Serie A
Fiorentina e Udinese non si fanno male. Le pagelle viola
Alla Dacia Arena Udinese e Fiorentina non si fanno male, o forse se lo fanno ad entrambe. Un punticino che forse serve di più all’Udinese in ottica salvezza che alla Viola in affannosa rincorsa alle posizioni europee. Un partita bloccata tatticamente che s’accende solo dopo il gol bianconero, che porta i gigliati a reagire, a pareggiare, e ad andare ad un passo dalla vittoria. Una gara nel doloroso ricordo di Davide Astori: a undici mesi dalla scomparsa del Capitano viola, la Fiorentina è tornata in Friuli. Bellissimo il ricordo e l’applauso tributato da tutto lo stadio alla memoria di Davide.
La partita
Una partita non bella, anzi noiosa per quasi 60 minuti. Udinese a difendersi in maniera ordinata e una Fiorentina, forse stanca nella mente e nel fisico, a provare a trovare gli spazi giusti. Da un calcio d’angolo per la Fiorentina, arriva il gol dell’Udinese. Biraghi, anziché crossare, passa la palla al limite dell’area a Veretout per il tiro, ma il francese sbaglia il controllo e Pussetto dà il via ad un contropiede micidiale che porta al gol Larsen. Errore tatticamente inconcepibile della Viola, Veretout era l’ultimo uomo…La Fiorentina reagisce rabbiosa e dopo una decina di minuti trova il pari con un tiro di Edimilson da fuori area che incrocia sul palo opposto. Il pari dà la sveglia alla viola che va vicina alla vittoria in altre occasioni con Chiesa e nel recupero con Ceccherini.
Le pagelle
Lafont 6 – Mai impegnato dai friulani. Nel primo tempo vanno vicino al gol ma lui sarebbe fuori causa, del resto come nel gol subito.
Laurini 6+ – Partita pulita, difende la sua corsia, con poche possibilità di offesa. Esce per stranchezza, ma anche perché Okaka per lui fisicamente è troppo… (Dall’83 Ceccherini 6 – Entra anche per dare fisicità alla difesa, vacino al gol nel recupero).
Pezzella 6,5 – Sicuro, sempre attento. Esce bene palla al piede e ferma qualche potenziale pericolo. Subirebbe un fallo da rosso sul finire del primo tempo, ma Orsato chiude gli occhi…
Milenkovic 5,5 – Periodo un po’ così per il centralone. Commette un fallo a metà campo evitabile, che gli farà il Napoli. Nel secondo tempo sale di tono, ma niente di particolare.
Biraghi 5,5 – Viene cercato spesso nel giro palla, ma non è preciso nei cross.
Gerson 5 – Leggero, perde un paio di palloni nel primo tempo. Dovrebbe essere il centrocampista in grado di saltare l’uomo o inventare. Non ci siamo. (Dal 59′ Pjaca 5,5 -Prova a metterci qualcosa, ma non c’è nulla da fare: non salta l’uomo e tocchi sbagliati. Occasione persa.)
Veretout 4,5 – Stanco, palesamente stanco. Non riesce a strappare il gioco. Commette l’errore sull’azione del gol udinese, ma la responsabilità tattica è da condividere con gli altri.
Edimilson 7+ – Lo svizzero cresce di partita in partita. Ci mette fisicità, anche se il passo dinnocolato gli fa fare qualche errore tecnico, qualche palla persa nel primo tempo. Nel secondo migliora e trova un gol bellissimo.
Chiesa 6,5 – Anche se non è la sua miglior gara, il gioco passa sempre su di lui e alla fine ne risente… è il primo a rincorrere e ad attaccare l’area. E dopo il pari raggiunto il più vicino al gol della vittoria.
Muriel 5,5 – Altra partita giocata per 90 minuti. Meno scattante, ma i tocchi con cui si libera dalla marcatura o fa correre il pallone per il compagno sono vellutati.
Mirallas 5 – Gioca titolare e non si vede mai. Forse nel primo tempo a difesa schierata serviva un centroavanti boa su cui far rimbalzare il palleggio, ma il belga non ha queste caratteristiche. (Dal 45′ Simeone 6 – Corre sul tutto il fronte d’attacco, fisicamente c’è. Non arriva al tiro, ma se nel secondo tempo la Fiorentina a volte è furente, è merito anche del Cholito).
Serie A
Fiorentina alla prova del 9 in casa dell’ex Italiano
La Fiorentina è attesa domenica pomeriggio al Dall’Ara dal Bologna: è il derby dell’Appennino n.145.
Palladino contro Italiano, una sfida dai sistemi di gioco praticamente contrapposti: più cinico, verticale e veloce quello dell’attuale tecnico viola, più orizzontale, dispendioso e avvolgente quello del mister rossoblu.
Dopo la clamorosa vittoria per 7-0 contro il Lask, la vittoria con il maggior numero di reti segnati dalla Fiorentina nella propria storia europea, i viola si troveranno di fronte il Bologna allenato dal grande ex Vincenzo Italiano.
L’attuale tecnico rossoblu è stato sicuramente divisivo nel triennio viola: osannato da chi gli ha riconosciuto di aver dato una decisa identità alla propria squadra, portandola a tre finali, seppur perse, aspramente criticato da chi non ha visto in Italiano la capacità di evolvere, ripentendo gli stessi errori tattici lungo tutto il triennio.
Ora le strade si sono divise e Italiano prova a tenere alta la classifica di un Bologna, che l’anno scorso ha raggiunto la Champions League. Dopo un inizio non semplice, i rossoblu hanno ripreso la propria marcia e rispetto alla scorsa stagione sono solo 3 i punti in meno alla 15esima giornata.
Palladino dal canto suo proverà ad ottenere la nona vittoria consecutiva, superando il record di otto vittorie della società viola, stabilito la scorsa giornata con il gol vittoria di Cataldi che ha eguagliato la Fiorentina 1959-60.
Ci vorrà la Fiorentina migliore per espugnare il Dall’Ara, che negli ultimi anni è stato un muro invalicabile per i viola: ma i giocatori di Palladino in questo momento sembrano in grado di superare ogni avversità.
Serie A
Nesta in conferenza: “Quando c’è da vincere bisogna vincere”
Alessandro Nesta nella consueta conferenza stampa di vigilia, presenta la delicata trasferta che vedrà i brianzoli sfidare il Lecce del neo tecnico Giampaolo.
Trasferta delicata quella di Mister Nesta e i suoi ragazzi. Il Monza è alla disperata ricerca di punti per allontanarsi dai bassifondi della classifica. Domenica alle ore 12:30 una sfida contro il Lecce da non sbagliare.
La conferenza stampa di Nesta
Novità in vista del Lecce: ” Non è previsto nulla di nuovo, cerchiamo di avere più soluzioni a disposizione. Difesa a tre, a quattro, non cambia nulla. Avendo più centrocampisti ci sono sicuramente più alternative. Per tanto tempo siamo rimasti corti a livello di rosa.”
L’atteggiamento della squadra: “C’è ottimismo. Ci è mancato sicuramente qualcosa ma è sempre stato un crescendo. Anche l’ultima partita al di là del risultato mi è piaciuta, il primo e il secondo gol dell’Udinese non sono frutto di ripartenze, solo quello annullato. Purtroppo abbiamo semplicemente letto male la situazione. Con questo tipo di atteggiamento arriveranno i risultati. Dobbiamo leggere meglio i momenti della partita e andare avanti. Le partite che non mi sono piaciute sono altre, ad esempio la partita di Empoli ad inizio anno non l’ho più voluta rivedere. Siamo penultimi perché non abbiamo fatto punti, si racchiude tutto lì. Quando c’è da vincere bisogna vincere e questa forza ci è mancata. Oggi è venuto Galliani, abbiamo pranzato e parlato di tante cose.”
Sul Lecce: “Il Lecce è pericoloso perché sa ripartire bene, sono una squadra forte. Gli manca qualcuno dietro e hanno anche loro dei problemi ma hanno grande forza e qualità. Giampaolo è un mio amico, persona super. L’ho ritrovato molto carico.”
Su Maldini : “Ripeto sempre la stessa cosa: non è una questione tecnico-tattica ma di gestione. Tutti siamo stati criticati, Daniel deve imparare a gestire mentalmente le situazioni. Anch’io quando ho iniziato a giocare la vivevo male, poi ho dovuto imparare a gestire l’adrenalina e tutto quello che ne consegue. Soprattutto in un mondo del calcio come questo.”
Gli indisponibili?: “Vignato e Petagna fuori. Djuric vedremo.”
Serie A
Napoli, Conte: ” Complimenti a chi ha costruito negli anni”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato pochi minuti fa in conferenza stampa a Castelvolturno prima della partita contro l’Udinese.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato pochi minuti fa in conferenza stampa a Castelvolturno alla vigilia della partita contro l’Udinese. Tra i temi, il sostituto di Kvaratskhelia, il modulo d’adottare e la competitività del calcio italiano.
Napoli, Conte “Il livello delle italiane sta crescendo, lo dimostra anche la Lazio”
L’allenatore del Napoli Antonio Conte ha parlato pochi minuti fa in conferenza stampa alla vigilia del match contro l’Udinese. Tra i temi, il sostituto in attacco di Kvaratskhelia, il modulo d’adottare e il livello sempre più competitivo del calcio italiano.
Complimenti chi ha costruito negli anni
“Per fare le competizioni europee devi allestire una rosa competitiva per farlo. Le italiane sono state brave e si vedono i risultati. Nonostante il turnover, il livello di qualità non scende. Lo stanno dimostrando tutte. Complimenti perché chi ha costruito in questi anni, pian piano, oggi sta iniziando a vedere i frutti”.
L’Udinese sta facendo molto bene
“L’Udinese è partita forte. Ha avuto un momento di rallentamento, ma ha vinto l’ultima partita. Sono forti fisicamente, da anni vanno su questo tipo di giocatori: fisici, resistenti. Il loro allenatore è al primo anno in Italia, ma sta facendo molto bene. Dobbiamo essere al meglio per ottenere un buon risultato”
Il livello delle italiane in Europa sta crescendo
“La mentalità deve continuare a crescere. Anche le cadute devono aiutarci ancora di più a rinforzare questa mentalità. Domani vedremo la reazione dopo la caduta, se faremo un passo avanti, indietro o se siamo rimasti uguali. Ci rendiamo conto della forza delle squadre italiane per quello che stanno facendo in Europa. La Lazio ha vinto contro di noi con nove undicesimi che hanno affrontato e battuto l’Ajax”.
Neres al posto di Kvara?
“Sono contento per come stiamo lavorando. Per l’energia che si è creata con i ragazzi e i tifosi in questi cinque mesi. Poi tutto è migliorabile. Neres al posto di Kvara? Ancora non ho deciso. Domani vedrete le scelte e il tipo di contributo di ogni calciatore. Abbiamo ancora un allenamento domani in hotel. Quindi…”
Due sconfitte? Zero punti ed un’eliminazione
“Lasciano qualcosa queste due sconfitte? Zero punti e l’eliminazione in Coppa Italia. Più di questo non possono lasciare. Si riparte come quando si vince: lavorando, lavorando e lavorando”.
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