spiegato i suoi segreti di questa eterna giovinezza: “L’età è solo un numero e se non vinciamo una partita non è per l’età. Provo a dormire e a mangiare meglio possibile: evito glutine, zuccheri e lattosio, su consiglio del nostro nutrizionista Pincella. E poi c’è l’aspetto principale: allenarsi bene”.
Gli obiettivi dell’Inter
Mkhitaryan parla degli obiettivi stagionali della squadra di Inzaghi e della maturità raggiunta dopo la finale di Istanbul: “Quest’anno crediamo a scudetto e Champions. Abbiamo perso qualche punto altrimenti saremmo già in testa. Sappiamo che abbiamo concesso tanti gol e non abbiamo sfruttato tutte le nostre occasioni, ma stiamo lavorando per arrivare al livello dell’anno scorso. In tanti vogliono vincere questo campionato, noi per primi.
Tornare in finale sarebbe un sogno, anche se la strada è più lunga di due anni fa. Però ci crediamo: siamo fiduciosi di poterci arrivare di nuovo”.
Mkhitaryan, un uomo di altri tempi
Successivamente, ha parlato un pò di se e della sua vita fuori dal campo: “Non amo tatuaggi, orecchini e i capelli strani. Mi piace leggere cose diverse e ho due lauree: una in Sports management e l’altra in Economia. Uso il telefono il meno possibile perché ho due bambini piccoli e non voglio che mi vedano passare il tempo con lo smartphone in mano.
Gli scacchi mi aiutano tanto: a pensare, a leggere il gioco, la situazione, il pensiero del tuo compagno. Parlo cinque lingue: armeno, russo, francese, inglese, italiano. Il tedesco lo parlavo, ma l’ho dimenticato.
Il rapporto con Simone Inzaghi
Infine ha parlato del rapporto che ha con Simone Inzaghi: “È bravo come tecnico e come persona e non lo dico perché è il mio allenatore. Con lui scherzo, ma conosco i limiti. Invece da giovane purtroppo la pensavo in modo un po’ diverso. Pensavo che un allenatore non potesse essere un amico, che ci fosse una barriera. Adesso che capisco tutto, è più facile per me. L’ho capito con il tempo. È la vita”.
Serie A
Inter, oggi gli esami per Calhanoglu: rientro rimandato
L’Inter dovrà fare a meno di Hakan Calhanoglu per i prossimi impegni. Gli esami strumentali si terranno nella giornata di oggi ma le sensazioni sono negative.
Il turco è reduce dall’infortunio in nazionale e nonostante abbia rassicurato in prima persona delle sue condizioni, la realtà è che quasi sicuramente starà fuori alcune partite.
Inter, Calhanoglu salta l’Hellas e non solo
Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, lo stop per il centrocampista ex Amburgo e Leverkusen sarà più lungo del previsto. Le parole del giocatore alla vigilia di Montenegro-Turchia facevano sperare in suo rientro per il match di sabato al Bentegodi ma la situazione non si risolverà presto.
Infatti, se dovesse essere confermata la prima diagnosi Calhanoglu salterà non solo la trasferta in Veneto ma anche il match di San Siro contro il Lipsia in Champions League.
Il ritorno dal 1′ dunque è da fissarsi alla sfida del Franchi contro la Fiorentina in programma i primi di dicembre. Le alternative a disposizione di Inzaghi permettono di non snaturare il gioco ma la mancanza delle qualità del turco si faranno di certo sentire.
Serie A
Atalanta, Brescianini: “Ho preso la decisione migliore. Mi sento duttile e adattabile. Sul Napoli…”
Marco Brescianini ha rilasciato un’intervista all’Eco di Bergamo nella quale si è aperto completamente. Tra gli argomenti la scelta dell’Atalanta e il ruolo.
L’ex Frosinone ha esordito con 3 gol nelle prime giornate di campionato, salvo poi fermarsi per un infortunio che lo ha tenuto fuori fino alla gara del Maradona.
Atalanta, le parole di Brescianini
La nuova fase della carriera
“Non c’è un percorso unico nel calcio, ognuno deve trovare il proprio. Io sapevo che avevo bisogno di migliorare e crescere, quindi ho colto ogni occasione per tirare fuori il meglio di me, anche nei momenti più difficili”.
Il mancato accordo con il Napoli e l’inserimento della Dea
“Con il Napoli eravamo davvero avanti, ma poi l’Atalanta ha fatto un passo deciso. Mi hanno fatto capire quanto credessero in me, ed è stata una scelta naturale. Sono felicissimo di essere qui e convinto di aver preso la decisione migliore per la mia crescita. L’Atalanta è sempre stata nei miei pensieri. Ho sempre ammirato questa società per l’organizzazione e i traguardi raggiunti. È speciale essere vicino a casa“.
Il ruolo in campo e la versatilità
“Sono un centrocampista con caratteristiche offensive, ma qui non esistono ruoli fissi. Devi saper interpretare ciò che la squadra richiede in ogni momento. Mi trovo bene dal centrocampo in avanti, ma sono pronto a fare ciò che serve per il bene del gruppo. Credo sia un vantaggio, nel calcio moderno è fondamentale essere duttile e adattabile. Giocare in più ruoli ti rende più utile alla squadra e aumenta le tue opportunità di scendere in campo”.
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