Serie A
Fiorentina, Comuzzo dall’addio alla panchina: non è più inamovibile

Pietro Comuzzo è sicuramente una delle sorprese più liete della stagione della Fiorentina. Da gennaio, però, sembra aver perso la titolarità.
In una Fiorentina che continua a vivere una stagione tra alti e bassi, una delle poche certezze, almeno fino a gennaio, era rappresentata da Pietro Comuzzo. Il classe 2005 si era guadagnato il posto da titolare inamovibile con prestazioni di grande solidità, attirando così l’attenzione dei top club italiani.
Il Napoli, in particolare, aveva tentato il colpo nel mercato invernale, arrivando a offrire oltre 30 milioni di euro per strapparlo ai viola. La trattativa, però, non si è concretizzata e, paradossalmente, da quel momento qualcosa è cambiato nella stagione del difensore.
Gli errori e la rinascita di Pongracic
Comuzzo ha risentito della discontinuità della Fiorentina e di alcune scelte sperimentali di Palladino, commettendo qualche errore di troppo che ha finito per pesare sulle sue gerarchie in squadra.
Nel frattempo, Marin Pongracic ha ritrovato la miglior condizione dopo un avvio di stagione shock tra errori madornali e infortuni. L’ex Lecce, arrivato in estate per 16 milioni come erede di Milenkovic, ha scalato le gerarchie fino a diventare un titolare inamovibile, complice anche il passaggio alla difesa a 3.
Un futuro ancora da scrivere con la Fiorentina?
Nonostante il minutaggio ridotto, Comuzzo non è stato del tutto accantonato: Palladino lo ha schierato titolare nel doppio confronto di Conference League contro il Panathinaikos, segno che la fiducia nel talento del giovane difensore resta.
La sua gestione, però, è cambiata, forse anche per valorizzare l’investimento fatto su Pongracic. Con l’estate ormai alle porte e i grandi club sempre vigili, il futuro di Comuzzo potrebbe essere ancora un tema caldo del mercato: resterà a Firenze o cederà al corteggiamento di una big?
Serie A
Parma, ancora niente svolta: riflessioni su Chivu?

Il Parma non trova la vittoria da 4 partite e la classifica inizia a diventare molto pericolosa. I 3 punti di vantaggio preoccupano tutti, arriverà la svolta?
Il pareggio di Monza ha gettato nuove critiche sulla squadra emiliana, che ha già messo in fila 3 partite senza vincere dopo l’ultimo successo contro il Bologna. Che succederà ora?
Parma, cinque vittorie sono troppe poche: c’è il rischio B?
L’ennesimo pareggio, il 10° di questa stagione, arrivato in casa dell’ultima in classifica non ha rassicurato i tifosi crociati che adesso si interrogano sul possibile epilogo. Lo scenario più preoccupante ovviamente è quello che vedrebbe il club di Krause nuovamente in Serie B dopo la promozione arrivata la scorsa stagione.
Attualmente la classifica vede il Parma a quota 25 punti con solo 3 punti di vantaggio sulla zona retrocessione (Empoli a 22) e nonostante il cambio di allenatore (da Pecchia a Chivu), il trend non sembra cambiare.

I TIFOSI DEL PARMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La vittoria nel derby contro il Bologna sembrava aver dato nuova vita a Bonny e compagni ma la sconfitta con l’Udinese e i pareggi con Torino e Monza non sono bastati per uscire dalle acque pericolose.
Il calendario però non sorride al Parma che avrà solo 3 scontri diretti nelle prossime 9 partite, contro Hellas Verona, Como ed Empoli. Per andranno in scena perlopiù incontri proibitivi (con Inter, Napoli, Atalanta, Lazio, Juventus e Fiorentina).
Serie A
Genoa, salvezza a un passo: quali ambizioni per il 2026?

Il Genoa di Vieira è vicinissima al traguardo salvezza per questa stagione. L’ottimo rendimento dimostrato nel girone di ritorno sarà un punto di partenza?
Il Grifone ha ripreso a volare e la società è pronta a prendersi i meriti per aver esonerato Gilardino quando le cose non stavano andando bene. Le ambizioni per il prossimo campionato saranno più alte?
Genoa, investire in estate per sognare in grande
La mini rivoluzione operata nella prima parte di stagione ha dato i suoi frutti. Dall’esordio il 24 novembre 2024 contro il Cagliari, l’allenatore francese ha collezionato solo 4 sconfitte contro Napoli, Fiorentina, Inter e Roma.
Per il resto 6 vittorie e 7 pareggi, per ora, hanno costruito l’ottimo traguardo dei 35 punti. La salvezza ormai è una formalità e il club sta già pianificando la prossima stagione. La nuova proprietà targata Dan Şucu si è detta pronta a portare avanti la gloriosa storia del club genovese e le ambizioni non possono che aumentare arrivati a questo punto.

PATRICK VIEIRA DA INDICAZIONI A ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le cessioni di Gudmundsson e Retegui durante lo scorso mercato estivo, praticamente inevitabili, hanno aiutato a rimpolpare le casse del club che ha puntato su nuovi prospetti e giocatori di talento più che di esperienza.
Le conferme di Frendrup, Malinovskyi, Pinamonti, Aaron Martin e Vasquez tra gli altri, potrebbero dare vita a un nuovo gruppo dalle potenzialità molto alte e con qualche innesto di qualità il livello si potrebbe alzare significativamente.
Da capire se Vieira sarà ancora sulla panchina rossoblu nella prossima stagione, nonostante un contratto in essere fino al 2026. I piani del club sono ancora in fase di definizione ma a breve ci saranno novità.
Serie A
Juventus, le sconfitte con Atalanta e Fiorentina rievocano il passato

Secondo quanto emerso nelle ultime ore, le sconfitta subito dalla Juventus contro la Fiorentina ha rievocato una statistica negativa per i bianconeri.
Juventus, il dato post Fiorentina

THIAGO MOTTA PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI)
La Juventus di mister Motta sta avendo diversi problemi in questa stagione e la doppia sconfitta arrivata tra Atalanta e Fiorentina ha rievocato un trend negativo del passato. Infatti, come riportato da OptaPaolo, la Vecchia Signora ha perso due match di fila in Serie A con almeno tre goal di scarto solamente per la terza volta nella sua storia.
Le gare contro Atalanta (0-4 allo Stadium) e contro la Fiorentina (3-0) si aggiungono alle altre due occasioni in cui la Juventus ha incassato due sconfitte di fila così pesanti. Infatti, era solamente successo a gennaio 2011 con Delneri in panchina e nel lontano marzo 1957 sotto la guida di Sandro Puppo.
3 – La #Juventus ha perso due match di fila in #SerieA con almeno tre gol di scarto solo per la terza volta nella sua storia, dopo gennaio 2011 (con Luigi Delneri in panchina) e marzo 1957 (sotto la guida di Sandro Puppo). Tonfo.#FiorentinaJuventus pic.twitter.com/jTPmiwaVSk
— OptaPaolo (@OptaPaolo) March 16, 2025
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