Serie A
Fiorentina, Adli: “L’Italia mi ha migliorato tatticamente”
Il centrocampista della Fiorentina, Yacine Adli, ha parlato del suo futuro in maglia Viola e della sua esperienza al Milan in un’intervista a RMC Sport.
Yacine Adli sta attraversando un ottimo momento insieme a tutta la Fiorentina: lo scorso anno nel Milan era comunque riuscito a ritagliarsi il suo spazio nonostante i tanti e frequenti infortuni, ma in maglia viola sta avendo un rendimento qualitativamente più alto. Il francese classe 2000 ha rilasciato un’intervista a RMC Sport dove ha parlato della sua esperienza in rossonero e del suo possibile rinnovo al termine della stagione.
Fiorentina, le parole di Adli
Il centrocampista ex Milan ha parlato in modo molto sereno ed ottimista di quello che potrebbe essere il suo futuro. Il giocatore è in prestito dal club rossonero e a fine stagione la Fiorentina dovrà decidere se acquistare a titolo definitivo il suo cartellino o meno:
“È difficile parlare ora del futuro, siamo ancora all’inizio. L’obiettivo è disputare una grande stagione, far parlare il campo, avere questa costanza nelle prestazioni. Se arriverà una grande stagione a livello di squadra e personale, la Fiorentina non mancherà di esercitare l’opzione di acquisto. Se farò una grande stagione e la Fiorentina non eserciterà l’opzione di acquisto, giocare bene mi aiuterà comunque”.
La sua esperienza italiana
Yacine Adli ha parlato dei grandi miglioramenti personali che ha avuto dal momento del suo arrivo in Italia: “Prima del Milan ho lasciato il Bordeaux che era in una situazione complicata. Quando sono arrivato a Milano sono stato scelto dai dirigenti, non è sempre lo stesso rispetto a quando ti vuole l’allenatore.
Arrivo alla Fiorentina con un allenatore che mi vuole e il club era sulla stessa lunghezza d’onda. In termini di fiducia è diverso. Mi sento molto a mio agio in campo, riesco ad esprimermi al meglio delle mie possibilità . L’Italia mi ha migliorato tatticamente, oggi posso giocare in tutte le posizioni in mezzo al campo.
Sono un giocatore più completo: mi viene chiesto di essere l’organizzatore della squadra e di portare qualcosa in più alla squadra in fase difensiva”.
Serie A
Bologna, Italiano ci riprova sotto il Colosseo: obiettivo secondo scalpo Capitale
Bologna, al rientro dopo la pausa delle nazionale i felsinei si troveranno di fronte la Lazio all’Olimpico. Dopo la Roma, Italiano sogna il secondo successo di fila contro una squadra capitolina.
Probabilmente l’avventura in Champions League del Bologna terminerà dopo la prima fase. La corsa in campionato, invece, sembra aver accelerato negli ultimi 270′.
I felsinei, stoppati solo da motivi di ordine pubblico nell’ultimo mese, hanno il vento in poppa e vengono da tre successi di fila. Due di questi sono arrivati in sfide davvero pesanti, precisamente in casa sul Lecce (1-0) e a Cagliari.
In entrambi i casi, ad aprire la strada è stato Riccardo Orsolini. Il fantasista, nel passaggio da Italiano a Thiago Motta, ha aumentato la propria propensione al gol. Sono già 5, infatti, i gol segnati in dieci presenze in questo 2024/2025, metà del bottino messo insieme in totale nella scorsa stagione, quella irripetibile della qualificazione alla coppa dalle grandi orecchie.
Proprio sulle spalle del suo uomo simbolo, il Bologna riproverà , domenica prossima, a far piangere anche la seconda sponda della Capitale.
Serie A
Fiorentina, Bove: “Ora sono al centro del progetto. Su Mourinho…”
Il centrocampista della Fiorentina ha parlato della sua grande stagione e di quella della squadra, ricordando anche il suo rapporto con lo Special One.
Fino ad adesso la stagione della Fiorentina è stata a dir poco entusiasmante. Dopo un avvio a rilento Palladino è riuscito a trovare la giusta alchimia tra i giocatori, ed adesso i viola sono secondi nella classifica di Serie A, ad un solo punto dal Napoli capolista.
Uno degli indubbi protagonisti in positivo di questo splendido avvio di stagione è Edoardo Bove. Arrivato a Firenze nelle ultime ore di calciomercato estivo, l’ex centrocampista della Roma è diventato da subito un punto fermo dello scacchiere tattico di Palladino.
In un’intervista a Radio Deejay Bove ha parlato del suo personale momento e di quello della squadra.
“Palladino? E’ un po’ secchione”
“E’ un allenatore a cui piace curare ogni dettaglio. All’inizio ci abbiamo messo un po’ per entrare nei suoi meccanismi, ma adesso stiamo giocando bene. Il clima sereno attorno a noi ci permette di esprimerci al meglio.”
“Mourinho? Mi voleva bene”
“Il soprannome “cane malato” che mi ha dato José quando ero alla Roma non mi ha aiutato, ma lui nutriva un grande affetto per me. Quando sei costretto a rincorrere tutti poi quando hai il pallone in mezzo ai piedi fai fatica a mantenere la lucidità . Adesso alla Fiorentina mi sento finalmente al centro del progetto. Le Fee? Ci sentiamo ancora, siamo rimasti grandi amici.”
“Ecco cosa penso di De Gea e Kean”
“Da lui ho imparato che più si è forti e più si è brave persone. Lui è una persona fantastica. Kean? Da quando è qui si vede che ha avuto un click mentale, si prende responsabilità anche per i compagni. I gol non sono tutto, io mi concentrerei di più sulle rincorse che fa quando perde il pallone. Fisicamente poi è un animale.”
Serie A
Lazio, Zaccagni: “Voglio rimanere qui. Scudetto? Sarebbe…”
L’ala biancoceleste ha parlato del suo personale momento alla Lazio e di quello della squadra, toccando anche temi relativi al suo futuro.
Mattia Zaccagni a tutto campo. In una lunga intervista a “Il Corriere dello Sport” l’esterno offensivo ha parlato dell’ottimo momento forma della Lazio e del suo, parlando anche del rapporto con la Nazionale di Spalletti dopo i disastrosi Europei della scorsa estate.
“Spalletti non mi ha chiamato? Giocare con questo modulo mi penalizza”
“Dopo gli scorsi Europei mi sono accorto che ero l’unico esterno d’attacco. Spalletti ha dichiarato che posso fare anche la seconda punta, ma già con la Lazio mi sto allenando per poter ricoprire anche questo ruolo”.
“La classifica? Ci sono tante squadre forti”
“L’attuale classifica di Serie A rende il tutto molto più avvincente. Scudetto? Sarebbe bello restare aggrappati fino alla fine.”
“La fascia di capitano? Non vedevo l’ora”
“Quando il mister Baroni mi ha comunicato che sarei stato il nuovo capitano della Lazio per me è stato motivo di orgoglio e di grande felicità . E’ una grande responsabilità , ho il dovere di aiutare anche i ragazzi più giovani.”
“Il mio futuro? Ecco quale sarà ”
“Giocare e vincere all’Olimpico è coinvolgente. I tifosi ti fanno capire l’importanza di indossare questa maglia. Giocare per la Lazio ti porta ad essere tifoso di questa storia e di questa maglia, e io da qui non ho nessuna intenzione di muovermi.”
“Baroni? Non sbaglia mai la preparazione della partita”
“Eravamo curiosi di scoprirlo dopo il suo arrivo. Lui è uno che non ci sovraccarica eccessivamente di nozioni tattiche, ci da quelle che servono. Con lui lavoriamo molto sull’intensità . Tudor? Con lui spendevo troppo in fase difensiva, però grazie a lui siamo riusciti a raggiungere l’Europa.”
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