Serie A
Fiorentina-Empoli: probabili formazioni e dove vederla

Domenica alle ore 15 al Franchi si sfideranno Fiorentina ed Empoli in un derby che avrà risvolti molto interessanti, soprattutto in casa viola. Firenze ed Empoli, che distano una trentina di chilometri l’una dall’altra, stanno vivendo un momento emotivo opposto: la città gigliata è in una fase di pre tumulto, una contestazione strisciante dovuta al periodo no della squadra pronta ad esplodere in caso di ulteriore brutta figura contro i cugini empolesi; Empoli, invece, rivitalizzata dalla cura Iachini, arriva mentalmente libera dopo aver raddrizzato la classifica e arriva quasi da favorita allo scontro del Franchi. La classifica dice viola 19 e azzurri 16: farsi raggiungere sarebbe uno sgarbo per la tifoseria della Fiorentina.
Qui Fiorentina
Mister Pioli dovrà fare le proprie scelte più in base alle decisioni che sono state sancite dal giudice sportivo più che dal campo. Le assenze per squalifica di Milenkovic, Veretout e Edimilson, non danno molte opzioni rimanente al tecnico gigliato. In difesa sulla destra spazio a Laurini, al centro ci sarà il ritorno di Hugo a fianco di Pezzella. In mediana tutto lascia pensare all’esordio da titolare per Norgaard nel ruolo di regista, con ai fianchi Benassi e Gerson. In avanti Chiesa e Simeone dovrebbero essere sostenuti da Mirallas. Il belga pare in nettissimo vantaggio rispetto all’anonimo Pjaca e ad Eysseric, le cui ultime dichiarazioni in cui si dice desideroso di giocare di più e disposto a tornare in Francia pare abbiano fatto finire la sua storia in viola.
Qui Empoli
L’Empoli dell’ex sempre amatissimo dalla tifoseria viola Iachini arriva a Firenze sulle ali dell’entusiamo: 10 punti in 4 partite, solo la Juve di Allegri è riuscita a fare meglio in questo scorcio di stagione. Negli ultimi giorni pare sia rientrata l’emergenza terzino sinistro: Antonelli è tornato ad allenarsi in gruppo, mentre il grande ex Pasqual, dopo un affatticamenteo, è tornato ad allenarsi a parte, ma per domenica dovrebbe essere disponibile almeno per la panchina. In attacco confermata la coppia Caputo e La Gumina, nel classico 3-5-2.
Probabili formazioni
Fiorentina (4-3-3): Lafont; Laurini, Pezzella, Hugo, Biraghi; Benassi, Nordgaard, Gerson; Chiesa, Simeone, Mirallas. Allenatore Pioli
Empoli (3-5-2): Provedel; Veseli, Maietta, Silvestre; Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Traoré, Antonelli; La Gumina, Caputo. Allenatore Iachini
I precedenti
Questo derby al Franchi è stato giocato 10 volte, con 4 vittorie viola, 4 pareggi e 2 vittorie empolesi. La Fiorentina non batte in casa la società del presidente Corsi dalla partita inaugurale dell’agosto del 2007: fu un 3 a 1 con reti di Mutu, Pazzini e Montolivo. Saudati per l’Empoli segnò la rete della bandiera nel recupero. Da lì, si sono giocate altre tre sfide al Franchi con l’Empoli che ha ottenuto due pareggi e una vittoria, l’ultima dell’aprile 2017 che tuttavia non riuscì a salvare gli azzurri dalla discesa in B.
Dove vederla
La partita si giocherà al Franchi alle ore 15. Sarà trasmessa da Sky Sport, sui canali 202 e 252 del satellite e 383 e 385 del digitale terrestre. Per gli abbonati è trasmessa anche in streaming sull’app Sky Go e su NOW TV.
Serie A
Kolo Muani, il centravanti completo: più decisivo di Vlahovic anche nel lavoro per la squadra

Kolo Muani non segna dal 7 febbraio. Tuttavia, per l’attaccante francese si prospetta comunque un posto da titolare nella prossima sfida contro l’Atalanta.
Vediamo insieme le ragioni di questa scelta. L’attaccante francese, arrivato alla Juventus nel mercato di gennaio, era partito a razzo con 5 reti in 3 partite Era difficile pensare che potesse mantenere quei ritmi, ma nonostante il calo, Thiago Motta continua a puntare su di lui al posto di Dusan Vlahovic. E lo fa per dei motivi ben precisi.
Kolo Muani-Vlahovic, ecco le differenze

L’ESULTANZA DI KOLO MUANI E KHEPHREN THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Kolo Muani e Dusan Vlahovic si distinguono per il loro approccio al gioco. Muani è più preciso sotto porta, con una percentuale di tiri in porta del 67% e una conversione del 41,67%, mentre Vlahovic ha rispettivamente il 37% e il 14,75%. Nonostante il numero inferiore di partite giocate, Muani ha superato Vlahovic nei dribbling riusciti.
Tuttavia, l’aspetto più rilevante per Thiago Motta è il contributo alla squadra: Muani è più coinvolto nel gioco, lavorando sia in fase offensiva che difensiva. Le sue heatmap mostrano un movimento continuo dal centrocampo all’attacco, mentre Vlahovic si concentra principalmente sulla trequarti destra.
In termini statistici, Muani ha creato quasi lo stesso numero di occasioni (9 contro 11), ha vinto il doppio dei contrasti e ha recuperato lo stesso numero di palloni. Questo lo rende un attaccante più funzionale al gioco di squadra rispetto a Vlahovic. Inoltre, la situazione contrattuale di Vlahovic suggerisce un possibile addio, mentre la Juve guarda al futuro con Muani, puntando su di lui come elemento chiave per la squadra.
Serie A
Venezia, servono punti, ma prima le reti: dati preoccupanti

Venezia: la squadra di mister Di Francesco si avvicina alla sfida contro il Como, in programma sabato pomeriggio, con la speranza di racimolare punti pesanti in ottica salvezza.
Attualmente al penultimo posto, i lagunari devono invertire rotta quanto prima per provare a raggiungere la salvezza. Ogni turno che passa, però, l’obiettivo si fa sempre più lontano, anche perché vi è, nella squadra, un problema non indifferente.
Per portare a casa qualcosa di più di un misero punto (cosa nemmeno sempre certa) servirebbe tornare a segnare. Difatti, il gol manca dal 1° febbraio, quando Gytkjaer trovò la rete del momentaneo pareggio contro l’Udinese.
Diversi fattori, sicuramente, influenzano tale aridità offensiva. Su tutte, la cessione di un riferimento quale era Joel Pohjanpalo. Il finlandese, capitano e guida carismatica della squadra, non è stato praticamente sostituito sul mercato.
L’innesto di Fila, infatti, non rappresenta di sicuro, fino ad adesso, la giusta pezza per provare a rammendare lo strappato tessuto che rappresenta attualmente il Venezia.

Joel Pohjanpalo ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Atalanta, Maldini: il cognome, un problema?

Daniel Maldini, trequartista ventitreenne dell’Atalanta, ha rilasciato una dichiarazione a l’Eco di Bergamo riguardo la “pesantezza” del suo cognome. Apparentemente sembra essere abbastanza positivo.
Alcune dichiarazioni emesse durante l’ultima intervista sembrano non tralasciare particolari segni di titubanza. Ciò che emerge dalla stampa è la questione riguardo “la pressione del cognome”: il calciatore sembra essere ‘abituato’ a convivere col peso del cognome, a tal punto di non farne un problema.

LA GRINTA DI DANIEL MALDINI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La dichiarazione di Maldini:
“Non la vivo come una pressione. So che può sembrare strano, ma da sempre sono abituato a convivere con questa situazione e non mi ha mai dato fastidio, neanche da piccolo. Più che un peso, è qualcosa che ti abitui a gestire naturalmente”.
Alcuni dettagli un po’ particolari emersi a seguito dell‘intervista, invece, sono rivolti su questioni private del calciatore. L’eventuale “spintarella” da parte del padre forse non è mancata nella carriera del calciatore. Forse, il punto cardinale in molte questioni calcistiche, è il padre.
I consigli del padre sono utili?
Nella dichiarazione emersa, alcune riflessioni sono state incentrate sul padre: “Certamente mio padre, con la sua esperienza, è prezioso. Mi ha dato consigli importanti, ma tutta la famiglia mi sostiene sempre nelle scelte, incluso questo passaggio all’Atalanta. È fondamentale avere persone vicine che ti supportano.”
Tuttavia, alcuni metodi ricevuti direttamente da Gasperini sono stati utili al fine della guarigione e il ritorno in campo. Maldini ha dichiarato apertamente i miglioramenti dopo l’infortunio con l’auspicio di continuare a migliorare.
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