Serie A
Fiorentina, Biraghi d’orgoglio
Cristiano Biraghi, capitano della Fiorentina, ha inviato una toccante lettera a se stesso in cui fa convivere varie emozioni. E un ricordo commosso.
Questo articolo potrebbe interessarti
Fiorentina, emozioni da capitano
Nelle sue parole convivono almeno tre elementi: orgoglio per essersi affermato, consapevolezza dei sacrifici fatti per raggiungere il traguardo e voglia di sfondare anche per il futuro. Oltre ogni scetticismo che qualcuno, nei suoi confronti, ha manifestato. Cristiano Biraghi concepisce la Fiorentina non solo come la squadra di cui è capitano ma anche una grande famiglia.
E , per esprimerlo, ha scelto di inviare una toccante lettera a se stesso. Un’autoanalisi di chi, avendo raggiunto un nobile palcoscenico, se la vuole giocare fino in fondo: “ti ricordi quando , appena nato, papà ti mise una maglia da calcio addosso e quando , per la prima volta dopo i cinque anni, sei andato a dare calci al pallone nel campetto di paese”. Se lo ricorda benissimo, Biraghi, ogni volta che scende in campo a dare il suo contributo per la causa viola. Perchè quel bambino che si nutriva di pane e sfera di cuoio è cresciuto ma non è cambiato nello spirito.
“Crescendo hai dovuto fare sacrifici, sacrifici anche importanti per un ragazzo giovane- prosegue – non uscire la sera, non andare alle feste o non stare con gli amici il fine settimana perchè ti devi allenare, perché devi recuperare anche del tempo da dedicare allo studio”. Ma ci ha creduto, Biraghi. Oltre ogni difficoltà. E “questi sacrifici che ti hanno portato a raggiungere dei grandi obiettivi” li ha portati avanti al di là di ogni contrarietà che si trovasse per via, delle “bocciature che hai subito da parte di dirigenti, allenatori e società“. Perché, come insegnava il filosofo Epicuro di Samo, a volte per ottenere grandi piaceri bisogna passare anche da qualche dolore. Biraghi ha insomma vinto. Soprattutto con se stesso. Ma si guarda bene dal riposarsi sugli allori, perché il calcio, come la vita, non regala nulla. “Devi continuare come hai sempre fatto – prosegue – ad avere questa voglia di migliorarti”.
Corollario di questa sua autoanalisi è uno sguardo verso il cielo. A cercare la stella in cui dimora Davide Astori, capitano d’eccellenza dei viola scomparso maledettamente presto dal palcoscenico della vita. “Sappiamo cosa significhi la fascia da capitano della Fiorentina – conclude – che è stata di Davide. Il suo ricordo è indelebile, quello che ci ha lasciato rimarrà per sempre con noi”. Eccolo, Biraghi, cuore a forma di giglio fiorentino. Pronto a battere sul campo e fuori.
Serie A
Oliveira: “Lukaku? Fa un lavoro straordinario”
Ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Marte Sport Live, l’ex giocatore Luis Oliveira ha parlato del Napoli e di alcuni giocatori in attacco.
In Italia Luis Oliveira ha giocato, tra gli altri, con la maglia del Cagliari, della Fiorentina e del Bologna. Oggi allena i “giovanissimi” dell’ASD Galaxy FC.
Proprio stamattina è intervenuto in diretta radio a Marte Sport Live per commentare le performance del Napoli e alcuni suoi attaccanti: ecco che cosa ha detto ai microfoni dell’emittente partenopea.
Napoli, le parole di Luis Oliveira
Queste le sue parole: “Le difficoltà di Lukaku? Si sta facendo troppo casino con Lukaku, che è diventato il calciatore contro cui puntare il dito. Si vince e si perde tutti insieme. Lukaku fa un lavoro straordinario per la squadra e per gli esterni ed i centrocampisti.
Credo che questa doppia sconfitta con la Lazio abbia fatto male al Napoli ma anche alla tifoseria. Se il Napoli ha una produzione offensiva non eccellente è anche perchè gli avversari sanno che essa si basa molto sul lancio su Lukaku e corrono ai ripari braccandolo. Conte dovrà trovare soluzioni alternative magari potenziando il gioco sugli esterni d’attacco che sono molto pericolosi.
Senza Kvara è giunto il momento di Neres? Il Napoli ha tante opzioni davanti. Può giocare anche a due punte. Conte ha il suo schema di gioco e troverà le soluzioni per ripartire bene”.
Serie A
Juventus, rientri Milik e Nico Gonzalez: gli aggiornamenti
La Juventus ha vissuto un inizio di stagione ricco di infortuni: ecco il punto sulle date dei possibiili rientri in campo di Milik e Nico Gonazalez.
Fabiana Della Valle, sul suo canale YouTube, ha dato alcuni aggiornamenti sulle condizioni di Arek Milik e Nico Gonzalez. I due giocatori della Juventus potrebbero tornare a breve a disposizione di Thiago Motta.
Ecco quando potrebbero tornare in campo di due attaccanti bianconeri.
Juventus, i rientri di Milik e Nico Gonzalez
“Milik dovrebbe rientrare per la fine del mese, Bremer e Cabal che insomma invece non rientreranno in questa stagione. A parte il grande punto interrogativo Nico Gonzalez che continua a non essere utilizzabile, molto probabilmente non lo sarà anche contro il Venezia sabato, quindi bisognerà attendere e chissà a questo punto, se ce la farà per la fine del 2024”.
Serie A
Milan, Pulisic: “Mi da fastidio il pregiudizio sui calciatori americani in Europa”
L’esterno offensivo americano di proprietà del Milan, Christian Pulisic, è parso molto polemico in un’intervista al “The Athletic”.
Christian Pulisic, esterno offensivo del Milan e della Nazionale statunitense, ha parlato ai microfoni riguardo un argomento molto delicato sul trattamento che ricevono i propri connazionali in Europa.
Milan, le parole di Pulisic
In seguito le parole dello statunitense:
“Mi da fastidio il pregiudizio sui calciatori americani in Europa. A volte è stato palese ai miei occhi. Le decisioni degli allenatori sul selezionare o meno un giocatore americano possono essere state influenzate da questo. Un giorno mi piacerebbe poter dire di avere avuto un piccolo o un grande ruolo nel portare il calcio negli Stati Uniti a un livello completamente diverso. Mi auguro di arrivare al punto di essere uno dei paesi più rispettati al mondo. Se come Nazionale arrivassimo al massimo livello anche nei tornei più grandi, sarei estremamente orgoglioso. Dobbiamo raggiungere nel calcio la stessa posizione ottenuta da alcune leggende statunitensi negli altri sport”.
Riconoscimento degli statunitensi in Europa
“Mi spinge a lavorare ancora più duramente e ad essere migliore, non dando loro la possibilità di prendere una decisione e dicendo: ‘Questo è il ragazzo che vogliamo far giocare’. Questo mi ha sempre spinto a dare il massimo. Penso che ora la situazione sia migliorata. Spero di aver avuto voce in capitolo e che altre persone si guardino intorno e dicano: ‘Questo ragazzo è americano e sta giocando ai massimi livelli: allora sono da rispettare’. Guardate quanti americani sono venuti in Europa negli ultimi 5-10 anni. Abbiamo giocatori in Champions League e in alcuni dei campionati più importanti del mondo. Ma non è il nostro principale stimolo voler dimostrare che si sbagliano”.
-
Serie A4 giorni fa
Esclusiva CS: parla la portavoce di Redbird sull’addio di Cardinale al Milan
-
Serie A2 giorni fa
Milan, chi sarà il nuovo ds? Si va verso la soluzione interna: due i nomi
-
Calciomercato7 giorni fa
Ultim’ora Milan, questione centrocampo: la telefonata a Galliani
-
Serie A5 giorni fa
Marelli sul gol di De Keteleare: “Giusto il non intervento del VAR, ma…”
-
Serie A7 giorni fa
Bove rischia di non poter più giocare in Italia: ecco perché
-
Le interviste6 giorni fa
Esclusiva CS – Amantino Mancini: “Auguro il meglio a Bove, Ranieri sa cosa deve fare. Vi dico chi vince lo scudetto…”
-
Serie A4 giorni fa
Milan, caso Fonseca-La Penna: gli arbitri vogliono la squalifica
-
Calciomercato23 ore fa
Milan nuove consultazione per il rinforzo a centrocampo. le ultime indiscrezione