Serie A
Fiorentina, Adli: “Voglio pensare solo al campo e crescere”
Fiorentina: Yacine Adli si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti, riguardo il suo arrivo a Firenze e non solo.
Indice
Fiorentina, le parole di Adli
Questo pomeriggio, all’interno della sala stampa del Viola Park, si è svolta la conferenza di presentazione di Yacine Adli.
Il centrocampista arrivato dal Milan si è trasferito a Firenze in prestito oneroso con diritto di riscatto intorno ai 13 milioni di euro.
Di seguito le sue parole:
Sul il suo arrivo a Firenze
“Quando sono tornato a Milano i dirigenti mi hanno detto che loro avevano bisogno di vendere e che sarei stato messo sul mercato.
Dovevo preparami a una nuova squadra e quando è arrivata l’opportunità di venire a Firenze, in un progetto ambizioso, sono stato convinto subito.
Voglio pensare solo al campo e crescere. Qui c’è un allenatore forte ed una squadra forte. Qui c’è un progetto in cui posso crescere e in cui si può vincere“.
Sul suo ruolo alla Fiorentina
“Mi piace giocare a calcio. Sono un centrocampista che può giocare ovunque. In questo nuovo modulo mi vedo tra i due”.
Su mister Palladino
“Il Mister ha fatto vedere già a Monza diverse caratteristiche di gioco. Adesso vediamo il suo lavoro. C’è bisogno di tempo perché sono cambiati di gioco ma penso che la squadra crescerà tanto”
Sugli obbiettivi personali e di squadra
“Sono arrivato da poco ma penso che vogliamo tutti vincere e dare il massimo per questo club e i nostri tifosi. Dobbiamo sempre puntare in alto, anche se in Serie A ci sono squadre forti dobbiamo prenderci il nostro spazio, guardando partita dopo partita lavorando forte. Ora dobbiamo conoscerci meglio e ambientarci.
Non è ancora il momento di pensare cosa faremo a fine stagione ma a cosa faremo partita dopo partita”.
Sui suoi margini di miglioramento
“La Serie A fa crescere tanto se arrivi dall’estero, perché tatticamente molto difficile. Qua si diventa più completi dopo qualche anno. Io mi sento migliorato rispetto a quando sono arrivato.
Pioli mi ha fatto lavorare sulla fase difensiva, ma posso ancora crescere in fase di non possesso”.
Serie A
Lazio, Luis Alberto al vetriolo: “Sarei rimasto a vita, ma il clima lì è marcio. Su Tare e Inzaghi…”
Luis Alberto ha rilasciato un’intervista esclusiva a “Cronache di Spogliatoio”, in cui ha ripercorso i motivi del suo addio alla Lazio.
Luis Alberto e la Lazio, quantomeno nei panni della società biancoceleste, non si sono lasciati benissimo. A dimostrazione di tale assunto l’acredine con la quale il centrocampista spagnolo parla quando ne ha occasione.
Lazio, le parole di Luis Alberto
In un’intervista concessa a “Cronache di Spogliatoio“, il calciatore iberico ha ripercorso le orme del suo ciclo in biancoceleste ed è tornato sui motivi che lo hanno portato alla decisione di lasciare la Capitale.
Di seguito, le sue parole.
“Non sarei mai andato via dalla Lazio. Sarei rimasto a vita… Perché sono andato via? Ditemi uno che è uscito bene dalla Lazio. Fanno così: guardate ora proprio Cataldi… era lì fin da piccolo. È un peccato perché poi vedi altre squadre che si comportano diversamente: almeno ti fanno fare un saluto o una conferenza stampa. Radu, ma anche con Lulic e Milinkovic-Savic, a nessuno di loro è stato concesso. Tutti escono male perché non parlano in faccia, è un peccato. La Lazio è una società speciale, però non per le persone che ci sono dentro, ma per quello che c’è fuori, che è una roba pazzesca. Ho tanti amici tifosi, auando parli con loro è tutto. C’è gente che lo mette davanti alla famiglia. Noi eravamo felici dentro perché c’erano Inzaghi e Tare. Con Igli ho litigato mille volte, ma sapevamo che eravamo due persone giuste e trovavamo la ragione. Dopo quel periodo è finito tutto. Quella è stata la differenza, anche quando è andato via Sarri, era finito il ciclo. Avevo appena rinnovato, per me l’idea era restare a vita. Non mi andava però di rimanere in un posto in cui non vedevo niente di pulito. Non sono mai stato zitto. Era il momento di andarmene e stare più tranquillo calcisticamente”.
Serie A
Roma, Sabatini duro: “Friedkin in delirio di onnipotenza. Come si può esonerare De Rossi?”
Walter Sabatini, ex-dirigente della Roma, ha commentato con un duro post su Instagram la decisione dei Friedkin di esonerare De Rossi.
L’ex-direttore sportivo giallorosso, che già aveva modo di commentare la situazione di De Rossi alla Roma in un’intervista a Radio Serie A, si è espresso in maniera lapidaria sull’esonero dell’ex-bandiera romanista.
Roma, le parole di Sabatini su De Rossi
Di seguito le parole dell’ex-dirigente giallorosso.
“Sono amareggiato. Anni fa un notabile dell’ambiente disse una cosa sottoscrivibile: il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti. Oggi vale solo il primo presupposto ed è inutile aspettarsi che ci si possa essere accorti dei miglioramenti di una squadra sperimentale. E’ altrettanto inutile aspettarsi che si rendano conto di dover acquisire cultura calcistica e generale, assumendo, con pieni poteri, profili come Boban e Maldini, che tre anni fa, insieme a Massara, hanno dato vita alla rifondazione del Milan: che ha portato allo scudetto in pochissimo tempo. Ma De Rossi licenziato no, non si può fare: qualcuno sta vivendo in un delirio di onnipotenza“.
Serie A
Esonero De Rossi, Sensi: “Sono amareggiata, fa male vedere De Rossi allontanato da Trigoria”
Questione che sta facendo discutere in molti quella dell’esonero di Daniele De Rossi. Alla lista si aggiunge anche l’ex presidente Rossella Sensi.
Sono tante le persone che stanno commentando la scelta dei Friekin. Una di queste è Rossella Sensi, presidente dell’As Roma dal 2008 al 2011 e figlia del grande Franco Sensi, che ha espresso su un post instagram le sue sensazioni in merito all’esonero di Daniele De Rossi.
Roma, le parole di Rossella Sensi su De Rossi
Su Instagram scrive: “Sono sorpresa ed anche amareggiata, fa davvero molto male vedere Daniele De Rossi allontanato da Trigoria per la seconda volta. So quanto possa stare male ora. Non giudico le questioni o le scelte altrui. Forse non sarebbe nemmeno giusto. Ma mi sento di dare tutto il mio supporto a un uomo che non è solo una bandiera di questo club. Ma è anche un professionista serio e preparato. Il mio in bocca al lupo ora va a Ivan Juric, lo aspetta un compito non facile ed i sarò sempre dalla parte di chi veste quei colori”.
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, che occasione! Solet rescinde col Salisburgo
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Cardinale mette alla porta Ibrahimovic? I motivi che lo inchiodano
-
Champions League17 ore fa
Milan, volano gli stracci negli spogliatoi: derby ultima spiaggia per Fonseca?
-
Notizie5 giorni fa
Milan, Calabria si fa male: i dettagli
-
Notizie13 ore fa
Milan, crocevia derby: per Fonseca è un dentro o fuori | Due i nomi per sostituirlo
-
Notizie6 giorni fa
Milan, Cardinale pronto alla svolta? La sua idea sul mercato e su Fonseca
-
Notizie3 giorni fa
Milan, guarda che Devis Vasquez! Un’intuizione di Maldini
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, contatti col Real Madrid per Theo Hernandez: retroscena Arda Guler